La cenerentola Mazda

Mazda Eunos Roadster
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E’ noto che Marchionne abbia più volte sottolineato come la soglia per una buona redditività (orientativamente il 10% dei ricavi per una casa automobilistica) corrisponda a vendere 6 milioni di vetture, oltre a ciò ha ribadito anche recentemente che nel giro di pochi anni rimarranno solo 6 costruttori di auto.

Sicuramente una certa selezione avverrà, ma non sarà così decisa come preannunciato dall’amministratore delegato di Fiat sia perché le auto non sono lavatrici e, quindi, non si comprano guardando al solo portafoglio sia perché la grande Cina porterà alla ribalta (e in parte lo ha già fatto con Geely) nuove Case sostenute da un mercato interno fortissimo e perennemente in crescita.

Vi chiederete in tutto ciò come Mazda ne sia coinvolta. Ebbene questa piccola casa giapponese è ormai separata da Ford in quanto la quota della casa americana è scesa sotto il 4% e produce oltre 1 milione di vetture l’anno e continua a lavorare da sola sviluppando nuovi pianali, nuovi motori e cambi in modo da tornare il più possibile libera e indipendente sebbene siano ancora attive e proficue alcune alleanze con Ford come in Cina, la fornitura del 1,6 diesel Ford-PSA per l’Europa e i V6 benzina per l’America oltre al nuovo pick-up BT-50 (basato sul nuovo Ranger T6).

La Casa giapponese potrebbe essere molto interessante per Fiat che si era fatta sfuggire l’opportunità Suzuki, sebbene di recente è stato rimesso in discussione l’accordo con Volkswagen.

FiatChrysler potrebbe offrire la propria tecnologia come il sistema Multijet per i diesel e Multiair per i benzina oltre a volumi produttivi già sin da ora superiori a 4 milioni di pezzi e l’esperienza nei pick-up di Chrysler, mentre Mazda apporterebbe ad un’eventuale partnership la sua ricerca sui motori, l’esperienza nel contenimento dei pesi delle auto e dei componenti oltre al suo nuovissimo cambio automatico, sebbene FiatChrysler abbia già la licenza per produrre i cambio 8HP e 9HP di Zf a 8 e 9 rapporti rispettivamente longitudinale e trasversale.

A ciò si aggiunge anche il recente star&stop iELOOP con condensatore che promette un abbattimento anche del 10% dei consumi. Mazda sta facendo molto di più progettando nuovi motori denominati Sky-Active realizzati con accorgimenti sia per la riduzione dei costi (ottenuta grazie alla realizzazione sia del benzina 1,3 e 2 litri che del diesel di 2,2 litri sulla medesima linea produttiva) sia per diminuire i consumi e l’inquinamento primario. Infatti tutti i motori giapponesi prevedono lo scarico posteriore, cosa che permette di ridurre l’altezza del motore in ottica crash-test pedone e abbreviare il warm-up del catalizzatore. Quest’ultima peculiarità diverrà ancor più evidente in ottica futura con le normative Euro VI ma soprattutto per la soluzione ibrida che si diffonderà sempre più (un 10% del venduto al 2020) in quanto il motore endotermico si accenderà sempre meno spesso. Purtroppo, però, i volumi di Mazda non sono sufficienti a sopportare investimenti elevati che saranno necessari per ridurre i consumi e fronteggiare la concorrenza nei sistemi ibridi e FiatChrysler, sempre attenta ai costi, sarebbe molto contenta di avere un partner con cui condividerli.

Quello che sicuramente frena una possibile alleanza è la possibilità che Suzuki non si separi in tempi brevi da Volkswagen, oltre al fatto che i due partner avrebbero sicuramente qualche difficoltà in alcuni segmenti come le spider, la Mazda Mx-5 potrebbe diventare un bellissimo Duetto Alfa ma poi chi si comprerebbe la versione giapponese?

Anche se non avvenisse l’alleanza tra FiatChrysler e Mazda, possibili contatti potrebbero essere determinanti per spuntare accordi migliori con altri partner come, appunto, Suzuki se la diatriba legale depositata in Inghilterra fosse breve (e Volkswagen farà di tutto affinché ciò non avvenga).

Enzo Ceroni – 06/01/2012


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8 Commenti

  1. Ciao Enzo,
    Innanzitutto non anno. Interessanti le tue considerazioni; vorrei però farti notare che un eventuale miata/duetto non sarebbe un problema, nello stesso modo in cui l’accoppiata Dodge Dart – AR Giulietta non presenterebbemparticolari criticità. Un marchio verrebbe posizionato come European Premium (AR), mentre l’altro (mazda, o Dodge Nel caso attuale), sono o entry level “sporty” brands, o comunque con caratteristiche estetiche/funzionali e prezzi diversi dalle Alfa.

    A propostwio, hai notato che l’annuncio della Giulietta “Sportwagon” (o come la vorranno chiamare) uscirà nel 2013 con passo allungato. Strano, questi dati coincidano con il nuovo pianale sviluppato per la Dart, e che il 2013 sarebbe anche l’hanno in cui dovrebbe avvenure i refresh e che la Gulietta dovrebbe transitare sul nuovo pianale 😉
    Direi che la giulietta sw 2013 è già pronta e ne vedremo le caratteristiche tecniche al NAIAS di settimana prossima, tutto il resto è temporeggiamento AR/FIAT (o incapacità di gestione del prodotto classico della beneamata ditta). Si vede che le vendite gli fanno schifo, visto che non si capisce come pensino di sostenere le vendite Alfa con una mito moribonda e la giulietta già in flessione…

    • Grazie del commento, ricambio gli auguri di buon anno!
      Sono sicuro che un piccolo Duetto su base Miata ruberebbe molti clienti a quest’ultima, perciò difificilmente i giapponesi darebbero volentieri il loro pianale. Bisogna anche considerare che oltre ad un piccolo Duetto su base Miata mi piacerebbe vedere un rivale della Z4 a tetto in tela, questa sì che sarebbe un vero erede del Duetto. (trovi una bellissima interpretazione fatta dall’amico Masera nel mio articolo presente sul sito Automotive Space che trovi al seguente indirizzo: http://www.automotivespace.it/fiat/unalfa-conciliando-economie-di-scala-e-prodotto/ )
      Il discorso risulta invece essere diverso per un segmento diverso come il C con “Dodge Dart” – “Giulietta berlina” anche se mi chiedo chi si comprerebbe la versione Alfa se, a quanto mi risulta, realizzeranno l’omologa versione Fiat di Dart sostituendo solo alcuni componenti del frontale e il posteriore! Chi pagherebbe di più per avere di fatto la medesima auto?
      Capisco realizzarle sulla medesima base perché le economie di scala al giorno d’oggi sono assolutamente fondamentali, ma l’esperienza 156-147-Gt non ha insegnato nulla?
      Sostengo da molto tempo la necessità di realizzare non solo una versione station wagon di Giulietta, ma anche berlina, auto che potevano sostenere le vendite del marchio Alfa oltre alla stessa Giulietta. Si dice che si attendeva il pianale aggiornato per l’America, ma Automotive news riporta invece la possibilità  che sia un’emanazione di Giulietta, sebbene di fatto il pianale C-US-Wide di Dodge Dart non sia altro che l’evoluzione del pianale C-Evo di Giulietta aggiornato per resistere alle normative USA.

      • Sul discorso miata-duetto considera che la AR sarà riposizionata “up market”, quindi come marchio premium (nuovamente e finalmente), partendo dal push negli USA.

        Per quanto riguarda la Dart, non mi riferivo al vestito ne agli interni, ma al pianale a passo lungo e leggermente (molto leggermente) più largo. Comunque gli interventi in casa chrysler non si sono limitati alla federalizzazione del pianale, ma hanno riguardato anche altri aspetti che aggiungono performance dinamiche in più rispetto al già ottimo pianale della giulietta…da quello che so da uno dei loro test pilot la tenuta di strada risulta migliorata (it actually out handles the Giulietta). Vedremo alla prova del 9 😉

        Fatto sta che in questi gg a tornio gira uno dei muletti della Dart…quelli con sopra la carrozzeria nera della Giuly rattoppata.

  2. Scusa i numerosi errori di grammatica e sintassi, ma l’auto correct mi ha fatto degli sgambetti!
    Ho provato a cercare la funzione edit per mettere a posto il post, ma non c’è…

  3. Nell’articolo mi sono dimenticato di dire che Mazda potrebbe essere molto interessata ai diesel Fiat in quanto sulla piccola 2 manca un diesel più piccolo del 1,6 Ford-PSA da 95cv. Inoltre anche quest’ultimo potrebbe essere rimpiazzato dal 1,6 diesel Fiat.

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