Le altre coupè cabriolet

Volkswagen Eos spaccato

Articolo del settembre 2010 presente in originale nel gruppo Hainz di google.

Recentemente vi ho raccontato nell’articolo Nessuna rivale per la Mercedes SL delle prime coupè-cabriolet apparse sul mercato, ma ho tralasciato di parlare di alcune di loro che hanno comunque fatto scuola e sono altrettanto importanti.
La prima in ordine di tempo è la Peugeot 206cc. Per me questa piccola francese è eccellente in quanto ha “democratizzato” le coupè-cabriolet. Inoltre è particolarmente riuscita a livello estetico con soluzioni geniali come le barre sul cofano posteriore e le relative piccole “gobbe”, ciò ha permesso di nascondere il grosso problema tecnico di queste auto: il baule voluminoso necessario per “ricoverare” il tetto.
Tra le altre auto da segnalare vi è l’attuale Bmw Serie 3 cabrio che risulta essere la migliore sotto il punto di vista della linea del baule. Immagino che tutti la conosciate, ma vi è un’auto che oltre ad essere coupè-cabriolet ha anche il “tettino” apribile. E’ praticamente sconosciuta al pubblico italiano, mentre in altri mercati è stata molto apprezzata (come ad esempio in Inghilterrra), si tratta della Volkswagen Eos che ha un “sedere” non alto e voluminoso come le francesi, ma è risolto molto meglio. Per di più il tetto è in vetro così da aumentare la luminosità dell’abitacolo e, come dicevo, è apribile; cosa che permette di aumentarne la praticità e l’esperienza di guida all’aria aperta. Ma perché non ha venduto da noi?
Innanzitutto è mancata un’elevata presenza in tv (lo spot si è visto ma molto poco) e di eventi (penso ad esempio a farla vedere in Sardegna a Porto Cervo e Porto Rotondo oltre che a Forte dei Marmi). La cosa che ha anche frenato l’acquisto è il prezzo considerato elevato, ma, come abbiamo visto, vi erano contenuti tecnici non trascurabili offrendo una guida ancor più piacevole (le cabrio non sono fatte per correre) e uno spazio a bordo e un bagagliaio persino superiore a quello della ben più costosa e lunga Serie 3 cabrio.
Questa cabrio tedesca è realizzata in Portogallo, mentre dal mio punto di vista doveva essere realizzata in Messico assieme alla New Beattle e, con la prossima generazione, in America nell’impianto di Chattalonga. Questa scelta avrebbe permesso di contenere fortemente il costo finale e di realizzare la nuova versione sulla medesima piattaforma della “New mid-sedan” (la Jetta) che arriverà l’anno prossimo e sarà specifica per il mercato americano.
Invece in Volkswagen hanno deciso di riposizionarla più in alto rendendola la versione cabrio della Passat (forse senza tetto in metallo) e coprendo la fascia più bassa con la versione cabrio della Golf (oltre alla già presente A3 cabrio).
L’ultima da citare è la nuova Bmw Z4 che, diversamente dalla precedente, ha ricevuto in dote il tetto in metallo in modo tale da aumentarne l’appeal e il prezzo, ciò permetterà di creare lo spazio per una nuova piccola roadster che vada a rubare clienti alla sempreverde Mazda MX-5.
Concludo condividendo il mio sogno: vedere tra qualche anno un’Alfa spider a due posti su una nuova piattaforma modulare in alluminio con motori V6 dietro l’asse anteriore (quindi più compatta e bilanciata di Z4) con tetto in tela e, sulla medesima base ma allungata per alloggiare un V8 una Maserati due posti erede della Spyder di qualche anno fa, ma con il plus del tetto metallico.

Enzo Ceroni – Hainz 09/09/2010


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2 Commenti

  1. Molto bello il tuo articolo, da felice possessore di una vw eos dal 2009 ti assicuro che i motivi che mi spinsero ad acquistarla furono proprio quelli che hai menzionato, non ho mai capito perchè non è stata capita in Italia, ma il fatto che ce ne siano pochissime mi fa piacere!
    Ciao

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