Extra
In questa sezione è presente la mappa della produzione FiatChrysler per sito produttivo, pianale utilizzato e, possibilmente, con i dati di produzione dei singoli modelli. Riporto alcune indiscrezioni e mie supposizioni per i nuovi modelli con possibile previsione di vendita e dettagli tecnici, lo scopo è quello di informare correttamente gli utenti del web, spesso facili prede di dicerie che mettono in moto “discussioni da bar”. Il tutto è ovviamente sensibile a modifiche e pensato non per diffondere informazioni confidenziali sensibili di Fiat, ma di diffondere le notizie che gli “addetti ai lavori” conoscono anche perché, come traspare dai miei articoli, ho una forte predilezione per FiatChrysler.
Aggiornato al 21/05/2015
FIAT
dipendenti: Se consideriamo Fiat e Fiat Industrial sono 280’000 di cui 80’000 in Italia
STABILMENTI ITALIANI
dipendenti impianti produttivi italiani: 21.900 dipendenti italiani dediti alla produzione
capacità produttiva italiana di oltre 1,4 milioni
2010 – 645’000 auto in Italia
Cassino (in realtà nel comune di Piedimonte San Germano) in provincia di Frosinone (Lazio)
2008 – 93’000 Bravo
2009 – 105’000 unità di cui 68’000 Bravo e 30’000 Delta
2010 – 105’000 unità circa di cui 40’000 Alfa Romeo Giulietta (lanciata a maggio 2010), 43’000 Bravo e 23’000 Delta in EU (erano attese 160’000 unità di cui 50’000 Giulietta previste, 68’000 Bravo previste e 30’000 Delta). Delta e Bravo vengono realizzate su una linea, mentre Giulietta, essendo sul pianale C-Evo, su un’altra.
2011 – 160’000 unità di cui 80’000 Alfa Giulietta in EU (35’000 in Italia), 31’000 Bravo e 17’500 Delta circa di cui 14’000 in Italia (erano attese 182’000 unità di cui 91’000 Giulietta previste, 33’000 Bravo previste e 20’000 Delta previste) (produzione gennaio- fine settembre 2011 di 103’000 unità)
2012 – Previste 102’000 unità a settembre 2012, mentre erano previste 109’000 unità a luglio, 140’0000 a gennaio (con 770 giornaliere di cui 520 Alfa Romeo Giulietta, 100 Bravo e 150 Delta) e 135’000 a ottobre 2011 – Produzione sino a settembre 2012 di 72’000 Giulietta, 17’000 Bravo e 14’000 Delta
2013 – Previste 112’000 unità a settembre 2012 (stime stabili)
In teoria con la produzione della berlina Viaggio in Cina e della Bravo si pensava alla dismissione dell’impianto, ma forse il cambio svantaggioso euro/dollaro e il raggiungimento della saturazione della produzione in America oltre alla possibilità di produrre in America per altri marchi come Mazda e Volvo (il “plant-sharing”) potrebbe far propendere per la produzione a Cassino di alcuni Suv/Cuv e auto per il mercato europeo, anche qui Fiat potrebbe utilizzare una linea produttiva per Mazda in quanto il marchio giapponese è sfavorita dal cambio yen/euro anche se recentemente la moneta giapponese si è un pò indebolita. Tutto ciò non ha avuto seguito grazie al Piano di rilancio Alfa Romeo deciso da Marchionne a fine 2013 sebbene ribadisco sin dal primo Piano Marchionne del 2009 la necessità di realizzare una nuova piattaforma modulare a trazione posteriore/integrale per Maserati e Alfa e poi da condividere successivamente con gli altri Marchihttp://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/piano-di-rilancio-alfa-romeo/. In questo modo non si sarebbero spesi soldi per adattare il pianale LX2 di 300C per renderlo adatto a Maserati (soldi spesi inutilmente ed economie di scala non realizzate) e si sarebbe arrivati sul mercato decisamente con grande anticipo.
2014 – Previste meno di 100’000 auto
Termine della produzione della Fiat Bravo e della Lancia Delta a luglio 2014. L’erede della Bravo verrà realizzata nell’impianto di Bursa in Turchia sulla piattaforma “B-US-Wide” grazie alla flessibilità di questa piattaforma dal 2016.
2015 – Spostamento Giulietta nella linea dedicata alla Bravo e allestimento della nuova linea produttiva per le auto prodotte sul nuovo pianale Giorgio
Terminata la produzione della Fiat Bravo e della Lancia Delta la Giulietta viene spostata su tale linea produttiva per la sciare il posto alla nuova linea produttiva dedicata al pianale “Giorgio” a trazione posteriore che darà origine alla media Alfa e al Suv medio oltre che in futuro anche al Duetto e, forse, ad un segmento C a trazione posteriore (probabilmente un poco più grande di Giulietta.
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Bravo (pianale C). Nel 2012 previsioni di Fiat inferiori alle 20’000 unità nel 2012 e 33.000 auto per il 2011 (produzione gennaio-settembre 25’000). Nei primi anni di commercializzazione e con un andamento economico ben differente era state stimate una produzione annua di 120’000 unità l’anno. -> Cancellato Crossover erede Bravo (2012 su pianale C-US-Wide) prodotto in America insieme al fratello Dodge e/o nuova Bravo prodotta in Cina insieme alla berlina Viaggio sempre su C-US-Wide. Termine produzione nel luglio 2014 con spostamento a Bursa su pianale B-US-Wide con realizzazione finalmente di una vera famiglia con station wagon e 3 volumi.
2011 – Maggiore di 25’000 che è la produzione dei primi 9 mesi dell’anno
2012 – Maggiore di 17’000 che è la produzione dei primi 9 mesi dell’anno
2013 –
2014 – Termine della produzione a luglio 2014 -
Delta (pianale C passo 2,7 metri) previsioni di 20’000 per il 2011 (produzione gennaio-settembre 13’000) (in Italia nel 2011 14’300 unità). Inizialmente era stata prevista una produzione di 70’000 vetture l’anno sia pensando ad un successo di quest’auto che considerando un altro momento economico. -> Inizialmente era prevista nel 2013 erede Delta ( su pianale C-US-Wide) forse in America, di fatto la versione europea della Chrysler 100 che però potrebbe continuare ad essere prodotta nell’impianto ciociaro per il raggiungimento della saturazione degli impianti americani e il cambio sfavorevole con il dollaro. Purtroppo l’errore di realizzare un remake della Delta Integrale come scritto sin dal 2006 http://www.gruppohainz.it/lancia/una-delta-che-non-faranno/ sulla scia dei successi di 500 e Mini pesano sulla società oltre che il non comprendere le differenze tra Lancia e Alfa, l’una essenza del Granturismo e l’altra della Sportività come Audi e Bmw (infatti VW era interessata ad Alfa pur avendo Audi!).
2011 – Maggiore di 13’000 che è la produzione gennaio-settembre
2012 – Maggiore di 14’000 che è la produzione gennaio-settembre
2013 –
2014 – Termine della produzione a luglio 2014 -
Giulietta (unica realizzata sul pianale C-Evo) produzione prevista di 95’000 unità nel 2012 contro la previsione di 91’000 nel 2011, (produzione gennaio-settembre di 62’000 unità – nel 2011 in Italia 35’000 e 80’000 in Europa) -> CANCELLATO refresh/restyling nel 2014 con commercializzata nel NAFTA (USa-Canada-Messico) grazie all’upgrade a C-US-Wide poiché risultava eccessivamente costoso (quindi non remunerativo) sebbene fosse all’interno delle presentazioni fatte da Marchionne. Perciò sembra che Giulietta sarà commercializzata in America solo nella prossima generazione verso il 2017-2018 e dovrebbe continuare ad essere prodotta a Cassino. Nel 2013 otre ad un aggiornamento nei motori per i Paesi caldi all’inizio dell’anno come ad esempio il 1750 turbobenzina (incomprensibile per me che mi sia stato pensato sin dall’origine per tutti i mercati) vi sarà a settembre la presentazione di un leggerissimo restyling che dovrebbe finalmente proporre l’upgrade dei pannelli porta (di cui tanto si era arrabbiato Marchionne prima della presentazione), dell’inserimento dell’uConnect di Chrysler in plancia con il conseguente aumento in altezza della banda colorata della plancia. -> Sembrerebbe che l’erede della Giulietta sarà realizzata nel 2017-2018 sulla piattaforma Giorgio a trazione posteriore aumentando quindi leggermente in dimensioni e di posizionamento sia per dare l’esclusività della trazione posteriore (Bmw sembra andare in direzione contraria) sia per fare economie di scala della piattaforma, dei motori e dei cambi. Se si prenderà questa decisione (a mio avviso valida se si realizzerà una Giulietta leggermente più grande dell’attuale) vi sarebbe l’opportunità di essere l’unica segmento C/D Hatchback a trazione posteriore/integrale (Bmw sembra che realizzerà la prossima serie 1 a trazione anteriore a meno di ripensamenti). Inoltre questo permetterebbe di realizzare un’auto più piccola tra il segmento B e il segmento C che raccolga alcuni clienti da MiTo e da Giulietta a trazione anteriore/integrale sui 4,1 metri.
2011 – Maggiore di 62’000 che è la produzione gennaio-settembre
2012 – Maggiore di 72’000 che è la produzione gennaio-settembre, di cui 29’896 in Italia (fonte 4ruote febbraio 2013)
2013 –
2014 –
2015 – Spostamento della produzione sulla linea che era dedicata a Bravo e Delta -
-> Cancellata Giulietta Sportwagon (pianale C-Evo), versione station wagon della Giulietta approvata nel 2011 e cancellata ad inizio 2012 per le avverse condizioni economiche europee (suo mercato di riferimento). Sinceramente avrei cercato di produrre prima Giulietta (2009) e una sorta di erede di 156 berlina e Sportwagon in questo impianto già nel 2010 così da sopperire alla fine della produzione della 159 berlina e station (in realtà avrei cercato di spostare in Cina la 159 così da ridurre i costi e iniziare ad entrare nel mercato cinese). Un peccato perché l’erede della 159, la Giulia realizzata sul pianale Giorgio, arriverà nei concessionari solo ad inizio 2016, lasciando quindi ampio spazio per questo remake della 156 su base Giulietta che avrebbe aumentato la saturazione dell’impianto di Cassino, aumentato le economie di scala di piattaforma, motori e cambi. Inoltre avrebbe mantenuto i clienti e intercettato coloro che volevano risparmiare rispetto a classe C, Serie 3 e A4 oltre ad andare incontro al ridimensionamento delle flotte aziendali come scritto nel 2011 nell’articolo http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/gli-alfisti-chiedono-una-156/ e ancor pirma nel 2009 con il seguente articolo http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/piano-di-rilancio-alfa-romeo/.
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-> In forse la produzione europea dei Suv Jeep (ancora più nebuloso il Cuv Alfa) del segmento C per il mercato europeo su piattaforma C-US-Wide per il rapporto non troppo favorevole Euro/dollaro, unica possibilità sarebbe un cambio di rotta del costo produttivo in Italia insieme ad un miglioramento delle condizioni produttive (tasse, flessibilità produttiva e responsabilità personale) insieme al perdurare della saturazione degli impianti americani, eventualmente anche grazie al “plant sharing” degli impianti americani con altre Case auto come Mazda e Volvo. Da notare, inoltre, come sia importante l’accordo di libero scambio Europa-Usa con il conseguente abbattimento delle tasse doganali.
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-> Giulia – progetto 952 (pianale “Giorgio”) nei saloni ad inizio 2016 mentre la presentazione il 24 giugno 2015 al Museo Alfa di Arese e 10 auto esposte all’Expo e successivamente a Francoforte. Nuova media Alfa a trazione posteriore/integrale realizzata su una nuova piattaforma completamente inedita specificatamente per Alfa Romeo denominata Giorgio. Purtroppo per il momento sembra essere che vi sia solamente berlina e non la Sportwagon che tanto era piacita sia come 156, ma soprattutto come 159. A livello di motorizzazioni arriverà un motore completamente nuovo 2,0 a 4 cilindri chiamato “Global Medium Engine” prodotto a Termoli con potenze che dovrebbero andare dai 150cv ad oltre 300cv grazie a Multiair, iniezione diretta e turbosvralimentazione twin-scroll, un nuovo 2,2 a 4 cilindri diesel sempre in alluminio prodotto a Pratola Serra (purtroppo non sembrano essere modulari l’uno con l’altro e la cilindrata di quest’ultimo non sembra essere la più indicata a livello commerciale soprattutto se si pensa che tale unità verrà montato anche sull’erede di Giulietta se sarà realizzata su questa nuova piattaforma (evidentemente ci sono ragioni di efficienza per avere tale cilindrata). Di tale motore ci saranno potenze sia da circa 140cv siano a quota 250cv circa nella versione biturbo, mentre la versione normale dovrebbe essere indicativamente sui 200cv (quindi superiore alla concorrenza attuale a quota 190cv), con tali potenze date dal 4 cilindri e data la scarsità già sin da ora della produzione dei V6 diesel VM (vedasi la contingenza dei Ram 1500 diesel) che sarà ancora più critica con il debutto del Levante sembra logico aspettarsi che il V6 diesel non venga montato. Accanto ad essi un altro nuovo motore pensato ad hoc e derivato dai motori Ferrari anch’esso realizzato a Termoli, si tratta di un V6 di 2,9 litri turbosovralimentato che in versione estrema arriverà a 500cv e realizzato anch’esso a Termoli (sembra quindi che non si tratti di una nuova versione del Pentastar ma di una versione a 6 cilindri del V8 Ferrari che ha una V di 90° come scritto nell’articolo http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/i-nuovi-motori-fiat/. La versione V6 più potente sarà denominata “Quadrifoglio verde” con parti della carrozzeria in carbonio. L’auto dovrebbe essere molto competitiva rispetto alle tedesche, probabilmente anche superiore a livello dinamico (147 e 156 lo erano a loro tempo). Speriamo che le nuove generazioni di A4 e Serie 3 non faranno il grande salto. A livello di dimensioni sembrerebbe sui 4,7 metri in linea con la concorrenza, peccato però che partendo dal foglio bianco non si sia ricorsi al “Pianale Hainz” da me pensato sin dal 2008 http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/erede-159-linee-guida-per-una-vera-alfa-romeo/ e cioè alla disposizione del motore completamente dietro l’asse anteriore garantendo quindi una dinamica di guida ancora superiore grazie al posizionamento più in basso e più centrale del motore. Al riguardo si è fatto ricorso a componenti leggeri con un’attenzione al massima al peso della vettura che incide sulle prestazioni, sui consumi e nell’handling, nella versione più spinta Quadrifoglio verde si parla nei vari forum di un telaietto delle sospensioni posteriori in alluminio pressofuso per dare maggior rigidità e leggerezza a tale versione. Si parla anche del ricorso a sospensioni semiattive e attive per alcune versioni. Speriamo che si veda anche il sistema ARC (barra di rollio attiva) e le quattro ruote sterzanti per migliorare maneggevolezza e allo stesso tempo la stabilità. Ovviamente assisteremo all’utilizzo di sospensioni anteriori a quadrilatero alto e di sospensioni posteriori multilink con la possibilità di utilizzo di un differenziale autobloccante (probabilmente a controllo elettronico LSD). Si vocifera anche dal lato americano dello sviluppo di un nuovo cambio adatto al pianale Giorgio in quanto sembrerebbe che il cambio Zf a 8 marce sia troppo ingombrante oltre alla possibilità di realizzare, come già successo per il C635, la versione manuale e il doppiafrizione dalla medesima campana e sulla medesima linea produttiva. La produzione delle prime 8 vetture è avvenuta il 20 maggio 2015 giusto in tempo per la presentazione il 24 giugno al Museo di Arese e per essere presenti all’Expo.
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->Entro la fine del 2016 presentazione del Suv segmento D (progetto 949), ma penso che la commercializzazione purtroppo avverrà solo nel 2017. Finalmente Alfa entra nel segmento dei Suv D che per anni spopola, un peccato arrivare così tardi perché X3 ha venduto benissimo sia nella precedente generazione E83 che nell’attuale F25. Anche questo Suv sarà a trazione posteriore/integrale realizzata sulla piattaforma denominata Giorgio. Come per il segmento D berlina a livello di motorizzazioni arriverà un motore completamente nuovo 2,0 a 4 cilindri chiamato “Global Medium Engine” prodotto a Termoli, un nuovo 2,2 a 4 cilindri diesel prodotto a Pratola Serra (purtroppo non sembrano essere modulari l’uno con l’altro e la cilindrata di quest’ultimo non sembra essere la più indicata a livello commmerciale soprattutto se si pensa che tale unità verrà montato anche sull’erede di Giulietta se sarà realizzata su questa nuova piattaforma (evidentemente ci sono ragioni di efficienza per avere tale cilindrata). Accanto ad essi un altro nuovo motore pensato ad hoc e derivato dai motori Ferrari anch’esso realizzato a Termoli, si tratta di un V6 di 2,9 litri turbosovralimentato che in versione estrema arriverà a 500cv. Rispetto alla berlina il maggior peso dovrebbe far propendere per l’utilizzo anche del V6 diesel VM da 250cv e da 275cv.
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->Probabile Duetto sulla piattaforma Giorgio (pianale “Giorgio”). A livello di motorizzazioni dovrebbe ricalcare i benzina e quindi il nuovo 2,0 a 4 cilindri chiamato “Global Medium Engine” e il nuovo V6 di 2,9 litri turbosovralimentato che in versione estrema arriverà a 500cv. Un peccato che non si sia arrivati prima perché poteva già essere in commercio insieme anche ad una versione coupè-cabriolet Maserati come scritto nell’articolo del 2012 http://www.gruppohainz.it/mercedes/nessuna-rivale-per-la-mercedes-sl/
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->Possibile Suv grande Alfa del segmento E nel 2018 se si utilizzasse la piattaforma Giorgio (pianale “Giorgio”). L’altro stabilimento in cui potrebbe essere realizzato è quello di Mirafiori insieme al Suv Maserati Levante che però sarà realizzato sulla piattaforma E-Evo utilizzata attualmente da Quattroporte e Ghibli.
Melfi in provincia di Potenza (Basilicata) – SATA
2013 – 157’000 unità previste a settembre 2012 con possibilità inglobamento di altre produzioni come ad esempio l’Alfa Romeo MiTo che risulta essere adattabile alla linea produttiva della Grande Punto (realizzate sulla medesima piattaforma) sempre che continui a vendere (è in grossa difficoltà e quindi mette in dubbio anche la prossima generazione).
2014 e oltre produzione Grande Punto e relative versioni successive. Inizialmente il nuovo modello era pensato per il 2015 sul pianale Small-US-Wide, lo stesso dell’altra linea di produzione da 280’000 veicoli l’anno su cui sono realizzate la 500X e il Renegade.
La produzione del nuovo modello di Punto doveva avvenire nel 2015 in ritardo rispetto al consueto ricambio generazionale per poter competere meglio ora grazie ad un prezzo inferiore poiché il costo delle linee produttive e l’ingegnerizzazione del modello è già stato ammortizzato. Oltre a ciò si pensava alla produzione su base Fiat anche della prossima Mazda 2 che concluderebbe il suo ciclo di vita nel 2015 il cui nuovo modello potrebbe essere realizzato anch’esso nell’impianto di Melfi per il mercato europeo insieme anche alla MiTo. A sostegno della scelta di continuare a produrre in questo stabilimento vi è il fatto che a settembre 2012 è stato ratificato con il sindaco di Melfi la realizzazione di un centro sperimentale di addestramento, di creazione di linee pilota e di miglioramento della qualità che dovrebbe essere operativo per metà 2013.
Nel 2012 è stato firmato l’accordo con le sigle sindacali (tranne Fiom) per un periodo di quasi due anni di cassa integrale a rotazione (dal 10 febbraio prossimo al 31 dicembre del 2014) in cui lo stabilimento lucano sarà rinnovato per adeguarlo alle nuove produzioni del Suv di segmento B Fiat (la 500X) e quello Jeep, mantenendo attiva la produzione della Grande Punto (ma potrebbe anche essere che la nuova generazione di quest’ultima, attesa nel 2015, possa essere prodotta in Serbia insieme a 500L così da ridurre i costi se i Suv 500X e il fratello Jeep riscuotessero un grande successo internazionale.
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Grande Punto (pianale SCSS chiamato anche Small che rispetta le normative europee)
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Punto Evo (pianale SCSS chiamato anche Small)
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Punto VI serie chiamata commercialmente anche Punto 2012 (190’000 previste a gennaio del 2012) sempre ovviamente sul pianale SCSS/Small
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-> Erede Punto slittata ulteriormente oltre i 2015 (pianale Small-US-Wide che rispetta anche le normative americane) per la ricerca di un partner con cui condividere i costi di sviluppo e forse la produzione europea (penso ad esempio a Mazda che dovrebbe sostituire l’attuale generazione della Mazda 2 nel 2015 (l’attuale è stata commercializzata nel 2008). Al 2015 inoltrato sembra che la progettazione sia ancora in alto mare, probabilmente Marchionne vuole vedere l’impatto dell’erede della Bravo sul pianale B-US-Wide prodotta in Turchia e copre il mercato di chi vuole qualcosa di più di una semplice Punto con la 500X. Sembra però che si voglia realizzare una sorta di 500 a 5 porte sui 4 metri anche perché Mini ha ora in commercio la versione a 5 porte.
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Nel 2014 Suv Fiat 500X con stime insieme al gemello Jeep di 280’000 veicoli l’anno (pianale Small-US-Wide evoluto di 500L che rispetta anche le normative sulla sicurezza americane, ma modificato per poter adottare anche la trazione sulle 4 ruote motrici sebbene mi aspetto fortissime vendite della versione 2wd) e quindi la modifica dello scarico con il posizionamento trasversale del silenziatore posteriore e sospensioni posteriori nuove. Quattroruote parla di sospensioni McPherson che rubano però un po’ di spazio ai bagagli per il loro sviluppo in altezza (come era ad esempio su Alfa 147). Speravo che gli ingegneri Fiat abbiano fatto le medesime considerazioni dell’ultima Panda con la predisposizione già del pianale Small-US-Wide di 500L di una variante delle sospensioni interconnesse adatte alla trazione integrale come per Panda oppure l’utilizzo del multilink del Doblò che non ruba spazio (ha ingombri paragonabili ad un interconnesso, ma con il vantaggio di essere una sospensione indipendente). Per quanto riguarda i motori ci si aspetta il classico 1,3 diesel e il 1,6 diesel e il 2,0 diesel per le vensioni più potenti e Trail related. Sul fronte benzina oltre al 1,4 F.i.r.e. Turbo Multiair vi è il 1,6 ETorq (pensato per il Sud America) e il 2,4 WGE igershark per il mercato amerciano. La presenza del cambio automatico Zf a 9 marce prodotto da Chrysler (948TE) dovrebbe far capire finalmente a Fiat l’importanza che sta riscuotendo questo tipo di trasmissioni specialmente fuori dall’Italia. Accanto a tale cambio vi è il manuale a 6 marce C635 e il 5 marce C510 per l’E-Torque, ma vi è anche il doppiafrizione C635TCT.
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Estate 2014 inizio della produzione del Suv Jeep Renegade (inizialmente ribattezzata “Jeepster”) di segmento B (pianale Small-US-Wide che rispetta anche le normative americane) ovviamente con la possibilità della trazione integrale e di una versione “trail related” con angoli di attacco ed elettronica modificati per migliori capacità fuoristradistiche. Motorizzazione analoghe a Fiat e vendita anche in America.
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>Se Fiat deciderà di dare un’erede alla sfortunata MiTo (sia per un’estetica del frontale non aggressiva e quindi convincente sia per la grave mancanza della versione 5 porte ormai irrinunciabile) l’impianto di Melfi sarebbe l’ideale, soprattutto se si provvederà ad un minimo di diversificazione come potrebbe essere l’utilizzo di sospensioni posteriori indipendenti che diano una diversificazione macroscopica al prodotto rispetto a Punto (l’utilizzo iniziale di mollette di rimbalzo nelle sospensioni su base Grande Punto non ha dato risultati per quanto rigiarda la differenziazione di prodotto sebbene fossero una buona idea).
Mirafiori a Torino (Piemonte)
2013 – 30’000 unità previste a settembre 2012 (solo MiTo), ma la produzione nei primi 6 mesi è stata di 11’000 MiTo realizzate con una produzione mensile di 3 giorni al mese che ha coinvolto circa 2’000 operai
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Idea (pianale Punto ’99)) su linea produttiva 1, nel 2011 prodotte 21’500 Idea-Musa (produzione gennaio-settembre 2011 4’500 unità), mentre nel 2012 previsione di 13’000 -> Nel 2012 fine produzione con sostituzione del prodotto con l’MPV Fiat 500L prodotto in Serbia internamente chiamato L0/L1 (Small-US-Wide)
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Musa (pianale Punto ’99)) su linea produttiva 1, -> A fine 2012 fine produzione con sostituzione del prodotto con l’MPV Fiat 500L prodotto in Serbia internamente chiamato L0/L1 (su base Small-US-Wide).
2011 – 21’500 Idea-Musa (produzione gennaio-settembre 2011 14’000 unità),2012 – Previsione di 13’000 Musa -
MiTo (pianale SCSS/Small Europeo di Grande Punto) 41’000 nel 2011 su linea produttiva 2 contro una previsione di 45’000 (produzione gennaio-settembre 31’500 unità), mentre nel 2012 previsione di 45’000 di 45’000 (produzione gennaio-settembre 27’000). Al lancio nel 2008 prima della crisi si pensava di vendere sino a 80’000 MiTo l’anno -> CANCELLATA a fine 2012 restyling MiTo 3 porte forse spostata a Melfi, cancellata la versione a 5 porte e in dubbio anche l’erede per le vendite al di sotto delle attese.
2008 – 13’000 MiTo2009 – 62’000 MiTo di cui 30’000 in Italia2010 – 52’000 MiTo di cui 26’000 in Italia2011 – 40’000 MiTo (produzione gennaio-settembre 31’500 unità) di cui 18’000 in Italia2012 – 27’500 unità previste a settembre 2012 contro una previsione di 29’500 fatta a luglio 212, 45’000 a gennaio 2012 e 41’000 previste a ottobre 2011
2013 – Previste 30’000 unità a settembre 2012
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-> Cancellato lo sviluppo della MiTo 5 porte (era stata pensata sul pianale Small-US-Wide per essere commercializzata anche in America).
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Cancellato nel 2013 la produzione del Suv segmento B Jeep in questo impianto (pianale Small-US-Wide che rispetta le normative USA, 4×4 compatibile oltre ai motori e cambio automatico a 9 rapporti prodotti da Chrysler su licenza Zf in America) anche perché non sono state allestite le linee produttive nel 2012 e quindi il sempre più probabile spostamento della produzione in Serbia, per poi approdare infine a Melfi
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-> Cancellato Cuv Alfa del segmento B (pianale Small-US-Wide US compliant e compatibile con 4×4), pensato per l’America e probabilmente leggermente più lungo di quello Jeep andando a ridosso del segmento C dato che il pianale lo permette
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-> Originariamente era stato pensato di ammodernare gli impianti di Mirafiori con una nuova linea a farfalla ad alta efficienza per produrre Cuv Fiat del segmento B a trazione anteriore (eventualmente con “Traction+” simulazione tramite i freni di un differenziale autobloccante) su Small-US-Wide da realizzarsi prima del Suvvettino Jeep per massimizzare l’ebitda di Fiat (e invece abbassare quello di Chrysler) per pagare di meno la quota Chrysler detenuta da Veba, sempre che non si sposti la produzione in Serbia di entrambe o del Suv Jeep e del Cuv Fiat a Melfi.
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-> NON C’E’ IL B-Cuv Lancia realizzato sul pianale Small-US-Wide
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-> ASSENTE Erede Lancia Musa su Small-US-Wide (magari rendono Lancia/Chrysler la Fiat 500 XL che è la versione a 7 posti della 500L con spostamento in Serbia)
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produzione cambio C514 prodotto nel 2006 in 690’000 pezzi (forse linea produttiva spostata in altro impianto produttivo o terminata)
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parti del cambio C510 e C513 per 390’000 pezzi sempre nel 2006 (forse linea produttiva spostata in altro impianto produttivo o terminata)
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Fine nel 2010 alla produzione Fiat Multipla su pianale space-frame, prodotta in circa 20’000 unità l’anno dal 1998 al 2010 con la versione natural power assemblata nell’impianto di Arese ex-Alfa (vi era una piccola linea di montaggio delle auto “speciali”.
Officine Automobilistiche Grugliasco, ex stabilimento Bertone in provincia di Torino (Piemonte)
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Nuova generazione della Maserati Quattroporte M156 del segmento F TP/TI, presentazione slittata a Detroit 2013 (gennaio) con foto a fine 2012 e commercializzazione a primavera 2013 per circa 5’000 unità l’anno (pianale E-Evo con passo più lungo e scocca in alluminio per una lunghezza di quasi 5,3 metri e un peso sui 1900kg).
L’auto è essenzialmente quella vista su Quattroruote, è molto grande e dall’estetica meno sportiva, ma potrebbe piacere specialmente in America e in Cina, oltre al fatto che come sportiva tutta da guidare ci sarà la più piccola Ghibli. Come quest’ultima, che arriverà a fine 2013, avrà una piattaforma mista acciai alto resistenziali e alluminio; sottotelai, sterzo (idraulico) e sospensioni in alluminio specifiche con un alleggerimento rispetto al modello attuale di 100-150kg. I motori sono Maserati-Ferrari V6 di 3,0 litri che riprende parte del basamento del Pentastar (dovrebbe essere prodotto in America e spedito a Maranello) ma completamente riprogettato e con assemblaggio del motore a Maranello con l’utilizzo di nuove teste (di fatto un motore completamente nuovo, basta vedere le potenze e le coppie in gioco) per una potenza di 410cv e oltre 530Nm di coppia. Il V6 è abbinato alla trazione integrale, mentre la versione top di gamma dispone del nuovo V8 di 3,8 ad iniezione diretta bi-turbo che su Quattroporte raggiunge i 530cv e 710Nm di coppia per uno 01-00km/h in 4 secondi e una velocità massima di 307km/h, cambio automatico Zf a 8 rapporti in versione 8HP70 e versione integrale pensata per l’America (ma venduta anche da noi). Produzione pilota già avviata da tempo con il rientro nello stabilimento di 300 operai e da fine gennaio 2013 inizio della produzione. A settembre 2013 è stato comunicato l’arrivo del diesel 3,0 della VM Motori da 250cv e 275cv con l’active sound per rendere piacevole il suono del diesel specialmente al minimo e ai bassi carichi; a livello di prestazioni si parla comunque di uno 0-100km/h pari a 6,4 secondi. -
Presentazione in estate 2013 e commercializzazione a fine del 2013 Maserati M157 Ghibli (quella che in molti casi veniva ribattezzata da me “BiTurbo” o “baby-Quattroporte” da 4ruote), farà debuttare il marchio del Tridente del segmento E TP/TI, presentazione slitatta a Francoforte 2013 con avvio produzione a settembre 2013 per 30’000 unità l’anno (pianale E-Evo: pianale praticamente nuovo che riprende alcune componententi dal già nuovo LY-evo della nuova Chrysler 300/Lancia Thema con nuovi sottotelai in alluminio e sospensioni riviste. I motori sono il V6 a 60° benzina di origine Pentastar (solo il basamento, quindi di fatto un altro motore) biturbo da 330cv con 450Nm (sino a 500Nm mettendo in sport sempre tra 1’750 e 4’750rpm) oppure in versione S con 410cv e 530 Nm di coppia già visto sulla Quattroporte e il V6 turbodiesel sempre di 3 litri con angolo tra le bancate di 60° della VM Motori già visto su Thema, GranCherokee in versione sia da 250cv per sfuggire al superbollo sia, sempre monoturbo, da 270cv e 600Nm di coppia al quale potrebbe essere affiancata successivamente una versione bi-turbo sequenziale da oltre 320cv, il cambio è l’automatico Zf a 8 rapporti 8HP70 che regge 700Nm di coppia massima abbinabile alla trazione integrale inseribile in modo automatico e secondo le necessità che dovrebbe essere presente anche sui benzina e sul diesel monoturbo. A livello telaistico potrebbe avere anche la socca in acciaio sebbene sia prodotta nel medesimo impianto e sulla medesima linea produttiva della Quattroporte che ha la scocca in alluminio, anche se mi sembra difficile e spero che abbia la scocca in alluminio così da contenere il peso rispetto a 300C/Thema.
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-> Si era pensato a produrre tra il 2014/2015 un’erede dell’Alfa Romeo “164” (pianale E-Evo) in comune con la Ghibli. Marchionne ne ha parlato per la prima volta al Salone di Parigi 2012 alla fine di settembre e ulteriori conferme arrivano dalle dichiarazioni di gennaio 2013 nella quali l’a.d. Fiat parla della possibile “collaborazione” di Ferrari-Maserati nello sviluppo dei motori Alfa (di fatto, però, saranno motori Maserati con un tuning sviluppato congiuntamente dai tecnici emiliani e dei “mohicani” dell’Alfa presenti ancora in FPT). Data la capacità produttiva quasi al completo e la possibilità di realizare tale veicolo sul nuovo pianale “Giorgio” sembra che sarà prodotta o a Cassino o a Mirafiori.
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-> Le prossime generazioni di GranTurismo e GranCabrio attese nel 2015 saranno realizzate anch’esse sulla medesima piattaforma E-Evo di Quattroporte con scocca in alluminio per contenere il peso e controbattere la concorrenza di Jaguar.
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-> Se la Jaguar F-type avrà successo spero che in Fiat capiscano la necessità di avere coupè e cabrio due posti Maserati realizzate sul pianale E-Evo delle altre Maserati con scocca in alluminio e passo ridotto per contenere il peso e controbattere la concorrenza di Jaguar. Un peccato che al posto di inseguire Jaguar Marchionne non abbia deciso di anticiparle, Maserati poteva sviluppare il pianale modulare con il motore dietro l’asse delle ruote anteriori di cui parlo in questi articoli Pianale Hainz così da realizzare non solo una piattaforma unica per berline e Suv, ma anche una sportiva coupè e una coupè-cabriolet Maserati (e un Duetto Alfa con tetto in tela) per attaccare la Bmw Z4, la Cayman, l’SL di Mercedes e questa F-type come scritto nel 2010 nell’articolo Le altre coupè-cabriolet. Inoltre con tale pianale si poteva entrare nel segmento D “full-size” stile Audi con Alfa a trazione posteriore, mentre il pianale LX-evo di Chrysler risulta eccessivamente grande e pesante, tanto che alla fine anche Marchionne si è reso conto dell’esigenza di realizzare un nuovo pianale per poter realizzare sia la media Alfa e probabilmente successivamente anche una media Dodge a trazione posteriore. Con la presentazione al Salone di Ginevra del 2014 della bellissima Alfieri sembra arriverà un coupé 2+2, non si sa però se sul pianale “Giorgio” o se sull’E-Evo di Ghibli, Quattroporte e Levante.
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-> Presentazione a gennaio 2016 al Salone di Detroit del Suv Maserati Levante (originarimente presentato sotto forma di concept come Kubang in memoria del Concept presentato nel lontano 2004) con presentazione e commercializzazione slittata addirittura dal 2014. Si è passati dal pianale WK2 rivisto ed evoluto al pianale Maserati E-Evo. Si pensava a volumi di 10-15’000 unità nel 2014 (secondo le stime per arrivare alle 50’000 Maserati annunciate) probabilmente con motori V6 turbo FPT/Maserati su base Pentastar e V8 Ferrari-Maserati biturbo di 3,8 litri montato sulla nuova Quattrporte e quindi con 530cv e 710Nm di coppia e probabile versione bi-turbo diesel del V6 VM RA630 da oltre 320cv e 600Nm. Lo slittamento di tale prodotto sino al 2016 mi fa sorgere il dubbio che questo prodotto inizialmente pensato sulla piattaforma WK2 di GrandCherokee possa essere passato sul pianale E-Evo di Ghibli e Quattroporte, ma la cosa migliore forse sarebbe che tale veicolo venga realizzato sulla piattaforma Giorgio se questa sia flessibile come spero e come la concorrenza (penso ad esempio al pianale Audi MLB utilizzato da A4 sino ad A8.
Maranello in provincia di Modena (Emilia Romagna)
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Ferrati California (progetto F149M), è la prima coupè-cabriolet 2+2 del Cavallino e porta al debutto la nuova scocca e piattaforma in alluminio con sospensioni anteriori a doppio quadrilatero e posteriori multilink. In sostituzione del V8 di 4,3 litri con 460cv con angolo di 90° vi è un nuovo motore V8 biturbo di 3’885cc per 560cv e 755Nm di coppia sempre con angolo tra le bancate di 90° disposto anteriormente dietro l’asse delle ruote anteriori, ma la vera novità è il cambio a doppiafrizione a 7 rapporti prodotto dalla Getrag con specifiche Ferrari posto al retrotreno (quindi in configurazione transaxle) che permette la separazione del motore dal cambio (non vi è più l’ingombrante tubo rigido che collegava rigidamente motore e cambio nel quale girava l’albero di trasmissione nell’olio) con ovvi vantaggi di abitabilità e di comfort (supporti ottimizzati per il solo motore davanti e dietro per il cambio.
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Ferrari 488 GTB (progetto F142M) con scocca e piattaforma in alluminio con motore posteriore centrale al quale viene collegato in blocco il cambio a 7 rapporti a doppiafrizione realizzato da Getrag con specifiche Ferrari che regge 750Nm di coppia (Getrag lo fornisce anche ad altri). Rispetto alla precedente F458 che aveva un motore aspirato di 4,5 V8 Ferrari da 570cv con iniezione diretta la nuova 488 passa alla turbosovralimentazione con un V8 di 3’902cc con cilindrata unitaria pari a 488cc e due turbo IHI, uno per bancata per 670cv e 760Nm di coppia (in VII marcia a 3’000 giri). Anche in questo caso vi sono sospensioni anteriori a doppio quadrilatero e posteriori multilink abbinate ad un differenziale elettronico “E-diff”.
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Ferrari 458 Spider con scocca in alluminio con motore posteriore centrale. La particolarità e novità rispetto alla precedente F430 Spider (oltre alla meccanica e la tecnica già vista nella F458 Italia) è nel tetto retrattile metallico che permette di realizzare al tempo stesso una versione analoga alla coupè e una Spider a tutti gli effetti. Anch’essa come la coupè dispone del cambio doppiafrizione e il motore è il 4,5 V8 Ferrari da 570cv con iniezione diretta. Anche in questo caso vi sono sospensioni posteriori multilink abbinate ad un differenziale elettronico “E-diff”.
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Ferrari FF su scocca in alluminio “spaceframe” che ha debuttato su California. Motore anteriore centrale V12 con angolo delle bancate di 65° di 6262cc con 660cv e 683Nm di coppia ed iniezione diretta posizionato di dietro l’asse delle ruote anteriori con cambio in posizione transaxle a doppiafrizione a 7 marce realizzato da Getrag con specifiche Ferrari che regge 750Nm di coppia (lo fornisce anche ad altri) e PTU anteriore con due frizioni: una permette l’inserimento della trazione integrale con sole 3 marce attraverso lo slittamento (due avanti e una indietro), mentre l’altra ripartisce la coppia tra le ruote anteriori creando un controllo differenziato della coppia tra le ruote anteriori. La ripartizione dei pesi è 47% sull’anteriore e 53% al posteriore e ha un peso di 1880kg a fronte di una lunghezza di 4,9 metri. La produzione annuale di quest’auto è di 800 auto e per lspan style=”font-size: large;”o più è stata venduta in Medio Oriente.
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Ferrari F599 GTB Fiorano e GTO con motore anteriore centrale V12 di 5999cc^3 con angolo di 65° da 620cv e 608Nm di coppia. Cambio manuale a 6 marce o robotizzato (sempre a rapporti) posto al retrotreno (quindi in posizione transaxle) ->termine produzione a fine 2011 (o forse primi mesi 2012).
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-> Ferrari F12 berlinetta (erede F599GTB Fiorano) su scocca in alluminio “spaceframe” condivisa con FF (che però ha un passo maggiore). Motore anteriore centrale V12 con angolo tra le bancate di 65° di 6262cc (lo stesso della FF) con potenza incrementata a 740cv e 690Nm posizionato dietro l’asse delle ruote anteriori con cambio in posizione transaxle a doppiafrizione a 7 marce realizzato da Getrag con specifiche Ferrari che regge 750Nm di coppia (lo fornisce anche ad altri). La trazione in questo caso è solo posteriore e il peso è di soli 1525kg.
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-> Supercar Ferrari codice di progetto F150 con presentazione a Ginevra 2013 (settembre) chiamata momentaneamente dalla stampa “F70” (erede della Enzo) e produzione nel 2013 abbinerà una socca in carbonio con il V12 Ferrari con circa 800cv e cambio doppiafrizione 7 marce Getrag già visto sulle altre Ferrari, ma dovrebbe portare al debutto il sistema ibrido già visto sulla F599GTB HyKers con motore elettrico da 100cv collegato ad uno degli alberi del cambio doppiafrizione. L’alloggiamento delle batterie, come sulla concept F599 HyKers del salone di Ginevra 2010, dovrebbe essere al di sotto della scocca all’altezza dei sedili in forma estremamente appiattita così da abbassare ulteriormente il baricentro (la HyKers aveva un baricentro più basso della F599 stantard). Oltre a tale motore elettrico vi sarà un motore elettrico che si dedicherà ai sistemi ausiliari collegato della cinghia dei servizi così da alimentarli aiutando il motore ad essere più libero di salire di giri.
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-> fine 2012 assemblaggio motori V6 con basamento probabilmente proveniente dall’America, ma testa specifica Maserati/Ferrari (quindi di fatto un motore italiano sviluppato da FPT e Ferrari)
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motori V8 per Ferrari e Maserati (nel 2010 11’400 motori)
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motori V12 per Ferrari (nel 2010 850 motori) con angolo tra le bancate di 65°
“Carrozzeria Scaglietti” a Modena (Emilia Romagna)
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scocche per Ferrari e Maserati segmento F e G (quelle realizzate a Modena) e carrozzerie prodotte a Calolziocorte (Lecco) dalla società Fontana
Maserati di Modena in via Ciro Menotti 322 (Emilia Romagna)
dipendenti impianto: 600 dipendenti
capacità produttiva: probabilmente sulle 7′-8’000 unità (5’700 nel 2010), le scocche sono realizzate dalla torinese Itca di Grugliasco (ora parte del Gruppo Fiat) alla quale provengono i telai dalla Golden Car di Cuneo dove viene effettuata la lastratura delle scocche successivamente trasportate a Maranello nell’impianto Ferrari dove vengono verniciate e poi inviare a Modena.
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Maserati Granturismo codice progetto M145 (pianale evoluzione M139)-> fine 2014 spostamento nuova generazione a Grugliasco essendo realizzata partendo dalla medesima piattaforma della Quattroporte (così come l’attuale generazione deriva dalla Quattroporte V serie)
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Maserati Grancabrio che dovrebbe avere il medesimo codice di progetto M145 della coupé o al massimo quello successivo M146 (pianale evoluzione M139)-> 2015 o 2016 spostamento nuova generazione a Grugliasco essendo realizzata partendo dalla medesima piattaforma della Quattroporte (così come l’attuale generazione deriva dalla Quattroporte V serie)
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Maserati Quattroporte (pianale M139) -> nuova Quattroporte M156 presentata a settembre 2012 al salone di Parigi con produzione a Grugliasco (stabilimento ex-Bertone in provincia di Torino) su piattaforma E-Evo con passo più lungo e scocca in alluminio (niente pianale transaxle, ma cambio in blocco e utilizzo cambio automatico Zf e possibilità trazione integrale) con il risultato di un peso inferiore di 150kg. Motori V8 aspirato da 475cv e oltre 500Nm e versione bi-turbo con oltre 520cv e 700Nm
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-> fine 2013 Assemblaggio dell’Alfa Romeo 4C con produzione annua di 3’500 vetture grazie ad una forza lavoro di 250 tecnici specializzati, le scocche in carbonio dal peso di soli 65kg grazie alla tecnologia “Prepeg” utilizzata in Formula 1 sono prodotte ad Airola in provincia di Benevento dalla società Adler plastic al quale vengono collegati a Modena i telaietti anteriore e posteriore in alluminio realizzato con la tecnologia “Cobapress” (alluminio rinforzato grazie alla compressione), mentre la carrozzeria in SMC (Sheet moulding compound) realizzata dalla società IMR che ha sede a Carate Brianza e di cui proprio nella sede storica è stata realizzata una nuova linea produttiva di verniciatura (ma Auto parla dell’uscita dell’auto dalla linea di montaggio smontata per essere verniciata come se andasse in Ferrari come le altre Maserati prodotte qui). Presentazione vettuara definitiva con un peso complessivo di soli 895kg spinti dal rinnovato 1750 con basamento in alluminio peso inferiore di 22kg rispetto alla versione in ghisa di Giulietta da 240cv (probabile anche ulteriore step di potenze in seguito) e cambio C635 manuale o doppiafrizione a gennaio 2013 al salone di Detroit con consegne in estate 2014 delle prime 500 in versione “Launch edition” e in seguito la produzione normale. Successivamente potrebbe essere introdotta anche la versione “targa”/”cabrio” con tetto probabilmente asportabile (da mettere ad esempio sotto al cofano posteriore).
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-> forse coupè e spider con motore V6 turbo Maserati sulla medesima scocca in carbonio (debitamente ingrandita) dell’Alfa 4C che sono prodotte in provincia di Napoli dalla Adler plastic, mentre la carrozzeria dovrebbe essere verniciata sempre dalla società IMR che ha sede a Carate Brianza
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-> forse coupè e spider Fiat con motore 1,4 turbo da 170cv e cambio manuale o doppiafrizione su base dell’Alfa 4C (le socche sono prodotte in provincia di Napoli), quest’auto potrebbe essere venduta come erede della X1/9, l’ultima Fiat ad avere successo in America.
Gianbattista Vico a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli (Campania)
2013 – 178’000 Panda previste a settembre 2012
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TERMINATA PRODUZIONE Alfa Romeo 159 berlina e station realizzate sino ad ottobre del 2011 (pianale Premium). Unica auto realizzata sul pianale Premium con sospensioni anteriori a quadrilatero alto e multilink posteriori a tre leve e mezzo. L’auto per le sue dimensioni importanti (è anticipatrice del mercato visto che raggiungeva i 4,66 metri contro i 4,7 metri della A4 arrivata successivamente) e per alcune scelte votate al risparmio successivamente corrette con il model year del 2008, oltre all’impossibilità di montare un motore turbo 4 cilindri 2,0 turbo da 260cv Ecotec di origine GM (per di più in parte sviluppato ad Arese!) è stata bollata dal mercato come auto pesante sebbene la dinamica di guida fosse molto valida. Inoltre lo sviluppo è stato travagliato, prima in accordo con Saab e poi successivamente unicamente come Fiat. L’auto viene finita in fretta e furia, di fatto saltando parte dello sviluppo e con un taglio netto ai costi dove possibile per le basse economie di scala e per il costo. Questo sviluppo non ha permesso l’ottimizzazione della trasmissione, dell’autotelaio e dei motori (il V6 doveva avere 300cv in origine).
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Fiat Panda progetto 139 (pianale Mini Evo) con linea produttiva da 280’000 auto l’anno (Panda 2003-2011 è stata prodotta in Polonia in 146’000 unità nel 2011). Nel 2012 vendute complessivamente (II e questa III versione) 117’759 unità in Italia di cui a dicembre ne sono state vendute 6’797 Panda.
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->Forse produzione segmento A Mazda sulla medesima linea produttiva e sulla medesima piattaforma di Panda (pianale Mini Evo).
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->Forse spostamento della produzione della precedente genrazione della Panda (pianale Mini), sempre che ci sia qualcosa di nuovo da produrre in Polonia.
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L’impianto ha prodotto negli anni prima la 156, 147 e Gt su pianale Tipo II rev 3 (l’evoluzione profonda del rivoluzionario pianale Tipo II di Tipo/Delta/145-146) e successivamente della 159 realizzata sul pianale Premium.
Termini Imerese in provincia di Palermo (Sicilia) -> cessione a DR Motor non andata in porto, pertanto è stato chiuso l’impianto.
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Lancia Ypsilon 2004 (pianale Punto ’99) previsione di 30’000 nel 2011 -> fine produzione e vendita impianto produttivo e spostamento Ypsilon 2011 in Polonia
Termoli in provincia di Campobasso (Molise)
The Termoli plant has a total surface area of 1.3 million m2 (of which 180,000 m2 is covered) and currently produces two engines (8-valve and 16-valve versions of the FIRE) and two transmissions (for the Fiat Ducato and various mid-size passenger cars). A total of approximately 5,000 units are completed daily.
Since it began operating in 1972, the plant has produced 20 million engines and more than 13 million transmissions.
The Termoli 3 building, built for production of the FIRE engine family, was inaugurated on 30 March 1985 with Italian President Sandro Pertini and Fiat Chairman Giovanni Agnelli in attendance.
The plant is highly flexible and is one of just a handful of plants in the world where both engines and transmissions are produced. In 2009, an annual record of more than 971,000 engines were produced at the plant.
The plant currently has 2,400 employees, of which 94% live in the region of Molise, where the plant is located.
The first is an advanced, high output 4-cylinder engine developed for Alfa Romeo. The second is a Ferrari-derived 6-cylinder engine, which has also been developed specifically for Alfa Romeo. With installed production capacity for the two engines of more than 200,000 units, the plant will be capable of meeting approximately half of the total volumes projected in Alfa Romeo’s plan for 2018.
Work to retool the plant is already underway and today’s ceremony also included installation of the first piece of equipment on one of the future production lines: a cylinder head tooling machine from Comau.
In total, more than half a billion euros will be invested in design, development and engineering of the engines and construction of the new production lines. The work is set to be completed within six months, during which employees will also undergo the necessary training.
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motore F.i.r.e. 1,2 (1242cc 69cv) anche gpl e 1,4 aspirato (1368cc 77cv e Multiair 105cv) e turbosovralimentata sempre di 1368cc con iniezione indiretta (105, 120cv e 150cv con 206Nm di coppia massima) fino al turbo Multiair da 135 (con 206Nm a 1750giri), 140cv (con 230Nm) e 170cv (con 250Nm a 2500giri), anche in versione turbo gpl (120cv) e metano (120cv). Basamento in ghisa e testa in alluminio con distribuzione monoalbero comandato da cinghia dentata, particolarmente adatto all’utilizzo del sistema Multiair come ho scritto nell’articolo LINK.
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Nel 2015 realizzazione delle linee produttive per il nuovo motore globale 2,0 a 4 cilindri in alluminio inizialmente per Alfa Romeo, ma che molto probabilmente sarà poi montato successivamente anche sugli altri marchi. Il motore prevede l’utilizzo di tutte le tecnologie FPT abbinando per la priva volta l’iniezione diretta e la turbosovralimentazione con il sistema Multiair. La versione per la media Alfa e per il Suv Alfa ovviamente saranno con disposizione longitudinale. Come già avvenuto per il V6 Pentastar che ha mandato in pensione 7 famiglie di motori V6 anche il nuovo GME sostituirà molti motori e avrà unicamente due misure per i pistoni.
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Nel 2015 realizzazione delle linee produttive per il nuovo motore V6 Alfa Romeo turbo e biturbo di 2,9 litri con potenze che dovrebbero raggiungere i 500cv. Fiat parla di stretta derivazione dai motori Ferrari, pertanto sono convinto che questo nuovo motore non sia una versione del V6 Maserati basato sul Pentastar a 60° tra le bancate, bensì di un nuovo motore con una V di 90°.
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cambio C510 in 1500 unità al giorno circa (e kit per il Brasile) in versione manuale e robotizzato a 5 marce con coppia massima di 210Nm abbinabile quindi al F.i.r.e. 1,4 turbo in versione non Multiair (206Nm) e al diesel 1,3 che ha coppia sino a 200Nm
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cambio C513 a 5 marce con coppia massima probabilmente di 13kgm (130Nm) e abbinabile al 1,2 F.i.r.e. e forse in futuro al Twinair aspirato
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cambio C514 a 5 marce manuale e robotizzato MTA oltre ad una versione a 6 marce manuale, tutti con coppia massima di 150Nm e disponibile in abbinamento ai motori aspirati 1,2-1,4 F.i.r.e. e probabilmente al 0,9 Twinair turbo (145Nm)
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in progressiva dismissione: cambio C530.5 e C530.6 rispettivamente a 5 e a 6 marce che reggeva 30kgm (320Nm) di coppia con versione anche robotizzata MTA, montato sulle Bravo e Delta (il 5 marce su Bravo diesel da 120cv e il 6 su Delta diesel da 120cv con coppia limitata a300Nm di coppia) e probabilmente era montato a suo tempo su 147
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dismesso cambio M20 di GM a 6 marce che regge 200Nm di coppia fratello minore dell’M32, probabilmente termninata la produzione e sostituzione con C510 che è molto meno costoso.
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dismesso cambio M32 di GM a 6 marce che regge 320Nm di coppia, era montato su GrandePunto (diesel da 120cv) probabilmente prima degli aggiornamenti e su 159
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cambio C546 (M40 di GM) che regge 400Nm di coppia montato su Fiat Bravo e Lancia Delta 2,0 diesel da 360Nm e la Delta bi-turbo diesel da 190cv e 400Nm, questo cambio è utilizzato anche su Ducato
FMA di Pratola Serra in provincia di Avellino (Campania)
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motori diesel “famiglia B/Pratola Serra” con basamento in ghisa e testa in alluminio con distribuzione bialbero comandato da cinghia dentata. Versione 1,6 con cilindrata esatta di 1598cc: 90cv @ 4000 giri con 290Nm di coppia a 1500giri, 105cv @ 4000 giri con 290Nm(sia turbo fisso che variabile su Delta) e 120cv @ 4000 giri con 300Nm a 1500 giri per Fiat mentre per Alfa @ 3750 con 320 Nm a 1750 giri, mentre versione 2 litri di 1956cc: 136cv o 140cv con 320Nm a 1750 giri e 170cv e 360Nm di coppia di solito limitata a 350Nm per abbinamento a cambio C635 come su Giulietta). Probabilmente a fine produzione versione bi-turbo del precedente versione 1910cc da 190cv e 400Nm di coppia in abbinamento a cambio automatico Aisin a 6 marce. Vi sono accordi per la fornitura dal 2013 di circa 80’000 motori l’anno per Suzuki.
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motori benzina “famiglia B/Pratola Serra” 1750 turbobenzina (1742cc da 200 e 235cv rispettivamente con 320 a 1400giri e 340Nm a 1900 giri) sulla medesima linea produttiva del diesel, basamento in ghisa e distribuzione a cinghia con però doppi variatori di fase e sistema Scavenging Questo motore è stato sostituito da una versione con basamento in alluminio, ma il vero salto generazionale avverrà con il 2,0 benzina turbo Multiair ad iniezione diretta prodotto dalla fine del 2015 a Termoli. D tale motore oltre alla nuova versione da 240cv sembrerebbero in sviluppo anche una versione da 270 e una da 330cv.
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Dal 2013 versione in alluminio del 1750 litri turbo, doppi variatori di fase ma difficilmente Multiair (ci sono problemi di ingombro sulla testa con l’attuale sistema ad un solo attuatore); il motore è derivato dall’esperienza del turbobenzina e da quella di Chrysler con il WGE. Rispetto al famiglia B è più leggero e ne mantiene la configurazione con scarico anteriore. (Tale schema è stato utilizzanto anche nell’evoluzione dei motori WGE chiamati TigerShark sebbene la configurazione dello scarico posteriore è vantaggiosa per il warm-up e se sfruttato con un cambio pensato per tale schema può abbassare il baricentro del veicolo e aumentare il punteggio nell’urto pedone in quanto il gruppo motore-cambio è posizionato più in basso). Essendo nuovo il motore rispetterà le normative Euro VI e americane (ULEV)
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Industrializzazione nel 2015 del nuovo motore 2,2 litri diesel in alluminio per le nuove Alfa Romeo a trazione posteriore/integrale (quindi con motore disposto longitudinalmente). Non si hanno notizie riguardo alla scelta di tale cilindrata che probabilmente è di 2,2 litri per ragioni di efficienza energetica, peccato perché la concorrenza è per lo più orientata su 2 litri (però questo dava meno l’idea di motore Alfa). Da tale motore potrebbe derivare una versione 3 cilindri di circa 1,5-1,6 litri che potrebbe essere utilizzato per l’erede della Giulietta in modo analogo a quanto sta facendo Bmw (anche perché sarebbe troppo costoso modificare gli attuali diesel che sono pensati per la disposizione trasversale.
Val di Sangro vicino ad Atessa in provincia di Chieti (Abruzzo) – stabilmento Sevel sud (joint-venture Fiat-PSA)
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Fiat Ducato/Peugeot Boxer/Citroen Jumper, produzione prevista nel 2011 di 190’000 (a pieno regime su 18 turni per 5 giorni la settimana), previsto un aumento a 230’000 nel 2012
Verrone in provincia di Biella (Piemonte)
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cambio C635 manuale e doppia-frizione a 6 marce sulla medesima linea produttiva in quanto hanno la medesima campana (enormi risparmi economici ed estrema flessibilità produttiva), il cambio è a 6 marce e regge 350Nm di coppia (e 4200Nm inviata alle ruote) sia in versione manuale che nella versione doppiafrizione TCT sviluppato in collaborazione con Borg-Warner (fornitura di alcuni componenti come il sistema di controllo e un aiuto, mentre il pacco delle frizioni è fornito dalla società LuK che fa parte del gruppo Schaeffler) pur avendo frizioni a secco (VW si ferma a 250Nm) e la possibilità dell’ibrido e dell’awd. La capacità totale della linea dedicata per queste due versioni è di 400’000 unità annue. Il cambio manuale è montato su Giulietta e MiTo in versione Multiair da 135 e 170cv così come il doppiafrizione, oltre a questa applicazione i due C635 saranno esportati in America su Dodge Dart per le versioni manuali e doppiafrizione per la versione 1,4 turbo da 160cv Multiair.
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cambio C530 a 5 e 6 marce (C530.5 e C530.6)
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-> cambio C625 manuale e doppiafrizione (probabilmente a 7 rapporti) con coppia massima di 250Nm
VM Motori di Cento in provincia di Ferrara (Emilia Romagna) Acquisita nel 2013 da Fiat (prima era al 50% di Fiat con GM e non si è saputo il prezzo dell’acquisizione di tale quota)
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RA630 DOCH Motore V6 a 60° diesel di 2987cc da 190 con 440Nm o 239cv con 550Nm di coppia massima, in sviluppo versione bi-turbo per Maserati da oltre 300 cv. Questo motore potrebbe avere una nuova versione (fors’anche con basamento in alluminio) più leggera ed efficiente oltre che potente.
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A428 da 2776cc con 163 e da 200cv (con 500Nm) per Jeep Wrangler e Jeep Liberty, che dovrebbe terminare la produzione verso il 2016 perché non riesce a soddisfare le norme Euro VI e quindi sostituito dal V6.
Sofim di Foggia (Puglia)
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motore F1A evoluzione del Sofim di 2,3 diesel ed F1CE 3 litri (sempre 4 cilindri) in versione diesel da 140cv e 170cv e S30 F1C TC bi-fuel benzina/metano turbo da 100kW e 350Nm di coppia @1500 giri.
STABILIMENTI ESTERI
kragujevac (Serbia) a 140 km a sud-est di Belgrado
940 milioni di euro per il rinnovo completo dell’impianto e le nuove linee produttive ripartito tra Fiat (350 milioni), il governo serbo (250 milioni che detiene il 33% della joint venture) e la Banca Europea per gli Investimenti (400 milioni di cui buona parte in linee di credito). Detassazione fino al 2018 degli stipendi e creazione free zone dei semilavorati e componenti provenienti dall’Italia (motori e cambi). L’impianto copre una superficie di 1,4 milioni di metri quadrati.
A settembre 2012 viene confermato l’arrivo del finanziamento dalla BEI per un controvalore di 500 milioni di euro. Possibilità di un incredimento per l’arrivo della 500L in versione americana.
2011 – 11’000 unità
2012 – Previsione di settembre 2012 di 27’500 500L contro 33’000 previste a luglio, 40’500 a gennaio e 30’900 di ottobre 2011
2013 – Previsione di settembre 2012 di 138’000 a fronte di una stima di 160’000 unità dal comunicato Fiat (estate 2012) di cui 73’000 500L, 46’000 500L Usa e 17’500 500L “Long” oltre a 1’600 Punto I serie
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Fiat 500L di cui ne ho parlato in questo articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/fiat-500l-e-xl/ presentata al Salone di Ginevra del 2012 e commercializzata a settembre 2012 (monovolume a 5 posti nome interno “L0” o “Ellezero”) progetto 330 con una lunghezza di 4,14 metri (pianale Small-US-Wide), nel 2013 anche versione L1 a 7 posti progetto 334. Volumi attesi di 25’000 per il 2012 (a regime 100’000 unità annue) per esportazione in Europa e USA. Successivamente proposta anche in versione “Coutry” o “Trekking” con simulazione elettronica tramite centralina ABS del differenziale autobloccante
2012 – Previsione di settembre 2012 di 27’500 500L contro 33’000 previste a luglio, 40’500 a gennaio e 30’900 di ottobre 2011, vendute 2’248 500L a dicembre 2012
2013 – Previsione di settembre 2012 73’000 500L e 46’000 500L Usa (versione per gli Stati Uniti)
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2013 Fiat 500L “Living” con probabile presentata al Salone di Ginevra del 2013 e rapida commercializzata in primavera su pianale Small-US-Wide (versione a 7 posti della 500L con codice di progetto 334)
2013 – Previsione di settembre 2012 17’500 500L “Loving”
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Spostata a Melfi la Fiat 500X di cui ne ho parlato in questo articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/fiat-500l-e-xl/, versione a 7 posti della L0 (nome interno “L1”) progetto 334 (pianale Small-US-Wide) lunga 4,25 metri con volume a regime 100’000 unità annue per esportazione in Europa (non in USA)
2013 – Previsione di settembre 2012 73’000 500L
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Fiat Punto ’99 (precedentemente venduta come Zastava Z10) su pianale Punto
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Spostato a Melfi il Suv Jeep di segmento B su base Small-US-Wide (quindi esattamente come 500L) debitamente modificata per la trazione integrale. Il vantaggio di questo sito è nella possibilità di poter esportare liberamente sia in Europa che in America senza dazi e forse in futuro anche con la Russia visto gli ottimi rapporti e gli accordi bilaterali tra i due Paesi per il libero scambio di molte merci e molti componenti (anche auto, ma non i veicoli completi)
Naberezhnye Chelny nella Repubblica del Tartstan in Russia in joint-venture con Sollers
2010 – 19’000
2011 – 28’000
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Fiat Linea
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Fiat Doblò (vecchio modello)
Elabuga sull’altra sponda del fiume rispetto a Naberezhnye Chelny nella Repubblica del Tartstan in Russia in joint-venture con Sollers
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Fiat Ducato
Tychy (Polonia)
L’impianto è stato inagurato nel 1992 con la produzione della Fiat Cinquecento.
2009 – 605’000 unità prodotte (Panda 2003, 500 185’000 unità, Ka 113’000 unità , Seicento), anche se alcuni dati riportano 590’000 unità
2010 – 570’000 unità previste (Panda 2003, 500 195’000 unità, 500C 25’000 unità previste, Ka 125’000 unità previste, Seicento)
2011 – 563’000 unità (Panda 2003, 500, Ka)
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Fiat 500 (pianale Mini 5 stelle Euro-N-cap pre-2009). Lanciata il 4/7/2007 esattamente a 50 anni dalla prima auto è stato un successo commerciale incredibile, nei primi anni la produzione di quest’auto ha raggiunto le 250’000unità, mentre adesso, anche complice la crisi si chiuderà l’anno 2012 con 150’000 unità. Da notare come a novembre 2012 la 500 abbia raggiunto il milione di esemplari prodotti.
2007 – 250’000? unità stimate
2008 – 250’000? unità stimate
2009 – 186’000 unità
2010 – 195’000 unità
2011 – 180’000? unità stimate
2012 – 150’000 unità previste da Panorama2013 – 120’000 unità (mia previsione) -
Fiat 500C (pianale Mini 5 stelle Euro-N-cap), previsione di 145’000 nel 2012 -> Forse non sarà più prodotta nel 2013
2010 – 25’000 unità
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Ford Ka (pianale Mini 5 stelle Euro-N-cap) con produzione stimata di 60’000 unità per il 2011 -> probabilmente non verrà rinnovato l’accordo perché Ford produrrà in Brasile
2009 – 113’000 unità
2010 – 125’000 unità
2011 – ? unità
2012 – 55’000 unità previste a settembre 20122013 – 50’000 unità previste a settembre 2012
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Lancia Ypsilon progetto 846 (pianale evoluzione del Mini forse US compliant 5 stelle nuovo Euro-N-cap carreggiate allargate e allungato), previsione iniziale di 100’000 nel 2012 (contro le 80’000 previste a ottobre/novembre 2011) e 120’000 a regime.
2012 – 55’000 unità previste a settembre 2012 di cui 2’019 a dicembre 2012
2013 – 65’000 unità previste a settembre 2012 -
Panda II MY09 (progetto 169) commercializzata nel 2003 (pianale Mini), viene ancora prodotta per il mercato locale sicuramente fino verso la fine del 2012 con una previsione di 60’000 (contro le 52’000 unità previste a ottobre/novembre 2011), personalmente penso che sarà realizzata fino alla metà del 2013 quando potrebbe essere spostata in Italia per far posto alla produzione di un’auto di segmento A per Mazda.
2011 – ?? unità prodotte (produzione gennaio-settembre in 146’000 unità)
2012 – 93’000 unità previste a settembre 2012 -
2013 – Stop produzione anche se penso che sarà prodotta ancora
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Fiat Seicento -> terminata la produzione a fine 2010
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FORSE Fiat Topolino progetto 325 (pianale Mini accorciato) dal 2014
Bieslko-Biala (Polonia)
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motore SDE 1,3 di 1251cc originariamente in versione da 69cv con 180Nm e 90cv con 200Nm rispettivamente con turbo a geometria fissa e variabile, in seguito la versione con turbina a palettatura fussa venne portata a 75cv e 190Nm di coppia nel 2005 oltre ad una/p/span versione da 84cv della versione con turbina con palette ad inclinazione variabile. Successivamentstronglie con l’Euro V è stato introdotto il Mutiket II e rivista la disposizione del filtro antiparticolato che è ora direttamente nel cofano motore appena dopo il catalizzatore, per poter farlo stare a2013 – 50’000 unità previste a settembre 2012 ll’interno del cofano delle piccole citycar torinesi lo scarico ora punta verso l’alto dove vi è la turbina e a cascata il catalizzatore e il Fap così da minimizz
are le emissioni, ridurre notevolmente il warm-up e minimizzare i problemi dell’uso in città (c’erano se si utilizzava completamente in città senza mai uscirne), la potenza è ora di 75 (190Nm di coppia) e 95cv (190 e 200Nm) con quest’ultima ottenuta con turbo a geometria variabile, vi è anche una versione da 85cv utilizzato su Ypsilon e su Punto 2012. Attualmete è venduto a molte Case come Suzuki e ora anche a Opel in quanto GM non è più proprietaria su linea produttiva da 500’000 unità l’anno. Il basamento è in ghisa con sottobasamento e testa in alluminio. -
motore SGE bicilindrico di 0,9 (879cc) da 65cv aspirato (non ancora in produzione) e 85cv turbo (anche in versione turbo-metano da 80cv) in altra linea produttiva massima da 400’000 unità (utilizzata la metà?)
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-> Probabile realizzazione in questo impianto del nuovo motore modulare GSE (“Global Small Engine”) a 3 e a 4 cilindri di circa 1,0 e 1,4 litri in modo da sostituire piano piano il F.i.r.e. prodotto a Termoli. Potrebbe essere tale nuovo motore sarà realizzato sia in Polonia per la vicinanza all’impianto di Ypsilon e 500 sia a Termoli. Tale motore sarà dotato di tutti i nuovi sistemi per il contenimento dei consumi come per il nuovo Global Medium Engine di 2 litri e quindi l’abbinamento dell’inezione diretta con il Multiair e la turbosovralimentazione (se presente nel caso dei 3 cilindri).
Bursa (Turchia) – 33,3% della TOFAS “Il fatto quotidiano parla di una quota del 37,86% detenuta da Fiat (il restante 66,6% è suddiviso tra la influente famiglia Koç e il governo turco)
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Fiat Linea (pianale SCSS/Small) 60’000 unità/l’anno -> Sostituita nel 2015 Fiat Aegea presentata basata sul pianale B-US-Wide e anticiperà l’erede della Bravo e vi sarà, finalmente, una versione station wagon. Presentata il 21 maggio 2015 al Salone turco e in commercio in autunno con motorizzazioni diesel da 95cv a 120cv (quindi 1,3 diesel e 1,6 diesel) oltre a benzina F.i.r.e.
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Fiat Albea (pianale Uno CS rivisto per Palio), è una Siena vecchia generazione a passo lungo (il medesimo della Palio Weekend)
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Fiat Palio (pianale Uno CS rivisto per Palio) -> Dalla fine del 2013 Fiat Uno/Palio 2011 progetto 327 per mercato europeo e russo che prenderà il posto della Panda (pianale Uno/Palio derivato dal Mini)
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Dal 2012 Fiat Siena 2011 progetto 326 3 volumi (pianale Uno/Palio)
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Fiat Doblò 2009 progetto 263 (quello nuovo) e Opel Combi (pianale SCSS/Small con passo allungato con sospensioni tri-link con smorzatore inclinato all’indietro per guadagnare un vano più largo e regolare). A dicembre 2013 aveva venduto 1,3 milioni di unità. Dalla fine del 2013 il Doblò è commercializzato anche in America e Canada come Ram con il nome di “ProMaster city” aggiungendo quindi altre 175’000 tra il 2014 e il 2021; l’investimento per adattare il Doblò sono state di 160 milioni di dollari da parte di Tofas (tali investimenti sono stati riversati anche sul restyling del Doblò del 2015).
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Fiat Fiorino/Qubo e omologhi PSA Bipper e Nemo (pianale SCSS/Small su progetto joint-venture con Sevel e cioè Fiat-PSA e prodotto da Tofas)
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Fiat Ducato -> refresh nel 2012
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-> Nel 2015 presentata l’erede dela Fiat Bravo spostata qui da Cassino (sarà realizzata sul pianale B-US-Wide invece che sul pianale C) finalmente sia in versione hatchback che station wagon (un peccato che Fiat non avesse realizzato dall’attuale Bravo una famiglia non solo con la station, ma anche un MPV medio rivale del C-Max ed erede della Multipla come scritto nell’articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/perche-non-fare-una-nuova-multipla/. I volumi previsti a novembre 2014 parlano di 700’000 unità per la hatchback e la station tra il 2016 e il 2023.
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cambi e/o motori
FIASA/Betim a Betim (ovest di Belo Horizonte) nello stato di Minas Gerais (Brasile)
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Fiat Palio 2011 progetto 326 (pianale /li
p lang=”it-IT” align=”JUSTIFY”div2014 – previsiomotori V8 per Ferrari e Maserati (nel 2010 11’400 motori) ni di 94’000 motorispan style=”font-size: large;”Uno/Palio derivato dal Mini) -
Fiat Siena 2011 progetto 326 3 volumi (pianale Uno/Palio derivato dal Mini)
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Fiat Grande Punto 310 chiamata Punto (pianale SCSS/Small), versione economica rispetto a quella che conosciamo noi.
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Fiat Nuova Uno 2010 (pianale Uno/Palio derivato dal Mini) con motori 1.0 e un 1.4 EVO
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Fiat Uno Mille (vecchia Uno) su pianale Uno brasiliana 1984 (di derivazione progetto 147 che è la 127)
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Fiat Uno furgonato su pianale Uno brasiliana 1984 (di derivazione progetto 147 che è la 127)
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Fiat Fiorino (vecchio Fiorino su base Uno) su pianale Uno brasiliana 1984 (di derivazione progetto 147 che è la 127)
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Fiat Palio e Palio Fire progetto 178 anche in versione station chiamata Weekend (pianale Uno CS rivisto per Palio)
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Fiat Siena (Palio berlina) progetto 178 (pianale Uno CS rivisto per Palio)
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Fiat Strada del progetto 178 anche in versione Adventure e a cabina doppia (pianale Uno CS rivisto per Palio rivisto nelle sospensioni posteriori)
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Fiat Idea (pianale Punto) e versione Adventure (pianale Punto)
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Fiat Doblò (pianale Doblò derivato da Palio e profondamente rivisto) e versione Adventure e cargo
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Fiat Bravo (pianale C)
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cambi e motori
Sete Lagoas a Nord di Belo Horizonte nello stato di Minas Gerais (Brasile)
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Iveco Daily
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Fiat Ducato (Peugeot Boxer e Citroen Jumper)
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motore F1A Euro III di 2,3 litri e F1C di 3 litri sempre Euro III
Goiana (città a nord di Recife) nello stato di Pernambuco (Brasile)
Impianto inizialmente previsto a Ipojuca (Jaboatão dos Guararapes) a 13km dal porto di Suape a sud di Recife dove vi è una base logistica e successivamente spostato vicino alla piccola cittadina di Goiana e aumentato la capacità di produzione oltre alla scelta di produrre in loco anche motori e cambi per la distanza dagli impianti della zona di Belo Horizonte.
investimento di 1,5 miliardi di euro e polo logistico nel porto di Suape (forse per esportazione in America segmento B). Il complesso ha richiesto un investimento complessivo di 7 miliardi di reais (oltre 2,2 miliardi di euro), così ripartito: 3 miliardi di reais (circa 1 miliardo di euro) spesi da Fca per la fabbrica; 2 miliardi di reais investiti dai fornitori e altri 2 per sviluppo prodotti e altro.La fabbrica avrà una capacità produttiva di 250mila veicoli l’anno; «nel 2015 prevediamo di costruirne 100mila» ha detto Cledorvino Belini, numero uno di Fca in Sudamerica. Inizialmente l’impianto produrrà per il mercato sudamericano la Jeep Renegade che esce già dallo stabilimento italiano di Melfi. Entro la fine dell’anno il complesso darà lavoro a 3.300 persone nella fabbrica Jeep cui si aggiungeranno quasi 4.900 persone presso i fornitori e 850 nei servizi.
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Fiat low cost “Nuova Mille” (pianale “low cost”) che sostituirà la Uno Mille e le sue varianti sembra non essere prevista
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Jeep Renegade (Small-US-Wide) per il mercato locale e forse anche per l’esportazione in America
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Fiat pickup (Small-US-Wide) progetto 226 sui 4,8 metri per il mercato locale e forse anche per l’esportazione in America come Ram (quindi inferiori come dimensioni alla versione Fiat del Mitsubishi L200 che è lungo 5,28 metri). Sospensioni posteriori derivate strettamente dal Doblò che permettono di realizzare una versione a trazione integrale (di base sarà una trazione anteriore magari con il famoso Traction+).
Campo Largo vicino a Curitiba nello stato di Paranà (Brasile) -stabilimento ex Tritec
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1,6 e 1,8 “E-TorQ” rispettivamente 115 e 125cv, è l’evoluzione del 1,6 Tritec in versione flexfuel (modificato per etanolo) ed ha la particolarità di un solo asse a tamme in testa che comanda le valvole /strongdi aspirazione e scarico (perfetto quindi per il Multiair)
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->1,6 e 1,8 “AirTorQ” (evoluzione dell’E-TorQ) da 125 (+10) e 140cv (+15)
Ferreyra nei sobborghi di Cordoba (Argentina)
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Fiat Palio progetto 178 anche in versione station chiamata Weekend (pianale Uno CS rivisto per Palio)
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Fiat Siena progetto 178 (pianale Uno CS rivisto per Palio)
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-> 2012 Fiat Palio 2011 progetto 326 (pianale Uno/Palio derivato dal Mini)
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-> 2012 Fiat Siena 2011 progetto 326 3 volumi (pianale Uno/Palio derivato dal Mini)
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cambi e motori
Ranjangaon a Pune distretto di Maharashtra (India) joint venture FIAL (Fiat-Tata)
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Fiat Grande Punto (pianale SCSS/Small)
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Fiat Linea (pianale SCSS/Small)
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->nel 2012 Fiat Uno 2010 o Palio (pianale Uno/Palio derivato dal Mini)
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Fiat Palio (pianale Uno CS rivisto per Palio)
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motore 1,3 SDE 75cv Euro IV montato sia internamente (sulle Fiat e le Tata come la Indica Vista e Indigo) che esternamente (venduto anche a Suzuki che non riesce a soddisfare la richiesta con la propria produzione in joint venture con GM e anche all’indiana Premier per il Suv Rio in 30’000 esemplari l’anno dal maggio 2012)
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versione 3 cilindri del motore 1,3 SDE ad utilizzato da parte di GM di 936cc
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motore F.i.r.e. 1,2-1,4 aspirato e 1,4 turbo T-jet prodotto a ritmo ridotto per l’insuccesso delle auto Fiat che risultano essere troppo costose e sofisticate per l’attuale mercato indiano.
Changsha nella provincia di Hunan (Cina) – joint venture GAC (Fiat-Guangzhou)
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Fiat Linea (pianale SCSS/Small)
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Fiat Viaggio dal 2012 che deriva dalla Dodge Dart rispetto alla quale cambia la sospensione posteriore e sviluppata con il codice progetto 323 (berlina di segmento C realizzata su pianale C-US-Wide) rivisitata, in forse importazione anche in Europa dal 2014 con marchio Fiat per il successo riscontrato, non si hanno notizie, purtroppo, di una versione station wagon che sarebbe stata perfetta per l’Europa e soprattutto l’Italia. A livello meccanico l’auto utilizza il pianale C-US-Wide con sospensioni McPherson anteriori (probabilmente con componenti in acciaio), mentre al posteriore le sospensioni sono semplificate rispetto a Giulietta (su C-Evo) e Dart (sul C-US-Wide): sospensione interconnessa posteriore più semplice, leggere, meno costosa della multilink a tre bracci e mezzo del C-Evo
2013 – Produzione nei primi 7 mesi del 2013 di sole 20’000 Fiat Viaggiodiv>
2014 – Non si hanno ancora stime di vendita
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-> Nuovo Jeep Cherokee (pianale C-US-Wide nella variante Jeep). Dato l’insuccesso della Fiat Viaggio Fiat spera di portare la produzione del nuovo Cherokee alla fine del 2014 poiché tale Suv realizzato anch’esso sul pianale C-US-Wide in questo impianto così da aumentare la saturazione dell’impianto, mentre Guangzhou voleva realizzarlo nella parte meridionale della Cina in uno dei suo impianti, l’accordo è stato raggiunto a fine agosto 2013. Purtroppo la produzione inizierà solo alla fine del 2015
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-> 2014/2015 Produzione Alfa Romeo Giulia per il mercato locale e forse anche il nostro (quindi anche Giulia Sportwagon) su pianale C-US-Wide con sospensioni posteriori probabilmente modificate (forse un multilink a 4 bracci e mezzo), però dalle ultime indiscrezioni e, come sostengo da ANNI, vi è la possibilità che la necessità di una nuova Avenger a trazione posteriore possa rendere economicamente sostenibile anche una media Alfa a trazione posteriore, peccato non averci pensato quando lo dicevo io e scrivevo della necessità di un nuovo pianale modulare per berline, station, Suv e quant’altro dal segmento D al segmento F (se siete interessati cercate gli articoli con il tag “pianale Hainz” dove vi spiego anche la particolarità del motore dietro l’asse anteriore per conferire alle Alfa e successivamente alle altre FiatChrysler un comportamento di strada nettamente superiore alla concorrenza)
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-> 2015 Fiat Crossover a trazione anteriore su pianale C-US-Wide (probabile erede del Freemont e del gemello Dodge Journey)
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-> 2015 Suv Jeep segmento C e D (erede Compass/patriot e Jeep Liberty) per il mercato locale su pianale C-US-Wide. E’ allo studio anche la possibilità di realizzare le auto più grandi come il GranCherokee e la 300C sempre per il mercato locale.
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F.i.r.e. 1,4 turbo 120 e 150cv
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cambio manuale 5 marce C510 e probabile doppiafrizione C635 DTC così come il nuovo doppiafrizione C725 a 7 marce con 250Nm di coppia massima
Esztergom (Ungheria) – fornitura esterna da parte di Suzuki
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Fiat 16 nel medesimo impianto e linea produttiva dove Suzuki produce la SX-4 (stessa auto ma con loghi differenti) e adottano motori diesel Fiat e il 1,6 M16A di Suzuki -> probabile termine produzione nel 2012/2013 e produzione del prossimo Fiat 16 a Mirafiori su pianale “Small Wide Evo modulare US”
Hordain vicino a Valenciennes nel cantone di Bouchain (Francia) – stabilmento Sevel Nord ora di proprietà PSA con accordo con Toyota
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Fiat Scudo (pianale PSA) probabilmente sino al 2016.
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produzione Lancia Phedra e Fiat Ulysse (pianale PSA) terminata nel 2011 con la sostituzione rispettivamente dalla versione a marchio Lancia del monovolume Chrysler Voyager e della versione Fiat del Dodge Journey chiamato Freemont e dotato anche del 4 cilindri diesel FPT di 2 litri.
Hiroshima (Giappone) – fornitura esterna da parte di Mazda
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-> Entro la fine del 2015 Fiat 124 Spider sulla piattaforma della nuova Mazda MX-5 chiamata Miata negli USA con motore FPT 1,4 turbo da 170cv modificato per poter essere alloggiato longitudinalmente e in versione Abarth, speriamo che gli accordi non prevedano limiti di produzione della piccola sportiva Fiat perché ritengo che la nuova MX5 non sia esteticamente bellissima, una bella 124 Spider potrebbe farle molto male come spiegato nell’articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/il-ritorno-della-124-spider/
CHRYSLER
Sterlingh Heights in Michigan (USA)
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Chrysler Sebring/200 berlina e convertibile (quest’ultima venduta in Europa come Lancia Flavia) su pianale JS condiviso con Mitsubishi (nel 2010 38’000 Sebring negli Usa, mentre nel 2011 87’000 Chrysler 200) -> Chrysler 200 inizialmente prevista nel 2013 e ora rimandata all’inizio del 2014 su pianale C-US-Wide con passo di 2,8 metri e lunghezza sui 4,9 metri e relativa versione Lancia per l’Europa. Rispetto alla 300C l’intero sviluppo è pensato per essere compatibile con i due marchi, tanto che a capo dello sviluppo del design è stato messo Lorenzo Ramaciotti che ha disegnato la precedente e l’attuale generazione della Maserati Quattroporte e Ghibli ed è stato per anni a capo di Pininfarina.
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Terminata la produzione della Dodge Avenger su pianale JS condiviso con Mitsubishi (51’000 nel 2010 negli USA, nel 2011 64’000 sempre nei soli USA) la cui produzione è terminata a dicembre 2013 -> Inizialmente prevista per fine 2012 e ritardata prima al 2013, poi al 2014 ed ora ulteriormente ritardata al 2017 nuova Dodge Avenger (forse anche/o Crossover) sul pianale Giorgio a trazione posteriore (gli americani avevano inizialmente sviluppato il pianale D-RWD spostato come sviluppo in Italia per realizzare le Alfa).
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-> Ridefinita Alfa Giulia inizialmente pensata per fine 2014 (più probabile 2015 inoltrato) Alfa Giulia e forse Giulia Sportwagon (pianale C-US-Wide+), ancora tutto in stand-by, ma probabilmente sorella della Chrysler 200 e quindi con motore anteriore trasversale e trazione anteriore o integrale con una lunghezza di circa 4,8-4,9 metri e un altezza di circa 1,6 metri, con il 4 cilindri 1750 turbobenzina da 250cv in alluminio prodotto in Italia così come il V6 3,2-3,6 aspirato con Multiair e turbo (sino a poco meno di 400cv) pensato da FPT partendo dalla valida base del Pentastar; vi saranno anche i diesel 4 cilindri 2,0 e V6 3,0 della VM spediti via mare dall’Italia come già avviene per Freemont e per Wrangler. La trasmissione è automatica a 9 rapporti della Zf prodotto su licenza dalla stessa Chrysler. Meccanicamente sarà molto simile alle auto prodotte sul C-US-Wide con la sola modifica delle sospensioni posteriori differenti (forse a 4 leve e mezzo) come sembra dagli spy del prossimo Jeep Liberty/Cherokee.
Jefferson Avenue plant (angolo tra la Jefferson Avenue e Conner Street…di fatto insieme allo stabilimento della Viper) a Detroit in Michigan (USA)
L’impianto è su un terreno di 2,7 million square feet
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Jeep GranCherokee (pianale WK2 condiviso in parte con la precedente versione di Mercedes ML, ma ulteriormente evoluto dopo la separazione (nel 2010 84’000 unità negli Usa e 7’000 in Canada, mentre nel 2011 127’500 unità in Usa). Nel 2012 le vendite si attestano in media a 20’000 unità mensili per un totale d 223’200 unità di cui 155’000 nei soli USA. Il restyling è stato presentato al Salone di Detroit a gennaio 2013 con la modifica ai fari e al frontale, mentre tecnicamente vi è l’introduzione del cambio automatico 8 marce Zf in sostituzione del vecchio Nag 5 marce e si prevede l’introduzione della motorizzazione diesel anche per l’America (sempre assistito dall’automatico di origine Zf) oltre ai rinnovati sistemi di navigazione uConnect.
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Dodge Durango su pianale WK2 (nel 2010 inizio con il vecchio modello erano state vendute 500 unità, mentre nel 2011 con il nuovo 51’500 unità negli Usa)
-> 2017 Jeep Wagoneer (pianale E-Evo), rivale del Range Rover
The Conner Avenue al 2101 di Conner Street a Detroit in Michigan (USA)
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Dodge Viper (pianale Viper Evo derivato da quello della precedente Viper) con V10 Viper di 8,4 litri da 640cv e 810Nm di coppia con cambio manuale a 6 marce fornito dalla Tremec TR6060 e automatico sempre a 6 rapporti. La Viper potrebbe avere anche una versione meno estrema dotata del V8 Hemi di 6,4 litri da oltre 470cv e 640Nm di coppia.
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-> Cancellata fine 2013/inizio 2014 Dodge Viper roadster (pianale Viper Evo derivato da quello della precedente Viper) con V10 Viper di 8,4 litri da 640cv e 810Nm di coppia con cambio manuale a 6 marce fornito dalla Tremec TR6060 e automatico sempre a 6 rapporti. La Viper potrebbe avere anche una versione meno estrema dotata del V8 Hemi di 6,4 litri da oltre 470cv e 640Nm di coppia.
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->Cancelleta 2014 Alfa Spider (pianale Viper Evo o piattaforma C con pianale D-RWD) con motori V8 Ferrari e V6 bi-turbo FPT su basamento Pentastar
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->2013 motore V10 Viper di 8,4 litri da 640 cv e 810Nm di coppia
Warren in Michigan (USA)
Da marzo 2013 Chrysler aggiungerà una terza linea di assemblaggio per il Ram.
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famiglia RAM, Pick-up in varie versioni 1500, 2500 e 3500 e nella nuova versione Commercial
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pick-up Dodge Dakota (pianale ND anche per Mitsubishi) terminata produzione a metà 2011 -> erede RAM Dakota/Fiat 1ton, si era pensato ad un’evoluzione sul pianale ND, ma sarà sostituito da un Pick-up Fiat sviluppato e prodotto da Fiat in Brasile sul pianale B-US-Wide con sospensioni posteriori che ricalcano quelli del Doblò (denominate bi-link) sui 4,8 metri e da un rebadge del Mitsubishi L200 (dalle dimensioni maggiori dato che misura circa 5,2 metri)
Belvidere in Illinois (USA)
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Jeep Compass su pianale PM/MK (GS condiviso con Mitsubishi) venduto nel 2012 per ben 103’000 unità (nel 2010 15’000 unità negli Usa, nel 2011 47’500) -> termine della produzione inizialmente programmata per fine 2012 ma rimandata sino al 2016 per l’erede unico di Compass/Patriot (pianale inizialmente pensato come C-US-Wide, ma dovrebbe essere utilizzato lo Small-US-Wide) e la produzione potrebbe essere spostata in Messico
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Jeep Patriot (pianale PM/MK condiviso con Mitsubishi) (nel 2010 38’500 negli Usa e 10’500 in Canada, mentre nel 2011 54’500 negli Usa e nel 2012 62’000 sempre negli Stati Uniti) -> fine 2012 unico modello Compass/Patriot su C-US-Wide
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Dodge Caliber (pianale PM/MK) -> terminata la produzione nel 2011
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Da maggio 2012 Dodge “Dart”, berlina segmento C di 4,67 metri anche in versione Fiat con posteriore simile a Charger (prima auto ad utilizzare il nuovo pianale C-US-Wide) con investimento di 700 milioni di $. I motori sono il 2,0 WGE da 160cv, il 1,4 turbo Multiair da 160cv (prodotto in America insieme alla versione per 500) da 250Nm di coppia e il 2,4 WGE in versione Multiair II da 184cv che arriverà in seguito, tutti i motori sono abbinabili al C635 manuale prodotto in Italia, il 1,4 F.i.r.e. è abbinabile al C635 DCT (o TCT) con il quale percorre 41mpg in extraurbano USA, mentre i WGE sono abbinati agli automatici forniti da Hyundai 6F24 “Powertech”
perché il motore è molto simile a quello della Casa coreana con cui era alleata Chrysler nel G.E.M.A. (anche con Mitsubishi) ma appena sarà pronta la linea produttiva i WGE saranno dotati dei cambi Zf 9HP (ribattezzati internamente 928TE-948TE) che sono più efficienti, più leggeri e possono essere abbinati alla trazione integrali e di un motore elettrico al posto del convertitore idraulico per realizzare la versione ibrida. La produzione giornaliera è di circa 300 veicoli al giorno, quindi quella annuale dovrebbe essere di circa 100’000 unità l’anno.2012 – Prevedo una produzione di circa 50’000 unità in quanto la produzione annuale dovrebbe essere di circa 100’000 unità partendo dalle stime di produzione di 300 auto al giorno realizate su una linea produttiva su 3 turni giornalieri. -
-> metà 2016 Chrysler “100” (Lancia “Dedra” cancellata) berlina segmento C (pianale C-US-Wide)
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-> metà/fine 2016 Chrysler segmento C hatchback (cancellata l’erede della Lancia Delta) (piattaforma C-US-Wide)
Toledo Supplier Park o South a Toledo in Ohio (USA)
L’impianto è ubicato al 4400 Chrysler Drive Toledo, OH 43608, United States. E’ stato aperto nel 2006 in partnership with KUKA, Magna Steyr, and OMMC su una superfice di 2,5 milioni di piedi quadrati e con un costo di 2,1 miliardi di dollari (fornte Allpar)
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Jeep Wrangler su pianale JK. Nel 2010 105’000 Wrangler in America di cui 94’500 in Usa e 11’000 in Canada. Nei primi 10 mesi del 2011 134’000 unità, mentre il dato annuale per il solo mercato USA riporta un totale di 122’500. Crescita ulteriore nel 2012 con 195’000 unitàspan style=”font-size: large;” vendute di cui 141’000 nei soli USA (da gennaio a ottobre erano 166’000 unità ripartite tra 66’000 normali e 104’000 Unlimited con/spantro un 2011 rispettivamente di 50’000 e di 84’000). A livello meccanico si nota l’introduzione nel 2011 del cambio automatico a 5 rapporti NAG di origine Mercedes W5A580 oltre al manuale a 6 rapporti, sempre di origine Mercedes NSG370.
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-> forse pick-up su base Wrangler (pianale Jk allungato) simile al concept “Gladiator”, non prima del 2014
Toledo North a Toledo in Ohio (USA)
con la possibilità dal 2007 di poter costruire un terzo modello sulla medesima linea produttiva grazie alla robotizzazione dell’impianto, mentre nel 2008 con un investimento di 638 milioni di dollari sono stati migliorati molti aspetti e allargato l’impianto con il raggiungimento di 2’700 persone che lavoravano su due linee produttive e l’aggiunta di una terza linea produttiva alla fine dell’anno ma che probabilmente non ha avuto seguito visto il momento difficile per Chrysler dato nel 2011 si parla della creazione di una seconda linea produttiva.
Nuovi investimenti nel 2012 da parte di FiatChrysler di 1,7 miliardi di dollari in America (500 milioni per l’impianto produttivo) e la creazione di 1.100 nuovi posti di lavoro con l’introduzione di una seconda linea produttiva nel 2012 (per produzione dal 2013) con W.C.M. e sistema a farfalla analogo a Pomigliano. L’impianto è stato fermo per circa 10 mesi nel 2012 per la creazione di queste nuove linee produttive.
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Jeep Liberty/Cherokee su pianale KK (nel 2010 49’500 unità vendute in Usa e 66’500 nel 2011 sempre in USA) ->Nuovo Cherokee. La produzione inizierà il 23 maggio e in concessionaria lo si vedrà a luglio probabilmente come model year 2014 (pianale C-US-Wide modificato per garantire un adeguato comportamento in fuoristrada ) con trazione anteriore/integrale (quindi motore trasversale) con prospettive di vendita superiori alle 200’000 unità nel 2013 con ottime economie di scala e possibilità della versione “trail related”. Motore 4 cilindri Tiger Shark con Multiair da 184cv o V6 3,2 aspirato con cambio a 9 rapporti Zf prodotti da Chrysler su licenza. Inizialmente era previsto a fine 2012, ma le buone vendite della precedente generazione hanno probabilmente fatto ritardare la produzione insieme al probabile ritardo nella produzione del cambio Zf a 9 rapporti.
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-> produzione terminata Dodge Nitro (pianale KA) termine produzione fine 2011 (nel 2010 22’500 unità vendute in Usa e 24’500 nel 2011)
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->2014 Cuv Alfa segmento D in forse (pianale C-US-Wide) con motore 1750 turbobenzina FPT da 250cv e V6 3,2-3,6 aspirato Multiar o turbo e cambio a 9 rapporti Zf prodotti da Chrysler su licenza.
Toledo Machining Plant a sud della città di Toledo in Ohio (USA)
L’impianto è ubicato all’8000 Chrysler Drive Perrysburg, OH 43551 Toledo
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parti del motore V6 Pentastar (blocco motore), anche se è possibile che questo impianto sia pensato per la produzione della nuova versione di 3,2 litri che sarà adottata dal nuovo Cherokee che è prodotto nell medesima cittadina, inoltre si tratterebbe del basamento che è la parte più pesante e voluminosa del motore. Nel 2005 questo impianto produceva sistemi di sterzatura e convertitori di coppia.
Mack Avenue I al 4000 di St. Jean Avenue a Detroit in Michigan (USA)
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motore V8 di 4,7 >fine produzione luglio 2013, non si sa ancora se ci sarà un V8 nuovo al di sotto dell’Hemi di 5,7 anche se lo spero per mantenere gli Hemi come versioni “premium” anche se potrebbero creare una versione piccola dell’Hemi di 4,5-4,7 litri. Si vociferava anche la possibilità di un Pentastar con due cilindri in più V8, ma non si sa se con angolo tra lancate di 90° (in realtà in parte è stato fatto tra i V6 bi-turbo a 60° e il V8 bi-turbo a 90° di Maserati).
Mack Avenue II al 4500 di St.Jean Avenue a Detroit in Michigan (USA)
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motore V6 3,7 Magnum (mano mano verrà sostituito dal Pentastar) ->termine linea produttiva luglio 2012.
Dundee North e South in Michigan (USA)
capacità produttiva: 840’000 motori (massima 1 milione)
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motore WGE 1.8, 2.0 e 2.4 litri in alluminio (Chrysler lo condivideva nell’alleanza G.e.m.a. con Mitsubishi e Hyundai) e loro evoluzione “Tigershark” 2,0 DOHC da 162cv e 2,4 SOHC da 188cv con Multiair nel quale lo scarico è stato spostato anteriormente per uniformarlo ai motori Fiat e per facilitare l’installazione della turbosovralimentazione.
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motore F.i.r.e. 1,4 Multiair per Fiat 500 americana e versione turbo Multiair per Dodge Dart con 162cv in abbinamento con il cambio C635 TCT.
Trenton Engine South in Michigan (USA)
Aumento della produzione da marzo 2013 con investimenti e aumento di personale per la produzione del 3,2 che debutterà sul prossimo Cherokee.
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Pentastar 3,6 V6 da 286cv e 353Nm di coppia sino a 306cv e 363Nm per Challenger (per il Ram 1500 versione 2013 300cv). Il Pentastar ha debuttato nel marzo del 2010 ed è stato pensato in modo modulare per essere disposto sia trasversalmente che longitudinalmente, con la possibilità di avere versioni turbosovralimentate oltre che con cilindrate diverse (come infatti è accaduto sino al 2997cc). Il motore ha un basamento in alluminio open deck prodotto a Trenton e a Saltillo con una cilindrata esatta di 3’604cc, un angolo tra le bancate di 60° che è ideale per un V6 per essere compatto (lungo solo 503mm) e poter essere montato trasversalmente (cosa difficile per un 6 cilindri in linea) e prevede una distribuzione a due alberi a camme in testa comandati da catene, un rapporto di compressione di 10,2 e iniezione indiretta che permette di utilizzare E85 ma anche benzina americana a 87 ottani (quindi con una capacità antidetonante abbastanza bassa rispetto all’Europa). Altre caratteristiche sono una pompa olio a portata variabile (per bassi e alti carichi) il motore ha la particolarità di avere i collettori di scarico integrati oltre che doppi variatori di fase. Inizialmente il motore era stato chiamato “Phoenix” ed era stato sviluppato insieme a Daimler/Mercedes, ma successivamente portato avanti da Chrysler di cui Fiat poteva essere già nel 2007 un partner http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/v6-comune-un-occasione-persa-gia-nel-2007/, per la sola realizzazione degli impianti produttivi sono stati necessari 2 miliardi di dollari.
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-> Primi mesi 2013 Pentastar 3,2 V6 (80% produzione) da 273cv (non Multiair) con medesima corsa del più grande V6 ma alessaggio ridotto di 5 mm e compressione di 10,7:1. L’impianto di Trenton sarà per lo più indirizzato per la produzione di questa variante. L’iniezione è ancora indiretta e probabilmente non la si vedrà sino a metà 2015 e cioè quando la benzina americana avrà un basso contenuto di solfuri, non è detto, però, che non siano prodotte versioni con l’iniezione diretta per gli altri mercati.
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-> Produzione della versione 3,0 V6 del Pentastar iniziata a metà 2013 con prima spedizione verso la Cina il 22 luglio 2013 per venire incontro alle esigenze dei mercati asiatici ed europei (si pensi ad esempio al superbollo italiano); debutterà inizialmente in Cina sulle versioni 2014 di Wrangler e GranCherokee (già in fase di produzione, in America sono sempre un pò avanti con i “nomi” dei restyling) per sfuggire dai superbolli locali. La cilindrata è ora di 2’997cc con una potenza di 230cv a 6’350rpm e una coppia di 285Nm a 4’400rpm. Rispetto al 3,2 il motore ha un alesaggio inferiore. L’iniezione è ancora indiretta e probabilmente non la si vedrà sino a metà 2014 e cioè quando la benzina americana avrà un basso contenuto di solfuri, non è detto, però, che non siano prodotte versioni con l’iniezione diretta per gli altri mercati come il nostro così da guadagnare qualche cavallo (magari sino alla soglia dei 250cv) oltre alla possiblità della disattivazione di alcuni cilindri a velocità costanti per migliorare i consumi.
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-> 2013 Probabile produzione del basamento della versione FPT-Maserati di origine Pentastar V6 3,0 bi-turbo con 300cv (probabilmente Alfa) e bi-turbo con 340cv e da 410cv (ma possibilità di portarlo sino a 450cv “high performance”) per Maserati e forse Alfa.
Indiana Plant I a Kokomo in Indiana (USA)
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42RLE per Jeep Liberty (versione longitudinale automatico a 4 marce del 42LE) -> In dismissione
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62TE cambio automatico trasversale 6 marce (evoluzione dell’automatico a 4 marce 41TE con 6 marce) -> Prossima dismissione
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40TES (evoluzione 41TE automatico a 4 marce trasversale) per Chrysler 200/Dodge Avenger ->dismissione
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545RFE per Ram 1500 automatico a 5 marce longitudinale
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65 RFE automatico a 6 marce heavy-duty (per motore diesel Cummins 6,7)
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68 RFE automatico a 6 marce (di derivazione 545RFE)
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66 RFE nuovo automatico a 6 marce
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->2013 cambio automatici 9HP28 e 9HP48 trasversale ribattezzati internamente 948TE e 948TE (9 marce 280Nm o 480Nm di coppia Tranverse Electronic control) prodotto forse su licenza Zf 650’000 l’anno a 9 marce con capacità rapportatura tra I e IX di 9,84 ( sempre Zf la versione versione 9HP28 fino a 280Nm e 9HP40 per benzina e completementare 9HP48 da 480Nm anche per diesel) di cui alcuni componenti sono in condivisione con la versione longitudinale, possibilità versione ibrida e trazione integrale con anche vector drive.
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-> cambio 8HP70 longitudinale su licenza Zf con produzione prevista di 150’000 l’anno con 8 marce e 700Nm di coppia massima trasmissibile, attualmente su 300C e Thema è utilizzato l’8HP45 che regge 450Nm di coppia per il 3,6 Pentastar (o 500Nm per le versioni diesel). Nel 2013 sono stati prodotti 300’000 8HP e nei primi 11 mesi del 2014 sono stati prodotti oltre 700’000 con obiettivo di superare il milione.
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blocco motore Pentastar
Indiana Trasmission Plant II a nord di Kokomo in Indiana (USA)
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W5A580 chiamato anche NAG, il vecchio 5g-tronic Mercedes con 5 marce e 580Nm di coppia massima utilizzato su Lancia Thema diesel, Jeep Wrangler con il 2,8 VM diesel
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-> inizio 2013 9HP trasversale 9HP40 per benzina fino a 400Nm di coppia e relativa versione 9HP48 diesel (fino a 480Nm) oltre al 9HP60 per coppia sino a 600 Nm
Chrysler Brampton Assembly Plant a Brampton in Ontario (Canada)
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Chrysler 300C/Lancia Thema su pianale LX “evo” passo di 3,05 prodotte per i soli USA 37’000 nel 2010 (vecchia 300) e 36’000 nel 2011 (stimate 10’000 Thema l’anno, nel 2011 prodotte circa 3’000 auto Thema)
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Dodge Charger (pianale LX “evo” passo di 3,05 dal 2010) vendute in USA 75’000 nel 20100 e 70’000 nel 2011
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Dodge Challenger (pianale LC, versione con passo di 2,95 metri dell’LX), vendute in USA 37’000 nel 2010 e 40’000 nel 2011, come la Viper anch’essa può essere dotata di cambio manuale Tremec
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-> Cancellata nel 2013 ammiraglia Alfa (pianale E-Evo)
Windsor a Windsor in Ontario (Canada)
2011 – per gli USA prodotte 149’000 auto di cui 94’000 Chrysler Town&Country e 110’000 Dodge Caravan oltre a circa 5’000 Lancia Voyager
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Chrysler Town&Contry/Lancia Voyager su pianale RS ed RT l.w.b.(stimate 11’000 vendite l’anno per la Lancia) -> Fine 2015 con presentazione a Detroit 2016 nuovo monovolume su piattaforma C-US-Wide, la nuova versione Chrysler sostituisce entrambe le versioni. A livello tecnico assisteremo ad un grande passo in avanti in quanto oltre ai nuovi cambi automatici Zf arriverà una variante ibrida plug-in nel 2016
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Dodge Grand Caravan (pianale RS ed RT che è la versione LongWheelBase) -> termine produzione e sostituzione con un Crossover Dodge su piattaforma E-Evo con motore anteriore trasversale e la possibilità di realizzare una variante ibrida plug-in e anche la variante 4×4. Purtroppo non si è scelto di continuare a produrre l’attuale Grand Caravan come da me suggerito nell’articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/fca-brand-management/
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-> forse in futuro furgone erede Fiat Scudo/ furngone RAM su pianale E-Evo ovviamente con motore anteriore trasversale
Il 13 luglio 2012 Fiat ha comunicato la cessione del suo 50% a PSA che avverrà alla fine del 2012 con il termine della produzione del furgone Fiat Scudo sino al 2016 come scritto nell’articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/fiat-cessione-della-quota-in-sevel-nord-a-psa/
Toluca (Messico)
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Dodge Journey e Fiat Freemont su pianale JC (pianale GS modificato) il cui erede tornerà molto probabilmente ad essere prodotto negli States in modo da lasciare libera la produzione nell’impianto messicano di auto di segmento B su base Fiat o un pick-up piccolo ribattezzato dagli addetti ai lavori Ram 50 o 150 (il cosiddetto “1-ton” di cui si parla da tanto tempo, sin dagli accordi in India con Tata per cercare di produrre lo Xenon in versione Fiat), che possano anche essere esportate nell’america latina (dove la capacità produttiva brasiliana potrebbe saturarsi) dato che il Messico ha accordi di libero scambio sia con il Nord che il Sud America.
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Fiat 500 americana (Micro US compliant) prodotta in 20’000 esemplari nel 2011 con previsioni di 24’000 unità da parte di Fiat USA per il 2012. La prossima generazione tornerà ad essere prodotta in Polonia e sarà adatta ad entrambi i mercati soprattutto se vi sarà l’accordo di libero scambio tra Europa e America così da lasciare spazio o ad auto del segmento B per il mercato americano e del Sud America o ad un pick-up compatto sempre per questi mercati (e l’Europa).
2011 – 21’000 unità2012 – 50’000 unità previste (42’000 nei primi 10 mesi dell’anno) -
In anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente (fine 2013) nella primavera del 2013 è stata commercializzata la versione Ram del Fiat Ducato chiamato “ProMaster 1500” con il motore V6 Pentastar da 280cv e 352Nm di coppia o il 4 cilindri diesel FPT 3,0 da 174cv e 400Nm. Il furgone di origine Fiat è stato rivisto dagli ingegneri Chrysler per adattarsi alle esigenze americane, viene commercializzato con 3 misure di passo e si posiziona come prezzo al Ford Transit e al Nissan NV, quindi con un prezzo inferiore rispetto al Mercedes Sprinter (che, tra l’altro, era prodotto da Chrysler quando era di proprietà di Daimler/Mercedes).
Saltillo Engine Plat a Ramos Arizpe nello stato di Coahuila (Messico)
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Ram 1500
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Ram 2500-3500
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Ram 4500-5500
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Ram MegaCab
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motore Pentastar 3,6 per essere montato sul Ram, il primo motore Pentastar in questo impianto è stato prodotto all’inizio del 2011.
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motore Hemi “392” di 6,4 litri con 465-470cv e 630-640 Nm di coppia sui Pick-up Ram e sulle auto SRT8. Il nome deriva dal fatto che le camere di combustione sono emisferiche così da recuperare un pò di efficienza oltre alla presenza di due candele. E’ un motore robusto e semplice che adotta due valvole per cilindro comandate da aste e bilanceri con una camma al centro della V del basamento così da avere molta coppia ai bassi regimi visto l’utilizzo per lo più su veicoli da lavoro, Suv e auto abbastanza pesanti. Attualmente vengono adottati sistemi per ridurre i consumi come il VCT e cioè il variatore di fase delle camme e il “Multi Displacement System” (MDS) che è il sistema di disattivazione di 4 cilindri durante il funzionamento a carichi parziali (molto utilizzato in America dato traffico ridotto e le elevate distanze). Ci sono anche versioni più spinte sia in potenza che potenza e cilindrata come una versione Mopar da 7,0 litri che potrebbe essere utilizzata sulla nuova Dodge Viper come versione di “accesso”.
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motore Hemi di 5,7 litri con 340cv e 530Nm oltre ad una versione da 370cv e 540Nm sulla nuova Charger R/T di coppia sui Pick-up Ram e sulle versioni R/T di Dodge e . Dispone dei medesimi sistemi del più grande 6,4
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motore Hemi di 6,1 litri con 425cv e 570 Nm di coppia sui Pick-up Ram e sulle versioni SRT8 di Dodge. -> In via di sostituzione con il 6,4 anche se probabilmente prodotto ancora per un pò di tempo anche per Mopar.
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-> Ram Ducato per USA, Canada, Messico e Brasile
Valencia a Carabobo (Venezuela)
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Jeep Cherokee/Liberty (pianale KK)
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Dodge Caliber (pianale PM/MK)
Cairo (Egitto) – dall’ “Arab american vehicles”
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Jeep Cherokee/Liberty (pianale KK)
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Jeep Wrangler (pianale JK)
RIASSUNTO PIANALI FIATCHRYSLER:
– Mini: pianale pensato per Panda e utilizzato in versione 5 stelle Euro-N-Cap (precedente scala di misura) per la Fiat 500
– Mini 5 stelle nuovo Euro-N-Cap e US compliant (probabilmente sostituirà quello precedente in modo da uniformare la produzione mondiale)
– Uno 2010/Palio 2011: evoluzione brasilana del pianale Mini rispetto al quale è più robusto, largo e lungo
– pianale Uno CS rivisto per Palio: pianale della Fiat Palio ’96 evoluzione del pianale della Uno europea
– pianale Doblò I serie: di derivazione da Palio e profondamente modificato con passo lungo
– pianale Uno/Mille: pianale Uno brasiliana (diverso dalla Uno europea)
– pianale Punto: pianale Punto del ’99 utlizzato da Punto classic, Fiat Idea e Lancia Musa
– SCSS o Small: pianale sviluppato congiuntamente da Fiat e GM per Grande Punto e Opel Corsa denominato “Small Common Component and System”. Ha sospensioni anteriori McPherson e posteriore ponte torcente
– Small Doblò: evoluzione del pianale Small con passo di 2,75 metri e sospensione indipendente tri-link in acciaio al posteriore con smorzatori inclinati all’indietro per aumentare la larghezza del vano di carico
– Small Wide: pianale evoluzione del pianale SCSS di Grande Punto/Opel Corsa (pianale B di GM) con sospensione posteriore interconnessa di Fiorino/Nemo/Bipper che supera anche le norme di omolo
/pgazione e di sicurezza americane e sarà utilizzato dalla Fiat L0 prodotta in Serbia oltre che in Brasile a Pernanbuco e in India a Pune.
– SUSW (Small-US-Wide): evoluzione del pianale Small Wide che oltre a superare le normative americane americane, è più largo e riesce ad ospitare sia le trazioni integrali che i nuovi cambi 9HP progettati da Zf (anche in versione micro-ibrida). Dovrebbe avere anche la possibilità di avere sospensioni posteriori indipendenti analoga a quella del nuovo Doblò che prevede un tri-link in acciaio al posteriore. E’ modulare riuscendo a coprire il segmento B fino alla base del segmento C.
– CUSW (Compact US compliant Wide): evoluzione del pianale C-Evo di Giulietta che supera anche le norme di sicurezza americane, più largo, lungo (2,7 metri di passo in versione segmento C) e modulare, in quanto copre dal segmento C al D “americano” (2,8 metri di passo e 4,9 metri di auto) e forse anche in versione ancora più lunga per sostituire il pianale del GranVoyager. Le sospensioni posteriori sono indipendenti tri-link con bracci, mozzi e fusello in alluminio, mentre quelle anteriori sono McPherson con mozzo in alluminio.
– RS/RT: pianale dei monovolumi GranVoyager/Town&Country
– JK: telaio a longheroni della famiglia Jeep Wrangler (trazione posteriore/integrale inseribile e motore longitudinale)
– KK: pianale Jeep per Liberty/Cherokee e Dodge Nitro a trazione posteriore/integrale inseribile (motore longitudinale)
– PM/MK: evoluzione del pianale GS sviluppato con Mitsubishi nonché versione per il segmento compatte (Caliber) del pianale JS
– JS: pianale frutto di accordi con Mitsubishi e utilizzato da Chrysler Sebring e Dodge Avenger con motore trasversale e trazione anteriore
– JC: versione modificata del pianale JS per il Dodge Journey
– LX: pianale della precedente generazione di 300 evoluzione profondissima del precedente LH. Non ha NIENTE a che spartire con nessuna Mercedes (di fatto sarebbe impossibile produrre anche la vecchia 300 e una classe E sulla stessa linea, nessuna delle dimensioni chiave combacia). Le uniche modifiche fatte all’LX ai tempi della Daimler sono state per poter accettare le sospensioni di origine Mercedes anteriori (classe S W220 ’98-’05) e posteriori (classe E w210 ’96-’02) oltre che componenti come cambio (W5A580) e alcuni componenti come differenziali.
– LX “evo”: Evoluzione profondissima della precedente LX di Chrysler 300 (praticamente un nuovo pianale che è costato tantissimo, tanto da far dire a Marchionne che se fosse stato per lui non avrebbe dato l’approvazione per lo sviluppo). E’ utilizzato dalla nuova Chryler 300 e Dodge Charger con sospensioni a quadrilatero alto all’anteriore e multilink al posteriore. Il passo in avanti è notevole tanto che a livello di rigidità e di NVH.
– LC: pianale utilizzato da Dodge Challenger, versione a passo corto (2,95 metri) dell’LX
– E-Evo: piattaforma nuova che riprende in minima parte l’evoluzione dell’LX “Evo” rispetto alla quale ha un nuovo disegno con telaietti sospensioni anteriori e posteriori in alluminio, parte della scocca in alluminio e linea di sterzo in alluminio e ha debuttato sulla “Quattroporte” che ha anche una scocca in alluminio. Questa piattaforma è versatile in quanto è pensata anche per la realizzazione di auto ed mpv con motore trasversale e trazione anteriore/integrale.
– Viper Evo: evoluzione della piattaforma della Viper e presente anche in versione con passo accorciato per Alfa Spider
– Maserati M139 Quattroporte: piattaforma con doppia disposizione meccanica (sia versione normale per le automatiche che transaxle per il DuoSelect Ferrari) e utilizzato anche per Granturismo/Grancabrio. Prevede doppi quadrilateri sia all’anteriore che al posteriore in alluminio
– WK2: pianale sviluppato inizialmente da Jeep per DaimlerChrysler e utilizzato dalla precedente Mercedes ML, ulteriormente sviluppato da Jeep dopo la separazione e ora in uso dal nuovo GranCherokee oltre che dal nuovo Dodge Durango
COMPOSIZIONE GRUPPO FIATCHRYSLER
Dipendendi: dovrebbero essere 197’000 secondo i calcoli del Il sole 24 Ore del 19/1/2013. Se consideriamo Fiat e Fiat Industrial sono 280’000 di cui 80’000 in Italia
Fabbriche: totali 155 di cui 46 in Italia e 109 all’estero secondo i calcoli del Il sole 24 Ore del 19/1/2013
Centri di ricerca: totali 77 di cui 38 in Italia e 39 all’estero secondo i calcoli del Il sole 24 Ore del 19/1/2013
Fiat
Dipendendi in Italia circa 63’000 (dai calcoli del Il sole 24 Ore del 19/1/2013)
Dipendenti dediti alla produzioni in Italia: sicuramente più di 20’000 (21.900 dipendenti a gennaio 2010)
Valutazione di borsa 5,5 miliardi di euro
La Banca d’Italia possiede il 20% di Fiat!
Fiat possiede il 61,82% a luglio 2012 grazie all’acquisto del 3,32% di Chrysler da span style=”font-size: large;”Veba, a gennaio era salito al 58,5% grazie al terzo “performance event” con l’omologazione di una berlina da 40 miglia per gallone su piattaforma Fiat (17 km/l su ciclo americano). Ha un’opzione per l’acqusizione valida da primo luglio 2012 al 30 giugno 2016 per rilevare la quota detenuta dal Veba (fondo pensionistico dei lavoratori) del 3,32% ogni sei mesi in base all’equity value che trovate nell’articolo “Fiat punta al 100% di Chrysler” e che porterebbe, se effettuato ogni 6 mesi, al 75,1% di Chrysler a fine 2014. Vi è anche l’altra opzione “tutto subito” pari a 4,25 miliardi di dollari più interessi del 9% dal gennaio 2010 a cui vanno sottratti gli utili distribuiti.
2011: Indebitamento di 4 miliardi di euro
vendite mondiali:
2009: Fiat auto in Europa 1’250’000 unità prodotte
2010: Fiat auto vendite auto 1’780’000 e veicolo commerciali per 500’000 unità di cui 1’080’000 (1’022’000 negli stabilimenti europei)
2011:
2012:
vendite europa:
2010: immatricolazione di 1’080’000 unità in Europa Fiat-Chrysler
2011: immatricolazione di 950’000 unità in Europa (-12%) Fiat-Chryler
2012: previsione di immatricolazione di 735’000 unità in Europa previste a settembre 2012 contro una precedente previsione di gennaio 2012 di 1’035’000 unità
2013: previsione di immatricolazione di 825’000 unità in Europa previste a settembre 2012
FPT
2010: FPT ha prodotto 2,9 milioni di motori e 2,4 milioni di cambi e assali, con 20.000 dipendenti distribuiti in 16 stabilimenti e 11 centri di ricerca e sviluppo in 9 Paesi
Le vendite non captive (non all’interno del gruppo) passeranno da 0,3 miliardi nel 2009 a 1,6 miliardi nel 2014, già contrattualizzate il 95%
Sviluppo II generazione Multiair, Multiair per diesel e Multiair con GDI (iniezione diretta). Nel 2014 saranno prodotti oltre 1 milione di motori Multiair e oltre 1 milione di cambi doppia frizione, in sviluppo anche un ulteriore sviluppo dei motori F.I.R.E. che si chiameranno “Progetto SKY 2”. Inoltre sembrerebbe esserci in svilupo una nuova famiglia di motori globali a 3 e a 4 cilindri che potremmo definire “GME” e cioè “Global Medium Engine”
Alfa Romeo
2010: 115’000 unità
2011: 132’000 unità (contro un’attesa di 155’000 unità)
2012: 90’0000 unità Mia previsione di settembre 2012 di 100’000 unità (nel primo semestre vendute 54’000 Alfa)
2014: 75’0000 unità – nel 2010 Marchionne si era dato l’obiettivo di 400’000 unità nel Mondo grazie anche a Cina e USA
2018: obiettivo di 400’000 unità nel Mondo datosi nel novembre 2014 grazie anche a Cina e USA (obiettivo di 150’000 unità in America) e al lancio di Giulia (segmento D) e Suv segmento D
Lancia
Stime di vendita di 120’000 Lancia Ypsilon l’anno, 10’000 Lancia Thema (70% la quota delle vendite in Italia)
Maserati
2005 -15,9% margine
2006 -0,4% margine
2007 +3,5% margine
2008 +8,7% margine (anche grazie a 8c competizione)
2009 +2,5% margine
2010 fat
turato di 586 milioni (+30,8% rispetto al 2009) con 24 milioni di utile, risultato raddoppiato rispetto ad un anno fa. Le consegne del Tridente sono state 5.675 auto, e va constatato un miglioramento sostanziale in tutti i mercati Cina, Stat/strongi Uniti e Regno Unito. Investimento da oggi al 2014
di 1 miliardo di euro per passare dalle 6’000 auto del 2011 e del 2012 a 50’000 nel 2014 con 3 nuovi modelli.
2011 produzione di 6’100 auto
2012 produzione di 6’300 auto vendute (previsione iniziale di 5’600)
2013 produzione di 15’400 unità e fatturato di 1,7 miliardi di € – previsione superiore alle 25’000 unità di cui la maggiorparte Ghibli (Maserati a fine settembre aveva raccolto oltre 20’000 ordini della nuova Quattroporte e alla nuova Ghibli)
2014: 35’000 unità
2018: obiettivo di 75’000 unità possibile grazie a Levante e Alfieri, anzi si parla di un limite alla produzione per preservare l’esclusività del Marchio. iricavi dovrebbero essere di 6 miliardi di euro.
Ferrari
Valutazione Ferrari da sola (possibilmente alla borsa di Honk Kong) di più di 3,5 miliardi di euro
Dipendenti: dovrebbero essere circa 3’000
2005 +12,2% margine
2006 +12,6% margine
2007 +16,9% margine
2008 +17,6% margine
2009 +13,4% margine
2010: vetture consegnate 6.573, in aumento del 5,4% rispetto al 2009 grazie ai mercati emergenti, in special modo quelli asiatici e al recupero di quello USA. Il fatturato è stato di 1.919 milioni di € (+7,9%), gestione corrente pari al 26,9% raggiungendo i 302,7 milioni di euro. Di conseguenza vi è un incredibile indice di redditività con il ROS che arriva al 15,8%. Posizione netta di 630 milioni di €.
2011 III trimestrale: fatturato record a 1,6 miliardi, utile ordinario di 212 milioni, cassa per 669 milioni
Chrysler
2011: debiti per 2 miliardi di euro.
2012: debiti per (nel I semestre ricavi di 25,5 miliardi di €, utile della gestione ordinaria di 1,7 miliardi di €, utile netto di 1,2 milardi di €, indebitamento industriale di 1,4 miliardi e liquidità di 10,6 miliardi
Chrysler investirà 500 milioni di dollari nell’impianto di Toledo, per sostenere lo sviluppo e la produzione della prossima generazione di Jeep Cherokee/Liberty. Lo comunica Chrysler in una nota, sottolineando che saranno creati 1.100 posti di lavoro con l’introduzione di una seconda linea di produzione nel 2013. Fino ad ora Chrysler ha investito 4,5 miliardi di euro negli Stati Uniti.
Vendite del gruppo Chrysler
2010: vendite auto 340’000 e truck 1’235’000
2011: vendite di 2,2 milioni di veicoli
2012: vendite attese di 2,4 milioni di unità (nei primi nove mesi record di 1,8 milioni di auto prodotte con un aumento rispetto al 2011 del 22%). Liquidità di 10,6 miliardi a giugno 2012. Nei primi nove mesi del 2012, la produzione negli impianti di Belvidere e di Jefferson North è aumentata rispetto allo scorso anno, rispettivamente del +9% e del +19%. Produzione negli impianti americani al 107% della capacità produttiva.
Chrysler
2013: 350’000 unità vendute
2018: obiettivo di 800’000 unità
Dodge
2012:525’000 unità vendute nei soli USA
Jeep
2011: erano attese 560’000 unità e si è arrivati in zona 590’000, vendite in Europa di 24’000 unità di cui quasi 8’000 in Italia ed esportazioni per 106’000 unità di cui 22’000 in Cina
2012: 700’000 unità vendute nel mondo (+19% rispetto al 2011) di cui 475’000 negli USA (+13% rispetto all’anno precedente), da segnalare l’incredibile aumento del 94% in Asia con un aumento del 107% in Cina che ha spinto sull’acceleratore la decisione di produrre le Jeep direttamente in Cina a Changsha nel medesimo impianto della Fiat Viaggio; in Europa vi è un aumento del 30% mentre in Sud America del 18%. Da gennaio a settembre è boom per le vendite di Jeep fuori dagli States con oltre 115’000 unità, grande successo che sta riscuotendo in Cina con un probabile raddoppio delle vendite (circa 40’000) che farebbe presupporre la realizzazione delle auto in loco.
2013: 732000 unità vendute nel Mondo
2014: 1 milioni, l’obiettivo era di 800’000
2018: obiettivo di 1,9 milioni di Jeep vendute nel Mondo.
N.B.
La capacità produttiva è tecnica e cioè dell’impianto produttivo (280 giorni/l’anno su 3 turni al giorno), quella lavorativa (senza straordinari) è inferiore. Tutti i dati Fiat sono tratti dalla presentazione Fiat del settembre 2011.
Jeep GranCherokee (pianale WK2 condiviso con la precedente versione di Mercedes ML)
>> correzione, il WK2 è quello della nuova Mercedes ML e non del modello precedente, anche se in realtà è molto diverso. Partono dalla stessa piattaforma, ma dal 2008 in poi i lavori sono andati avanti indipendentemente l’uno dall’altro.
Io ricordo che la vecchia generazione del GranCherokee fosse dotata del pianale “WK” che era ancora “vecchio stile”, avevo poi letto su vari siti che la nuova era dotata del WK2, pianale completamente nuovo (quindi anche piattaforma) sviluppato da Jeep per la seconda generazione dell’ML W164 (entrato in commercio nel 2005) e successivamente evoluto per dare origine al nuovo GranCherokee che risulta essere però leggermente differente dalla nuova versione dell’ML (sigla W166) essendosi separate anche se alcuni componenti sono Mercedes (come aveva notato 4ruote nella sua analisi di qualche tempo fa).
Andrò più a fondo appena mi sarà possibile.
Il Wrangler è prodotto a TSP Toledo Supplier Park, non Toledo North, ci sono DUE fabbriche sul sito della vecchia willys,ma sono separate da una linea ferroviaria. Tre fabbriche se consideri la fonderia per i motori.
La nuova Chrysler 200 dovrebbe (secondo fonti attendibili) essere prodotto a Belvedere, non SHAP. Si potrebbe dunque creare spazio per una nuova linea di WK per il Durango e Dakota. Quella attuale è gia in sofferenza adesso, e mancano ancora le produzioni della Grand Wagoneer e di parti del Kubang.
Sapendo che c’erano due fabbriche alcuni siti parlano del complesso North e del complesso South, di quello inferiore non ho avuto notizie sul suo funzionamento.
Non ho notizie al riguardo della prossima 200C, è molto probabile che spostino la produzione a Belvidere con la Dart dato che sono realizzate sulla medesima piattaforma. So del grande successo di GranCherokee e dell’aggiunta della produzione del Durango (prima era prodotto su altra base e in un altro impianto), è quindi possibile che approfittino della nuova 200C a Belvidere per cambiare destinazione d’uso all’impianto di Sterlingh Heights. Mi sembra però difficile che Durango e Dakota siano prodotti sulla medesima linea visto che il primo è realizzato sul pianale WK2 come GranCherokee, mentre Dakota è su un pianale da “piccolo” pick-up (piccolo per gli americani) e difficilmente finirà sul pianale da Suv stradale qual è diventato il Suv Jeep (senza perdere le qualità in fuoristrada).
Conoscendo Fiat il pianale Dakota potrebbe finire in Brasile per il famoso pick-up “1Ton” mai sviluppato da Fiat (si doveva fare su base Tata con motori diesel Fiat in Argentina) e/o estendere la famiglia Wrangler, in quest’ultima direzione sembrava si fossero espressi i vertici Chrysler.
ottimo lavoro, segnalo alcuni dubbi che mi sono balzati in testa:
1- Sedici e SX4 non sono due modelli che condividono un pianale: sono la stessa auto
2- perchè “pianale JS GEMA”? GEMA produce solo motori
3- credo che LY sia un nome ufficiosamente e impropriamente adottato per indicare la versione aggiornata del LX; ufficialmente LY è il pianale passo lungo della Imperial concept
4- i cambi 45RFE e 545RFE sono usciti di produzione, come anche la 612 Scaglietti
Hai ragione su tutti i fronti Antonio:
1- le due auto sono gemelle, meglio specificarlo
2-volevo sottolineare la realizzazione come anche le piattaforme erano condivise con Mitsubishi
3-Non l’ho più corretto, si tratta di un’evoluzione del pianale LX utilizzato dalla precedente generazione di Chrysler 300. Purtroppo su molti siti viene scritto che la 300C attuale utilizza il vecchio pianale LX, un pianale della vecchia classe E e arrivano a conclusioni affrettate, quando in realtà è un’evoluzione così come fanno i tedeschi da generazioni!
4- Hai ragione, il 545RFE è il capostitipe di una famiglia di cambi longitudinali
5-Scaglietti ovviamente non c’è più essendoci FF.
Provvedo a modificare il tutto!
Scusate, mi servirebbero le capacità produttive degli impianti chysler ma dato che non sono menzionate credo che siano dati difficili da ottenere; si potrebbe avere qualcosa di approssimativo?? Grazie
Una risposta rapida potrebbe essere che Chrysler ha venduto 2,2 milioni di auto e ha una saturazione degli impianti che sono in America del 90%, facendo quindi un rapido calcolo penso che siamo sui 2,5 milioni, con la possibilità di alzare ulteriormente la produzione in quanto la capacità tecnica dell’impianto (3 turni di 8 ore al giorno) è superiore. Se riesco cerco di fornirti un dato migliore appena riesco.
A proposito per cosa ti serve?
Nulla di che, faccio uno pseudo piano prodotti giusto per divertimento. Ritornando agli stabilimenti credo che nell’impianto di Jefferson si possa arrivare a una capacità produttiva di 500’000 auto/anno (Vedi dati 1999 nel quale l’impianto toccò tale produzione) che sarebbe nettamente superiore a quella attuale.
Molto interessante questo dato, se hai dei suggerimenti o trovi errori fammelo sapere che aggiorno immediatamente!
Faccio i complimenti all’autore di questa sintesi sugli impianti, dati di vendita, obiettivi e meccaniche del gruppo Fiat-Crysler e volevo esprimere una mia perplessità su un dato che darebbe in via di chiusura lo stabilimento Maserati, spostando la GranTurismo a Grugliasco. Secondo me la prossima generazione avrà anche propulsori più compatti degli attuali V8, istallando i “nuovi” 6 cilindri Turbo e Bi-Turbo; Si avrebbero così volumi di vendita prossimi alla saturazione dell’impianto.
Avrà sicuramente i motori V6 turbo e biturbo, così come anche Jaguar che sta sostituendo i V8 aspirati con i V6 con il compressore
Non credo che vogliano perdere d’immagine spostando da Modena a Torino l’auto simbolo del marchio, sarebbe un suicidio, anche perchè la prossima generazione della Gran Turismo sarà sviluppata nell’immaginario collettivo sul pianale LX. Dopo aver riletto il tutto molto attentamente noto un’errore nelle previsioni di vendita dell’Alfa Romeo per il 2014; sono 400’000 e non 1’400’000….magari fosse così.
Ho paura che sarà spostata, alla fine la base attuale è condivisa con Quattroporte, perciò non potranno far altro che adeguarsi al nuovo pianale, che non è un LX, ma un’evoluzione profondissa dell’LX-Evo della nuova Chrysler con nuovi telaietti motore e altro.
L’impianto di Modena potrebbe ricevere oltre a 4C anche altre “Speciality”, magari creando un polo sul carbonio per Ferrari che lo utilizzerà sull’erede della Enzo!
Mi sarà scappato l’errore per il 2014 di Alfa…correggo subito!
Dove verranno costruite l’erede della compass/patriot e la Crossover Chrysler?
Potrebbe essere che l’erede del Compass/Patriot sia spostato da Belvidere a Toledo così da essere costruito sulla medesima linea produttiva del più grande Cherokee e, quindi, avere una maggior propensione fuoristradistica (degno finalmente del nome che porta) oltre che un frontale più alto. Non si sa molto sui Crossover Chrysler, ma penso che se sarà realizzato per il segmento C sarà una sorta di erede del Caliber e quindi a Belvidere, mentre dovrebbe esserci un crossover grande stile Pacifica, un’auto che se fosse stata esteticamente più sportiva avrebbe avuto maggior successo
e il suv alfa?
Sicuramente insieme con quello Jeep, ma con un’impostazione più sportiva. Purtroppo per il momento è solo in sviluppo il Cherokee/Liberty visto che non hanno ancora deciso se vendere Alfa o meno….
In caso si voglia ampliare la produzione a Grugliasco, si potrebbe mai arrivare a raddoppiare la capacità produttiva dell’impianto? La domanda è a titolo informativo, poiché credo che non si verifichi mai quest’eventualità!
Non so, penso che la capacità è calcolata con l’utilizzo su 3 turni. Comunque la mia speranza è che queste Maserati abbiano successo così da spingere anche per l’affiancamento di una berlina Alfa da prodursi in America se non si riesce a realizzarla a Grugliasco.
Hai perfettamente letto il mio pensiero
La capacità di 300’000/anno di Pomigliano è raggiunta con 2o3 turni?? Ringrazio per le risposte sempre pronte e cordiali!
Ho corretto il mio precedente commento. Tutti i miei dati sono in funzione della capacità tecnica dell’impianto e cioè 280 giorni l’anno su 3 turni, come tra l’altro era scritto al termine dell’elenco. I dati che ho fornito sono presi direttamente dalle presentazioni di Marchionnne in particolar modo da quelle del 2011 e cioè la presentazione a Londra Sanford Bernstein Strategic Decisions Conference (Sep 20, 2011) che trovi nel sito di fiatspa.com a cui aggiungi “/it-IT/investor_relations/investors/presentazioni/Pages/presentazioni_2012.aspx”
Scusa la distrazione. Ho letto molti dei tuoi articoli e li trovo davvero interessanti, complimenti!. Comunque secondo me c’è sempre stata una sovrapposizione tra Lancia e Alfa Romeo, che anche avendo caratteristiche tecniche e stilistiche (le caratteristiche tecniche azzerate nel tempo) hanno coperto più o meno la stessa fascia di mercato facendosi concorrenza tra di loro. Dopo il 2000 non sapendo su quale investire, ha investito poco e male su entrambe.(ad eccezione di yspilon,147 e 156). Io mi diletto a improvvisarmi nel ruolo di Marchionne e cercare di capire come e dove investire e come poter posizionare i marchi all’interno del gruppo; ad esempio avrei momentaneamente chiuso il marchio lancia, cercato di rilanciare il marchio Fiat migliorando non tanto la qualità e , quanto il design affidabilità, Alfa Romeo rilanciandola solo dopo la ripresa del marchio Fiat come unico marchio premium del gruppo. Maserati posizionandola come marchio da contrapporre a Porche e Jaguar e solo dopo aver completato questa fase, liquidità e volontà permettendo rispolverare il marchio Lancia e rilanciarlo come marchio di lusso (livelli Bentley), mantenendo i conti con una piccola lussuosa sui 4,10m decisamente più lussuosa della attuale y con trazione integrale con motori 1,8tbi e 2,0 Multijet che garantirebbero le 10/15’000 auto l’anno.Tutto ciò però garantendo delle economie di scala poichè i modelli di segmento D in sù Maserati,Lancia e Alfa Romeo sarebbero tutti costruiti tutti su una nuova piattaforma modulare. Ultima cosa avrei reso Viper un marchio indipendente e non un modello della SRT. Farebbe piacere sapere te come la pensi a riguardi!
E’ impossibile mettere in stand-by un marchio, è come privarsi di vendite che non si riuscirebbero a fare con un altro. Un esempio? Secondo te quanti acquirenti di Lancia Musa avrebbero acquistato una Fiat Idea? Io credo pochi visto che hanno anche pagato un sovrapprezzo (per di più con un margine maggiore su Lancia…).
Lancia è l’essenza del Granturismo e la dimostrazione che può coesistere tranquillamente con Alfa è il fatto che attualmente il gruppo Volkswagen che possiede già la Lancia del 2000 (l’Audi) è interessata ad Alfa ed è evidente che non ci sarebbero eccessive sovrapposizioni. Le auto sarebbero simili, ma la concezione dietro ad essa e la guida particolarmente diverse. E poi se uno è indeciso tra le due auto alla fine una delle due la compra e sarebbe sempre Volkswagen a guadagnarci!
Hai ragione, non si può chiudere momentaneamente un marchio Continuo però a credere, che sia difficile avere due marchi premium all’interno dello stesso gruppo. Vw vuole Alfa Romeo per rimpiazzare Seat, che da anni chiude conti in rosso nonostante gli investimenti. In vw l’alfa, sarebbe un marchio generalista-premium-sportivo, in pratica delle seat un pò più curate.
Se Volkswagen decidesse di chiudere Seat, credo che il posizionamento di Alfa sarebbe comunque superiore sia in termini di prezzo che, spero, di contenuti. Più vicina ad Audi che a Volkswagen, perché utilizzerebbe il pianale MLB di Audi che Seat non utilizza (al riguardo ho scritto un articolo che ti consiglio di leggere).
Ho appena letto un tuo articolo e ho trovato l’ispirazione. Il rilancio della Lancia sarebbe potuto nascere dalla C-Wide e quello Alfa Romeo dalla E-Evo. Entro nei dettagli, Lancia:” Delta” 3 porte (sui 4,20m),5 porte (sui 4,30),Berlina 3 volumi e Wagon (sui 4,55/60m) (C-Wide), “D-Sedan” Berlina,Wagon,Coupè,Cabrio (tutte sui 4,70m), E-Sedan Berlina,Wagon (sui 4,90m) (C-Wide) e magari una “BerlinaCoupè” di segmento D (4,70/75m) (C-Wide). Tutte sulla stesso Pianale a Trazione anteriore e integrale, quindi assemblabili sulla stessa linea produttiva. Alfa Romeo con la prossima generazione di pianale a trazione posteriore Chrysler avrebbe un pianale modulare di segmento E, da poter allargare per segmento F e Full-size americano e stringere per il segmento D (4,70m), e avremmo:” D-Sedan” Berlina,Wagon,Coupè,Cabrio, “E-Sedan” Berlina-Wagon e una “BerlinaCoupè” di segmento E e una “F-Sedan”. Praticamente metà listino di entrambe le case si baserebbe sulla stessa piattaforma. Che ne pensi?
L’idea è molto simile alla mia (pianale C-Evo sotto e per le berline “popolari” e sopra a regime l’E-Evo che possa avere doppia disposizione meccanica e coprire dai 4,7 metri ai 5,1 delle ammiraglie americane) , ma per arrivare a tale soluzione bisogna avere un “piano ponte” e cioè un piano che ti permetta di non dover aspettare queste auto per anni e che doveva essere fatto nel 2009 appena dopo l’acquisizione di Chrysler. Per Alfa sarebbe potuto essere la realizzazione di auto di segmento E sul pianale evoluto e “alfizzato” di 300C (di fatto la stessa cosa che ha fatto Fiat con Maserati per la babyQuattroporte e Quattroporte) così da lasciare a Maserati l’onore del debutto del nuovo pianale modulare. Per coprire poi il segmento avrei presentato una sorta di Giulietta berlina e station che poteva costituire un remake della 156 e quindi tamponare l’assenza di una berlina e soprattutto di una station wagon in tutta la gamma FiatChrysler.
Lo sviluppo del pianale E-Evo con il debutto su Maserati avrebbe poi dato i natali anche ad un coupè-cabriolet Maserati, ad un Duetto stile Z4 e successivamente ad una berlina Alfa a trazione posteriore/integrale sui 4,7 metri così da distanziarla di qualche anno dalla Giulietta berlina (cosa molto comoda per fidelizzare i clienti di leasing a 3/4 anni) e dall’ “ammiraglia” di segmento E.
Ovviamente non bisogna dimenticare le opportunità di una berlina Lancia di segmento D più grande di questa variante della Giulietta, così da coprire meglio il mercato. La flessibilità del nuovo pianale E-Evo avrebbe permesso di realizzare berline anche a trazione anteriore/integrale con motore trasversale essendo pensato anche per gli MPV (di fatto per sostituire sia quello di GranVoyager che dei Suv grandi), e così realizzerei le prossime berline di segmento E Chrysler e Lancia (ovviamente con la dovuta differenziazione, non come ora…) diversificandole da Alfa e Dodge.
Sul segmento F io penso che dovrebbe essere coperto da Maserati con una Quattroporte realizzata partendo dal pianale modulare in alluminio e transaxle Ferrari (di fatto una FF berlina) ed eventualmente altre berline sul pianale E-Evo se fossero richieste.
Grazie per il vostro sito Internet e le vostre informazioni, ma mi riesce difficile capire perché parlo francese e vivo in Svizzera. Come potete vedeere nel link seguente al capitolo “clutch priorities”.
http://www.dctfacts.com/latest-news/fiat-reveals-dual-clutch.aspx si capisce il cambio C635 prodotto nello stabilimento di Verrone nella sua versione TCT la doppia frizione è fornita da LuK ( Schaeffler Group) e non da Borg Warner che fornisce il sistema di controllo.
Non vedo l’ora Lancia Delta venduto con la scatola C635 ( C725 o superiore) per comprarlo . Non sarebbe un grande investimento per la Fiat e sarebbe aumentare le vendite di questa bella macchina.
Ciao Dominique, è un piacere sentire qualcuno dalla Svizzera e non preoccuparti per l’italiano, provvedo io a sistemartelo. Ti ringrazio infinitamente per la tua precisazione, provvedo subito a modificare la pagina.
Per quanto riguarda la Lancia Delta la scelta di non montare la famiglia C635 penso dipenda dal fatto che dispongono già ora dell’M40 che può reggere 400Nm di coppia (infatti su Giulietta la coppia massima del 2,0 Multijet è di 350Nm e non 360 come su Delta!). Ovviamente lo svantaggio è che non c’è la versione doppiafrizione di quest’ultimo e non so quanto reggerà ancora sul mercato prima dello spostamento della produzione in America insieme alla versione Chrysler (anche se vi è la possibilità che con un euro molto basso e la saturazione degli impianti americani sia conveniente produrre la Lancia in Europa).
Dopo le ultime dichiarazioni di SM, credo che in FIAT vogliano produrre la nuova punto in Polonia per rientrare nei costi
Mi sa che è un pò difficile perché altrimenti Melfi non sarebbe saturato con altre produzioni, inoltre bisogna spostare tutto l’indotto… infatti spostare Panda è stato veramente un atto quasi di pazzia e contro i propri interessi.
Ciao Enzo,
A quanto pare la nuova Alfa Romeo Giulia la faranno a Cassino su base DRWD a trazione posteriore ma non prima del 2014.
Vedremo e speriamo, dove l’hai letto per curiosità?
Ho letto l’articolo sul Corriere della sera di Giovedì nell’ inserto Economia.Era denso di news alcune delle quali molto interessanti soprattutto per quanto concerne quello che sarà il nuovo polo del lusso basato sull’asse Mirafiori-Grugliasco-Modena.
Non leggiamo da nessuna parte il pianale DRWD a trazione posteriore (qui sotto lo screen dell’articolo)
http://2.bp.blogspot.com/-iiKvVByMdMw/UK_tTEM9gHI/AAAAAAAABTs/pGaUi2CLvKI/s1600/Schermata+11-2456255+alle+22.37.56.png
Non so ancora se arriverà realmente, però si parlava sui siti americani di un pianale a trazione posteriore per la Barracuda, la mia speranza (praticamente vana) è che realizzino su questo pianale le berline del segmento D grande Alfa oltre che Dodge.
La Barracuda, che secondo noi arriverà nel 2015, sostituirà la Challenger e si baserà sulla piattaforma rivista della Large a trazione posteriore [maggiori informazioni nell’articolo “Srt: la Barracuda nel 2015 (Usa)”]
Vedremo e speriamo!
MA TU CHI CAZZO SEI PER DARE QUESTE NOTIZIE !!! IO LAVORO ALLA SPERIMENTAZIONE E QUELLO CHE DICI E TUTTO FALSO NON CREDETE A NIENTE DI QUELLO CHE DICE SONO SOLO DICERIE QUELLO CHE VORRA FARE MARCHIONNE LO SA SOLO LUI !! E SMRTTILA DI SEMINARE PESSIMMISMO MA NON SARAI MICA DELLA FIOM ????????
Innanzitutto l’aggiornamento della pagina è del 26 ottobre 2012, prima del Piano Marchionne. E poi che cosa c’è scritto di sbagliato? Dimmi punto per punto che vediamo di discuterne. Non mi sembra che la produzione non avvenga negli stabilimenti indicati e in più non mi sembra proprio di essere un pessimista, se ritengo che Marchionne faccia una cosa giusta lo scrivo, se penso che stia sbagliando non ho problemi a scriverlo e vedremo in futuro cosa avverrà. Se prendi ad esempio l’ultimo articolo sulla Jeep penso che il nuovo Cherokee avrà un grande successo, così come la 500L che penso che sia molto valida e azzeccata. Non sono proprio della Fiom, leggiti gli articoli del 2010 su Fabbrica Italia…
Il Gentleman Costa a chi si riferisce?
A me Enzo.
Enzo, non è mia intenzione questionare su disparità di vedute che non mi appartengono ma al contempo ci terrei ad esprimere alcune considerazioni di carattere generale.Con la consapevolezza che nessuno è profeta in patria ma avendo molto a cuore fin da bambino una grandissima passione per le automobili specialmente le “nostre” quelle italiane, non soltanto sotto il profilo storico ma anche per quanto riguarda quelli che saranno i piani futuri dell’azienda Fiat-Chrysler, non posso tacere sul linguaggio maleducato ed arrogante del Signor utente Costa il quale denota una noncuranza totale se non un disprezzo clamoroso circa l’opportunità che tu Enzo Ceroni ci dai di partecipare indistintamente tramite questo bellissimo sito da te creato.Evidentemente il Sig. Costa sentiva l’esigenza di dare libero sfogo ad alcune sue forme di frustazioni poco represse facendo denigrare un opinione di carattere tecnico ad un livello rabbioso personale.
Grazie a tutti per l’attenzione.
Sicuramente di errori ce ne sono (già per il fatto che vi è un nuovo piano, anche se come è specificato all’inizio vi è la data dell’ultimo aggiornamento della pagina Extra), ma criticare indistintamente senza dare motivazioni e prove mi sembra veramente incomprensibile e avvilente. Io sono apertissimo al dialogo tanto che avrei potuto tranquillamente cestinare il suo commento come faccio con tutto lo spam che arriva, ma non è nel mio stile.
Tra l’altro molte volte nei miei articoli esalto le capacità dei tecnici e sottolineo gli errori strategici fatti nel passato lontano (per esempio Lancia, leggetevi ad esempio l’intervista a Biasion…) e in quello più vicino (la bravura dei motoristi, degli ingegneri, dei collaudatori ecc…).
chiedo scusa, ma pur comprendendo l’ottimo lavoro fatto non riesco a capire come si sono persi 900 operai a pomigliano…. ho cercato in tutti i link che hai messo compreso quello di fiatspa.com con tutto il resto annesso e non solo nella conferenza del 20 settembpre a londra… ma il numero di operai per pomigliano che hai messo significa che fiat deve licenziare circa 900 operai…. puoi aiutarmi a capire oppure e un errore tuo???
Buongiorno Sig.Giannone, il numero l’avevo inserito tempo fa ed è talmente preciso che sicuramente non è opera di una mia stima in base a diverse fonti, ma dovrebbe essere quello che avevo trovato in qualche articolo probabilmente del Corriere o di Repubblica relativa al numero di lavoratori impiegati sulla linea produttiva della Panda. Proprio perché c’era forte differenza nel numero che avevo precedentemente ho inserito anche il dato che vi era tempo addietro quando si producevano 156-147-Gt.
Lei ha qualche dato in più? I 900 mancanti sono in cassa integrazione?
ciao enzo ho letto con molta attenzione tutti i tuoi articoli, desideravo sapere notizie piu’ specifiche sul motore a benzina 1742 turbo basamento e testa tutto alluminio 241cv in abbinamento con in cambio tct cioa e grazie
Ciao Marco,
perdona il ritardo ma sono molto preso dal lavoro e dalla preparazione per il Salone di Ginevra. Il motore di fatto è la versione in alluminio del 1742 che era già presente in gamma, oltre ad un motivo di peso (direi comunque contenuto su un’auto come può essere Giulietta) penso che vi siano altri motivi per l’adeguamento come per esempio la possibilità e il rispetto delle norme antinquinamento e di sicurezza al di fuori dell’Europa compresi i Paesi mediorientali. Ovviamente su 4C la riduzione di peso come driver fondamentale per il raggiungimento delle prestazioni e l’utilizzo del medesimo metallo utilizzato da Alfa per i bialbero ha contribuito al rinnovamente del motore, ma ritengo che vi siano anche questioni tecniche come ad esempio l’alloggiamento del motore all’interno della piccola Alfa così come la maggior riciclabilità del motore.
Per quanto concerne il cambio penso che sia stato rinnovato e migliorato, ma mantiene il limite di 350Nm di coppia (il motore ora ne eroga proprio 350Nm contro i 340Nm precedenti) cosa che non avviene nella variante manuale del C635 che riesce a reggere sino a 380Nm di coppia (potrebbe essere che questo limite sia solo per le marce alte o meglio che in prima e in seconda la coppia sia limitata eleettronicamente).
Parlando globalmente del motore mi sembra l’ennesima evoluzione di ciò che FCA ha in casa, sicuramente gli ingegneri FPT hanno fatto l’ennesimo ottimo lavoro, ma penso che per superare la concorrenza serve e serviva altro come per esempio un nuovo motore modulare benzina e diesel a 3 e 4 cilindri con scarico posteriore, inclinato indietro per abbassare il baricentro (come fatto da VAG e da Mitsubishi), pompa olio a portata variabile, condotti raffreddamento separati tra basamento e testa e possibilità di escludere la cinghia dei servizi per le varianti ibride.
Domanda: il nuovo cambio doppia frizione recentemente introdotto da Suzuki su S-Cross e Vitara AllGrip diesel (1.6) denominato TCSS (twin clutch system by Suzuki) è il (o è sviluppato dal) cambio C635 doppia frizione di FPT? Ho visto che i rapporti del cambio sono gli stessi.
Penso proprio di sì, anche peché il motore diesel è Fiat….