Possibili frutti dell’accordo Alfa-Bmw

Articolo del settembre 2008 presente in originale nel gruppo Hainz di google.

Recentemente Marchionne ha siglato un accordo tra Alfa Romeo e Bmw per la condivisione del pianale della futura Mito con la futura Mini, quest’ultima, dal canto suo, offrirebbe l’appoggio per il ritorno del marchio di origini milanesi in America.

L’accordo dovrebbe anche allargarsi anche microcar elettriche e/o ibride che sono già allo studio sia da parte di Fiat che da parte di Bmw. La casa dell’elica blu necessita di un’auto elettrica da immettere sul mercato californiano, il quale obbligherà i marchi che vogliono vendere sul proprio territorio ad offrire almeno un’auto completamente elettrica o a fuell cell. Anche il gruppo Fiat vuole entrare nel ricco mercato californiano con Alfa Romeo, perciò anche Fiat dovrebbe affiancare la 500 in versione elettrica o ibrida. In Europa, invece, la necessità di rientrare nel limite di 130 g di Co2 imposto dalla Comunità europea ha spinto Fiat ad affrettare lo sviluppo del bicilindrico che dovrebbe rivelarsi come un campione di consumi sia nella versione aspirata che nella versione turbo, in più data la sua compattezza è il “compagno” ideale del motore elettrico.

All’indomani dell’accordo una delle supposizioni che ha avuto più successo all’interno del forum di autopareri (ma non solo) era l’utilizzo del futuro pianale della serie 5 per la berlina Alfa da posizionare sopra la 159 e la sua erede Giulia. Sicuramente così facendo Marchionne&Co riuscirebbe a riportare finalmente l’Alfa alla trazione posteriore, ma una piccola questione che spero “chi di dovere” non sottovaluti è la seguente:
“se effettivamente queste due auto fossero costruite sulla medesima piattaforma, perché la gente dovrebbe comprare la versione Alfa invece di acquistare direttamente Bmw, della quale ha una percezione di qualità maggiore e di maggiore affidabilità?”

Oltre a ciò Bmw avrebbe un valore residuo decisamente maggiore e sarebbe la versione “originale”. Tecnicamente, poi, utilizzando i motori V6 nei vani motori Bmw ci si troverebbe di fronte a cofani lunghissimi non sfruttati e inutili, poiché, come già ribadito più volte, la bandiera motoristica del marchio tedesco è il 6 cilindri in linea, mentre Alfa da sempre ha avuto un V6 (lungo la metà ma più largo)!

Perciò io tifo per un accordo con Jaguar per sviluppo congiunto di un pianale modulare comune per i vari segmenti, anche perché entrambe le case hanno sempre avuto motori simili che potrebbero persino essere condivisi o venduto da Fiat che sta sviluppando un V6 benzina turbo e un analogo motore a gasolio. Inoltre Jaguar tra qualche anno non avrà più il supporto tecnico di Ford, la quale attualmente fornisce i 4 cilindri diesel e benzina, i V6 benzina; oltre ai motori fornisce anche alcune piattaforme per l’X-Type (una Ford Mondeo, non quella nuova, ricarrozzata) e l’Xf (che utilizza una versione modificata del pianale della precedente S-Type che era su base Lincoln, marchio di lusso della Ford in America).

Così facendo si riuscirebbero a ridurre i costi per le ingenti economie di scala, oltre al costo dell’ingegnerizzazione del pianale ammortizzato su due marchi che hanno sofferto tanto negli ultimi decenni. In più, cosa che credo non sia da sottovalutare, non ci sarebbero le battute da bar da parte dei bmwisti in cui si dice “ma alla fine è una Bmw con il biscione sul cofano!”

Enzo Ceroni – Hainz 12/09/2008


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