Bmw e le strategie di produzione

BMW X3 (F25) – Heckansicht, 22. Mai 2011, Düsseldorf
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Le strategie produttive di Bmw sono molto interessanti in quanto mostrano un’attenta analisi del rischio, della geopolitica e dell’andamento delle varie economie (e relative valute) oltre ad esigenze puramente tecniche e di vicinanza al mercato di riferimento.

Un esempio fra tutti è costituito dalla prima generazione di X3 il cui sviluppo e produzione fu affidato da Bmw a Magna Steyr, quest’ultima adeguò quindi il proprio impianto flessibile e multi-prodotto di Graz. La scelta di appaltare esternamente progettazione e produzione derivò sicuramente da problematiche produttive e tecniche: il Suv tedesco con “passaporto” austriaco era sviluppato partendo dalla serie 3 E46, la quale però sarebbe andata in pensione dopo soli due anni. Inoltre Bmw poté spostare il rischio di un eventuale insuccesso su Magna, infatti all’epoca non si sapeva se i Suv in questo segmento, per di più sportivo, potessero avere successo tanto che parallelamente Fiat non avvallò lo sviluppo del Suv Kamal perché i volumi previsti erano troppo bassi (volumi pensati in funzione del mercato del nuovo segmento “Suv” nel quale vi era all’epoca una bassa offerta).

Così dopo un enorme successo della prima generazione, X3 è stata “promossa” e la nuova generazione F25 è prodotta internamente. Bmw, però, ha deciso di costruirla nell’impianto americano di Greer nella contea di Spartanburg in Carolina del Sud, così da essere più vicina ad uno dei mercati di riferimento (circa il 25-30% del venduto) potendo sfruttare anche bassi costi del lavoro e dell’energia e, cosa non di poco conto, l’assenza dei costi di importazione.

Sebbene molte riviste dicano che il nuovo X3 sia basato sulla precedente generazione della serie 3 (la E90), io ritengo che sia molto più imparentato con la nuova generazione (la F30) sia perché il passo è il medesimo (2,810 metri) sia per le dimensioni simili come lunghezza e larghezza delle carreggiate (debitamente allargate per il Suv). Inoltre il ruolo di “auto particolare” ora appartiene all’X1, sicuramente basata sulla piattaforma della serie 3 precedente (la E90) con un passo di 2,760 metri e cioè solo un millimetro più corto. Da notare, inoltre, come Bmw abbia deciso per questo Suv la produzione in Messico a Toluca per il mercato americano nel medesimo impianto che realizza le versioni normali della serie 3 (le M3 sono realizzate in Germania).

La medesima strategia riservata per la prima generazione del Suv bavarese è stata applicata anche alla Mini Countryman, Suv prodotto da Magna nell’impianto austriaco. In questo caso vi era un ulteriore motivo per questa scelta e cioè l’impossibilità di aggiungere una linea produttiva nell’impianto di Oxford, a ciò, però, bisogna aggiungere che Magna ha sicuramente contribuito allo sviluppo della trazione integrale (non presente sulle altre Mini) e il fatto che la prossima generazione sarà realizzata sulla nuova piattaforma attesa tra 2 anni e che, forse, avrà una versione a trazione integrale realizzata con un motore elettrico posteriore.

Enzo Ceroni – Hainz 13/12/2011


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2 Commenti

  1. Nella disamina ti sei dimenticato di dire che riciclando pianali vecchi abbattono i costi ma fanno i furbacchioni con i clienti, se non sbaglio in italia la prima serie della x3 la vendettero con motori euro3 per finire le scorte dei motori vecchi mentre tuttia la concorrenza già metteva l’euro4, diciamo che da un marchio come bmw ci si aspetta, visti i costi delle auto, un prodotto davvero nuovo e rispetto verso il cliente.

    • Direi che la questione dell’abbattimento dei costi con l’allungamento del ciclo di vita di un pianale era più che sottointesa, ma hai fatto sicuramente bene a sottolinearlo! Per quanto riguarda i motori 6 cilindri diesel confermo che hanno voluto finire le scorte dei motori Euro III. Hanno fatto un pò i furbi, ma hanno anche sfruttato il marchio che portano sul cofano consci che le avrebbero vendute. D’altra parte anche i clienti che magari pur di avere una Bmw si sono accontentati dell’Euro III o non hanno controllato bene sul listino e sul depliant nel quale doveva sicuramente esserci scritto tale caratteristica.

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