Il ritorno del Duetto?

Disegno remake Alfa Romeo Duetto

Di una possibile collaborazione tra Fiat e Mazda ne avevo parlato prima di tutti (cercate con google “Fiat Mazda” per tutto il 2011 sino al mio intervento del 6 gennaio 2012) e in tale articolo avevo anche pensato ad un possibile accordo per il Duetto Alfa, sottolineando, però, che Mazda si sarebbe portata in casa un concorrente scomodo (un po’ come Lotus con la Tesla Roaster).

Ieri Fiat e Mazda hanno dichiarato la sottoscrizione di un memorandum d’intesa in vista di un accordo da firmare nella seconda metà del 2012 per la realizzazione di una Spider Alfa sulla piattaforma della prossima generazione di MX-5 (conosciuta anche come Miata in America) dal 2015 nell’impianto di Hiroshima dove vengono assemblate le spider Mazda.

Penso che questo imminente accordo sia un primo step per un possibile rilancio dell’Alfa Romeo al quale dovranno seguire molti modelli ben più importanti in termini numerici e di margini, ma che non sono assolutamente in sviluppo né a Torino né a Detroit; allo stesso tempo lo vedo come una strategia di Marchionne per alzare ulteriormente il prezzo di vendita di Alfa a Volkswagen, una sorta di bluff non avendo tra le carte un poker di auto con cui rilanciare il Biscione. Comunque siano le reali intenzioni dell’amministrato delegato di Fiat non posso che plaudere al memorandum, se si finalizzerà Marchionne riuscirà ad essere l’unico a realizzare uno Spider Alfa a trazione posteriore a prezzi competitivi, per di più senza avere l’onere di sviluppare da solo una piattaforma dedicata e una linea produttiva specifica. Dovrà però stare molto attento alle condizioni dell’alleanza: Alfa potrebbe avere un’enorme successo ( ben più di Miata), ma la produzione potrebbe essere limitata a volumi prefissati; non bisogna quindi ripetere gli errori dell’accordo con Suzuki che limitava i volumi di produzione, impedendo la realizzazione di una Sedici in versione Lancia, auto che avrebbe sicuramente ripetuto l’ottimo successo di Musa rispetto alla gemella Idea.

Ma, incredibilmente, le reazioni alla notizia sono state molto varie sul web: ci sono coloro che non ammettono altre auto prodotte all’estero (per di più un’Alfa) e quindi dicono di no a prescindere, altri vedono di buon occhio quest’auto ma che, scottati da tante promesse di rilancio non mantenute da Fiat, crederanno all’auto solo quando la vedranno in concessionaria, gli ultimi pensano che quest’auto non sia la soluzione e che bisognerebbe prima realizzare berline e station wagon Alfa piuttosto che lanciarsi in ben due “specialities”. 

Ai detrattori di questo probabile accordo chiedo: Fiat sarebbe riuscita a realizzare da sola un’auto altrettanto competitiva? Io penso di no, soprattutto al prezzo dei giapponesi! Sicuramente non si può pensare che la strategia sia quella che Alfa produca unicamente questo tipo di vetture, ma sono altrettanto necessarie per far cambiare mentalità agli appassionati europei sul marchio Alfa e far tornare alla memoria il magico film de “Il laureato” agli americani, così da far vendere (e spingere) le berline e le station wagon oltre che far digerire i Suv Alfa.
Passando all’auto, da ingegnere, non posso che tessere le lodi degli ingegneri giapponesi che riescono a produrre un’auto mai scalfita neanche dai tedeschi che hanno provato più volte come dimostrato da Bmw che realizzò la Z3, poi salì con le dimensioni con la Z4 e scelse di produrla in America per contenere il costo finale, sino a riposizionarla ancora più in alto con la nuova generazione che tornò ad essere prodotta in Germania e divenne una coupè-cabriolet.

Ma vediamo più da vicino la MX-5, l’auto ovviamente presenta la trazione posteriore con il motore anteriore longitudinale e il cambio in blocco con esso. Rispetto a Bmw monta unicamente motori a 4 cilindri che saranno rimpiazzati sulla nuova generazione dagli ottimi e ancor più leggeri Sky-Activ, questo permette di poter posizionare il motore quasi completamente all’interno dell’asse (il sistema di sterzatura e la barra di rollio anteriore si trova appena davanti al motore), cosa impossibile a Bmw su Z3 e Z4 che prevede motori anche a 6 cilindri in linea (i V6 ci stanno!). Questa peculiarità permette di mantenere tutta il gruppo motore-cambio più in basso, abbassando ed arretrando il baricentro dell’auto così da conferire, anche grazie al quadrilatero anteriore e al multilink posteriore, un’handling incredibile (di fatto la medesima meccanica dello “chassis Hainz”).
Se a questo aggiungiamo la volontà da parte di Mazda di ridurre ulteriormente il già basso peso dell’attuale MX-5, ritengo che un Duetto su base Mazda possa essere un’eccellente occasione, anche perché sia in termini di qualità che di sviluppo dell’auto e contenuti tecnici (anche per il know-how avuto dalla presenza da molti anni in questo segmento) i giapponesi sono al top, perciò ben venga un Duetto Alfa su base della prossima generazione di MX-5, anche perché altrimenti non l’avremmo mai potuta vedere (sarebbe stato un passo troppo rischioso per Fiat oltre che costoso).

Il problema che si porrà è nella differenziazione tra le due auto, se l’Alfa ricorderà veramente il Duetto come faranno i giapponesi a vendere? Alfa potrebbe non usare i motori Sky-Activ di Mazda, ricorrendo magari ad un’evoluzione del 1,4 F.i.r.e. Turbo Multiair adattato alla disposizione longitudinale o al WGE di Chrysler di 2,0 e 2,4 litri (quest’ultimo Multiair) il cui basamento in alluminio deriva dal motore Theta di Hyundai che ha anche una versione con disposizione longitudinale per la Genesis; tra tutti, però, potrebbe spuntare il nuovo 1750 turbobenzina in sviluppo in Elasis che dovrebbe essere stato pensato anche per la disposizione longitudinale. Un peccato che non abbia il sistema Multiair per ridurre il turbolag, ma il sistema Scavenging potrà sicuramente permettere riprese brucianti come le Alfa di una volta.

Da non sottovalutare, poi, che un Duetto così piccolo lascia lo spazio anche per uno Spider più grande come lo è ad esempio l’interpretazione di Sasha presente nella sezione immagini del sito, che la mossa di Takashi Yamanouchi, amministratore delegato di Mazda, sia quella di inserire nell’accordo la realizzazione dell’erede dell’RX-8, attesa guarda caso proprio nel 2015, sulla medesima piattaforma della MX-5 con un motore V6 FiatChrysler?

Enzo Ceroni – Hainz 25/05/2012

N.B. A seguito di questo memorandum Quattroruote ha pubblicato on-line un piccolo articolo con parole dure di Giugiaro. La giusta interpretazione è quella di un un designer Alfista (come Egger e De Silva) il quale vorrebbe poter realizzare le nuoveAlfa con in più la possibilità da parte dell’Italdesign di seguirne la progettazione dato che l’azienda del Maestro italiano è al 95% di proprietà Volkswagen.


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24 Commenti

  1. Giugiaro ha fatto le sue scelte!

  2. Non mi ricordo se le prossime CX5 la 6 la 3 etc saranno basate sullo stesso pianale per ridurre i costi..ma so con certezza che è solo un memorandum d’intesa e che bisogna aspettare ancora molto!
    Comunque mazda è in difficoltà economiche..credo che non svenderà ma sicuramente avrà un livello basso di pretese!
    Senza dimenticare dove faranno la prossima mazda 2!

    • Mazda è in difficoltà è ha chiuso il quarto esercizio consecutivo in passivo e dovrà ricorrere ad un aumento di capitale per sostenersi, mentre Fiat si salva grazie alla geniale alleanza creata da Marchionne (soprattutto per quant concerne la scalata praticamente a prezzo di saldo). Sicuramente Fiat ha a disposizione un’elevata liquidità, ma che servirà per i nuovi modelli e per superare questi momenti di crisi e non dover ricorrere ulteriormente al credito prevedendo un abbassamento del rating (un’ottima mossa di Marchionne), non so poi quanto possa essere valutata un’azienda come Mazda che permetterebbe di avvicinarsi ai famosi 6 milioni di auto prodotte molto velocemente.
      La CX-5 è realizzata sull’evoluzione del pianale Ford, ma talmente rimaneggiato dagli ingegneri Mazda per mantenere basso il peso secondo la “filosofia” Sky-Activ, di fatto un nuovo pianale di cui Mazda è proprietaria e che darà i natali anche alle prossime auto come la 6 e la 3.
      Per quanto concerna Mazda 2 per limitare i costi Mazda realizzerà dal 2013 la Mazda 2 in Messico, uno Stato chiave in quanto permette di esportare sia in USA-Canada che in Sud America (il NAFTA) senza dazi, ma ha anche libero scambio con l’Europa. Non a caso Marchionne ha previsto la produzione della 500 proprio nello stabilimento Chrysler di Toluca così come ha pensato di realizzare la versione Fiat del Dodge Journey (il Freemont). Io penso che i problemi sia per Fiat che per Mazda siano quelli di condividere i costi di sviluppo della piattaforma di segmento B, problema al quale dobbiamo aggiungere per Mazda l’assenza di motori propri diesel per il segmento B e C di 1,3-1,6 litri per l’Europa e di V6 benzina per l’America (è legata ancora a Ford).

  3. Stamattiva pensavo che la possibilità di vendere Alfa a Volkswagen e, quindi, di cancellare questa alleanza per il Duetto potrebbe spingere i giapponesi ad un’offerta molto vantaggiosa per Alfa (del tipo: sulle vostre auto non ci guadagnamo un euro….).
    Inoltre se la vendita andasse in porto un alleanza Fiat-Mazda potrebbe continuare comunque con la riedizione di una piccola cabrio Fiat erede della 124 Spider con il 1,4 F.i.r.e. turbo da 170cv e oltre! Perciò le “exit strategy” sono ben presenti nella mente di Marchionne visto che anche 4C potrebbe da un giorno con l’altro diventare una Maserati o un remake della vendutissima (in America) Fiat X1/9.

    • Effettivamente per Mazda quest’accordo può essere molto vantaggioso, sia nell’ottica di aumentare i numeri per abbattere i costi, sia nell’ottica di trovare un partner con cui condividere le voci “ricerca e sviluppo”, diventate molto impegnative per le performances economiche della casa. Le dichiarazioni di Marchionne sulla possibilità di poter estendere l’accordo diventanto assemblatori per conto Mazda vanno in tal senso e rispondono all’esigenza FIAT di poter saturare gli stabilimenti (italiani? Non credo!).
      Quindi questo annuncio di matrimonio potrebbe essere molto conveniente per entrambi e potrebbe spingere vecchi fidanzati e futuri amanti a farsi avanti. Infatti, fallito il matrimonio con Suzuki, Volkswagen potrebbe trovare interessante proprio Mazda e l’avere in carnet una relazione con Alfa Romeo potrebbe rendere un eventuale interesse segreto tedesco ancora più intrigante (e trasmettere l’idea di non esser disperati alzerebbe di molto il prezzo da sborsare per controllare la casa nipponica, tanto dopo Suzuki si è capito che a Wolfsburg o ti possiedono o non gli interessi). Sono solo ipotesi, ma se ci fossero stati dei contatti tra le due case, sarebbero stati senzaltro supersegreti. Discorso analogo può esser fatto per FIAT, sia per vendere Alfa, sia per stimolare altri spasimanti troppo timidi a farsi avanti (la stessa Suzuki, ma perché no pure la Honda o la BMW (dopo l’accordo PSA-GM), che non credo potranno restare in eterno isolate nel loro mondo fatto di autosufficienza).
      Riguardo la X1/9 credo sia nei piani FIAT, in virtù della prevista variante dello scorpione.

      • Ribadisco che honda sarebbe un tassello giusto a mio parere.

        • Se Suzuki non fosse alleata con Volkswagen ritengo che sarebbe il partner migliore per entrare realmente nel promettente mercato indiano (non essere marginali come ora), per condividere motori diesel e V6 benzina (Mazda ha il suo 2,2 diesel Sky-Activ ma mancano di V6 per l’America, mentre Honda ha il suo 2,2 e sta per lanciare il 1,6 oltre ad avere un suo V6 per l’America) e per condividere piattaforme, oltre ad inserirsi perfettamente nelle gamme FiatChrysler e questo non precluderebbe comunque un accordo con Mazda per il Duetto.
          Mazda è valida e ha dimensioni minori che potrebbero essere interessanti per un’acquisizione (ma i giapponesi vogliono la loro indipendenza) e oltre al Duetto si inserirebbero nella gamma FiatChrysler un pò a ridosso di Alfa, non essere presente in India (ma è in Cina con Ford, ma non so a che livello) oltre ad avere accordi per l’ibrido con Toyota.
          Honda, sotto quest’ultimo punto di vista, è slegata e sta per commercializzare un ottimo ibrido integrale con il proprio V6 che sarebbe ottimo per FiatChrysler, è più grande di Mazda e dispone di un pianale particolare adatto per l’ibrido integrale (quello di Civic) e qualche tempo fa aveva una grande spider, la S2000, che mi piaceva tanto anche se non so quanto potesse essere un Duetto. Non so però se sia in difficoltà (considerate che ha anche un lato moto e motorini molto florido e remunerativo) e non conosco la sua presenza in Cina e India.

          • Dipende da come vediamo la situazione..Per ora c’è solo un intento per la prossima miata.punto.
            La collaborazione può in futuro evolversi etc etc..
            Credo che fino alla acquisizione del 100 di chrysler fiat non si muoverà mai nel comprare altri gruppi..anche se da oggi al 2016 possono cambiare tantissime cose..

          • La fusione con quotazione a Wall Street permetterebbe buoni risparmi (anche di tasse), ma soprattutto l’accesso a dei nuovi capitali (nuovi azionisti con la diluizione di Exor) e una valutazione dell’azienda in una moneta forte come il dollaro, questo potrebbe far sì che la liquidità rimanga più o meno la stessa di oggi (sebbene l’acquisto delle quote Veba) e quindi vi sarebbe la possibilità di utilizzarla per arrivare velocemente ai tanto agognati 6 milioni di auto prodotte.

  4. Acquisire Mazda (da parte di Fiat) lasciando un minimo di indipendenza al gruppo asiatico no?

    • Penso che l’esperienza con Chrysler abbia dimostrato la flessibilità di Marchionne e degli ingegneri italiani e americani, mentre la poco prolifica alleanza Volkswagen-Suzuki abbia fatto capire che bisogna comunque mettere in chiaro che difficilmente un’alleanza funziona, molto meglio un’acqusizione del controllo e una buona gestione comune con anche una certa indipendenza.
      Per me è meglio alleanze mirate come con i motori per Suzuki o la MX-5 Alfa che alleanze senza la volontà di crescere insieme.

    • Ma ti immagini che difficoltà avrebbe nel gestire un nuovo marchio fiat?Già ha semplificato la rinascita di chrysler rimarchiando le lancia,molti modelli dodge saranno simili alle future fiat..ti immagini che fine farebbe mazda?
      Molto meglio offrire i propri pianali motori e ricevere lo stesso in cambio..

      • Un conto è un marchio come Lancia che vende praticamente solo in Italia e poco in Francia meno di 200’000 auto, un conto è un Marchio da oltre 1 milione di veicoli nel mondo e di cui un vanto è proprio che siano auto pensate e prodotte dagli ingegneri Mazda.

  5. Articolo interessante e competente, però ad essere sinceri non posso fare a meno di notare che c’è stata una piccola grande dimenticanza…

    A parte l’ovvietà del tessere giuste e dovute lodi ad un’auto tecnologicamente sublime, un piccolo accenno ad una certa Pininfarina ci stava tutto. :-)
    Diciamocelo chiaramente, l’unico che ha il potere di rovinare quest’auto è un certo Lorenzo…
    Io personalmente spero che fiat non gli dia questo potere (e che lui non se la prenda per queste mie parole xD), ma stò notando che la “paura del pesce lesso” per quest’auto è ormai dilagante in giro per i forum e per le community, che poi un Duetto non disegnato da Pininfarina non me lo immagino proprio. :-(

    • Se per questo Ramaciotti ha lavorato una vita in Pininfarina. Non mi sembra poi che 4C sia uscita male, inoltre ritengo che i fari verticali stiano molto meglio sulle sportive che sulle berline.

  6. Ramaciotti si occuperà del design Maserati e Alfa e Lancia?

  7. Allora da come mi hai risposto mi fai capire che le linee delle Alfa non saranno sue.

    • Quello che ti posso dire è che la 4C è di Ramaciotti ed è bellissima, soprattutto con in rosso “rubino” Alfa. Inoltre i fari in parte a sviluppo verticale stanno molto bene, come anche dimostrato dal photoshop dell’amico Alessandro Masera presente nella sezione immagini.

    • Potrebbe anche essere il contrario visto che è sua la 4C, che è il capo di tutto il design del gruppo Fiat e che è stato anni e anni in Pininfarina….

  8. Nel caso il memorandum si trasformi in un contratto vero e proprio e la collaborazione si allunghi anche al seg. B quindi nuova punto e mazda2 fatta insieme, su telaio con tecnologie che alleggeriscono il peso aumentando la resistenza non ne troverebbe vantaggio anche la futura mito dato che viene sviluppato sullo stesso pianale dell’attuale punto?

    • Assolutamente sì, anzi la mia speranza (ma che non si basa su nulla di concreto) è che MiTo e Mazda 2 arrivino prima GrandePunto (Mazda 2 dovrebbe arrivare nel 2013 ed essere prodotta anche in Messico per il mercato americano!) sfruttando anche la possibilità di realizzare una versione della MiTo a 5 porte che il mercato richiede. Si potrebbero mettere insieme i volumi e l’esperienza Fiat del pianale Small-US-Wide con quella di Mazda nella riduzione dei pesi e nell’ottimizzazione della scocca, così come la possibilità di utilizzare le sospensioni tri-link in acciaio in modo da rendere MiTo più sportiva (tra l’altro tali sospensioni indipendenti sono presenti sul nuovo Doblò!)

  9. La cosa che mi fa specie è (che se Mazda è in rosso perchè l’80% della sua produzione è fatta in Giappone e per via dello yen forte “paga” la minor competività a livello di ricavi su ogni prodotto costruito) perchè nel memorandum (fatto per ridurre le spese aumentando i ricavi), c’è scritto che le auto frutto dell’accordo saranno costruite in Giappone, invece che industrializzarle in Usa in qualche stabilimento del Chrysler Group per sfruttare il minor costo del denaro?

    • Perché nel memorandum si parla unicamente di Duetto-MX-5 e quindi di un’auto che deve cercare di massimizzare i volumi di produzione, mentre in segmenti come il B i volumi sono importanti ma sono altrettanto fondamentali i costi produttivi e i volumi permettono economie di scala nella logistica (spedire i motori e cambi dal Giappone).

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