Alfa Giulia a trazione posteriore?

Alfa Romeo Giulia GT
Creative Commons License photo credit: exxodus

E se in Chrysler stessero progettando in gran segreto, come avviene in Apple dove si lavora a scompartimenti stagni, ad un pianale a trazione posteriore e motore longitudinale eventualmente da utilizzare anche per Alfa Romeo?

Già qualche anno fa si era parlato del ritorno dell’Alfa alla trazione posteriore, si vociferava di alcuni prototipi circolanti in America ma mai avvistati, mai usciti su strada. Personalmente non ritenevo possibile che la piattaforma dei segmenti C/D potesse essere modificata a tal punto, se non addirittura nella quasi totalità, tanto da “bollare” questi rumors come fantasie anche perché un’Alfa dovrebbe essere realizzata in Italia da quei pochi reduci di Arese ancora presenti in Fiat e su specifiche Alfa.

Il design Fiat aveva fatto notare più volte la difficoltà di realizzare una linea sportiva con la trazione anteriore (pensiamo ad esempio alla distanza tra ruota anteriore e la portiera) e le società di consulenza alla quale il board di Fiat si era affidata avevano sottolineato l’esigenza della trazione posteriore per poter vendere in America e dello stesso avviso erano gli uomini Chrysler, convinti che una piattaforma di questo genere sarebbe tornata molto utile anche per Chrysler. In più l’insuccesso delle ammiraglie sportive giapponesi a trazione anteriore/integrale come l’Acura RL (sebbene dotate del validissimo sistema SH-AWD) nel mercato a stelle e strisce dovrebbe far ricredere anche le persone più disinteressate al prodotto.

L’ulteriore rinvio sino al 2014 dell’Alfa Romeo Giulia con l’unica spiegazione della “bocciatura di stile per ben tre volte” potrebbe far presupporre un ripensamento dell’auto, ma è evidente che in Fiat si navighi a vista, come si può lasciare sguarnito non solo il segmento D Alfa ma dell’intera FiatChrysler? Per non parlare dell’assenza di una station wagon in tutta Fiat!
Se a questo fattore di stile aggiungiamo le recenti parole di Marchionne: “oltre il milione si affievoliscono i vantaggi delle economie di scala”, sembra evidente che qualche conto in FiatChyrsler lo abbiano fatto e si sia finalmente capito che conviene realizzare auto differenti anche per andare incontro a clienti diversi.

Ma come si può spiegare che Giulia, se sarà effettivamente progettata, sarà realizzata sul pianale C-US-Wide?

La spiegazione potrebbe risiedere nel non appropriato utilizzo della parola “pianale”, in quanto si tratterebbe di una “piattaforma” e cioè di una struttura pensata in modo flessibile sulla quale realizzare il pianale per berline a trazione anteriore con motore trasversale, come la Dodge Dart, che un pianale per berline sportive, per esempio per Alfa e Dodge, a trazione posteriore con motore longitudinale. Questo risultato è ottenuto per mezzo dell’integrazione tra il know-how di Chrysler sul flex-manufacturing e le capacità di Fiat nel realizzare auto diverse sul medesimo pianale, anche grazie all’esperienza della produzione a farfalla.

Sono sicuramente notizie che fanno tremare i polsi agli Alfisti, già provati da continui proclami di rilancio, anche di Marchionne, dello storico marchio originario di Milano ma sempre disattesi. Inoltre il 2014 risulta essere estremamente lontano, anche perché Fiat è famosa per i ritardi nella commercializzazione dei modelli come è avvenuto per esempio per Lancia Lybra, Alfa 166 e recentemente Giulietta e Panda. Ma allora perché non sviluppare una berlina e una station Alfa più piccola a trazione anteriore per coprire il segmento D in attesa di questa lontana ed eventuale, non essendo ancora progettata, Alfa a trazione posteriore? Possibile che non si capisca come l’esigenza dei clienti europei sia di berline più piccole del segmento D oltre al fatto che in tale direzione si stanno muovendo tutti i costruttori Premium tedeschi?

Ma torniamo al pianale fratello del C-US-Wide, il “D-RWD”. L’idea della realizzazione della piattaforma modulare del segmento D deriva dall’analisi del segmento E e degli MPV grandi, Marchionne infatti voleva utilizzare la sola piattaforma che darà origine al pianale E-Evo a trazione posteriore e allo stesso tempo ai futuri MPV e Crossover a trazione anteriore e motore trasversale, in modo da poter ottenere evidenti economie di scala e, cosa sempre più importante, avere una elevata flessibilità produttiva. Su questa piattaforma si era inizialmente pensato di realizzare anche il segmento D accorciando il passo e riducendo le carreggiate, ma è per me evidente che i vincoli progettuali di tale pianale, come ad esempio la parete parafiamma e l’ingombro delle sospensioni al retrotreno, imponevano sacrifici in termini di abitabilità e un peso eccessivo tanto che questa nuova auto sarebbe potuta essere una nuova 159.

Per essere una vera Alfa, poi, la trazione posteriore non è automaticamente una garanzia, ma si dovrebbe sviluppare un pianale che garantisca un handling e prestazioni degne del marchio, soprattutto per il mercato americano che ha in mente le Alfa di un tempo.

Purtroppo però tutte queste discussioni sull’Alfa potrebbero essere una clamorosa mossa di Marchionne per fare pressione su Volkswagen in modo da farle acquisire Alfa entro fine anno ad un prezzo elevato: infatti creando per Alfa un progetto “credibile” di rilancio il presidente Piech vedrebbe un’alternativa al suo piano di “porschizzare” Alfa. Vendendo Alfa ad un prezzo elevato Marchionne otterrebbe liquidità da utilizzare per pagare la scalata Chrysler, per di più ad un costo inferiore (l’ebitda di Fiat nei successivi semestri sarebbe migliore non avendo il peso del bilancio negativo del marchio lombardo).

Enzo Ceroni – Hainz 26/03/2012


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11 Commenti

  1. Piech o no, il D-RWD è in arrivo anche perché serve per la futura Dodge , probabilmente la Dodge/SRT Barracuda e altrettanto probabilmente (su base barracuda) la futura AR Duetto. Il CEO della Dodge (Bigland) ha confermato in una intervista l’arrivo di nuove macchine del segmento D a trazione posteriore.
    Comunque, pane al pane: a Detroit ci sono i tecnici inviati dalla “Alfa” (ok dalla fiat visto che i veri uomini Alfa non so che fine abbiano fatto dopo Arese) e dalla Maserati a lavorare insieme a quelli Chrysler su questo progetto.

    Daiii Enzo daiiiiiiiiiii, bisogna crederci! Siamo Alfisti, abituati a cocenti delusioni, ma stavolta secondo me ci siamo :)

    • Finché non le vedo con i miei occhi nei concessionari non ci credo, in Fiat erano riusciti persino a cambiare posizionamento alla Brera quando poteva tranquillamente essere realizzata su base Maserati (che tra l’altro di lì a poco avrebbe cambiato auto!) e poi ora vi è un rallentamento voluto nei confronti dei progetti Alfa.
      Sulla dinamica di guida penso che per essere sopra la concorrenza bisogna fare qualcosa di meccanicamente diverso, andando a puntare sui punti deboli come avevo scritto nell’articolo http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/erede-159-linee-guida-per-una-vera-alfa-romeo/ anche perché si sta creando un nuovo pianale.

  2. duetto significa 2posti!non immagino più di 4 metri per soli 2 posti!

    • Per me il riferimento per Duetto e un coupè-cabriolet Maserati (che manca visto che GranCabrio è enorme) dovrebbe essere la nuova Z4 che è lunga 4,24 metri. Considerando che per fortuna non ci devi mettere dei 6 cilindri in linea, ma al tempo stesso mettere il motore dietro l’asse anteriore per avere un baricentro più in basso penso che si potrebbero ottenere dimensioni analoghe a quelle di Bmw.

      • La vera linea della 169 la vedremo alenmo tra un anno. Quella vista finora su giornali e siti e8 solo una libera interpetrazione.Comunque speriamo che arrivi presto, perche8 e8 una vettura che non puf2 mancare nella gamma Alfa Romeo! Dovre0 patire non poco per conquistare i clienti, perche8 quelli della 166 ormai hanno cambiato casacca, rivolgendosi alla concorrenza! Non si puf2 attendere oltre 10 anni per vedere un nuovo modello che sostituisce il precedente!!! Era gia8a4 successo con la 164 ed ora accade con la 166 !I tedeschi fidelizzano i loro clienti garantendo il rinnovo dei modelli circa ogni 6 anni. Cosec chi ha una Mercedes E ricompera quasi sempre un nuovo modello di E , chi ha una BMW serie 5 ricompera quasi sempre un nuovo modello di serie 5 e cosec via.Io, soddisfatto cliente di una 166 2.4 Jtd, quando ho deciso di sostituirla qualche anno fa, non ho potuto prendere in considerazione nessun modello Alfa, e cosec alla fine ho acquistato una Jaguar!

  3. @riccardo potresti trovare l intervista?
    @hainz non è che per alfa si rimanda a causa dei pochi soldi ancora in cassa?cioè con le vendite di questi anni senza investimenti stanno raccogliendo soldi da investire?marchionne non diceva che per investire usava soldi che arrivavano al momento dalle vendite?

    • Di soldi in cassa ce ne sono veramente tanti, purtroppo non si sa quanti se ne possono utilizzare per rilanciare Alfa anche perché come ha spiegato Marchionne nell’intervista al Corriere una parte serve come “garanzia” visto che i prestiti a Fiat sono considerati “junk”, cioè “spazzatura” dalle società di rating.
      Non ha senso investire pesantemente sul mercato europeo, ma allo stesso tempo non si può lasciarlo completamente sguarnito anche perché come ho spiegato nel video di Ginevra allo stand Alfa lanciare una Giulia nel 2011 realizzata sul medesimo pianale di Giulietta poteva sostenere le vendite, cercare di saturare l’impianto di Cassino senza intaccare i conti perché l’investimento sarebbe stato estremamente basso condividendo tutto con Giulietta e sarebbe stato ripagato dalla maggior saturazione della linea produttiva, dall’ammortamento del pianale su più veicoli, da motori, cambi e sospensioni prodotti da società riconducibili a Fiat e dalle economie di scala sugli altri componenti come il sistema di climatizzazione.
      Quest’auto avrebbe presidiato il segmento D con un’auto compatta, abbastanza sportiva come lo è Giulietta e cioè quello che stanno per fare tutti concorrenti, per non parlare della station wagon.

  4. Certo è che il pianale dovrebbe esserci… in FIAT sono sempre stati bravissimi a ricavare con 4 soldi auto nuove da pianali già esistenti. La cosa che mi fa temere è, come dicevi a Ginevra, la mancanza di una vera politica per l’Europa. Non avre fatto la Thema SW né la 4 cilindri fa chiaramente capire la non volontà di investire 4 soldi per il mercato Europeo che probabilmente non è in grado di garantire profitti. Perché lo si dovrebbe fare per realizzare un’Alfa partendo da una Dodge? Per i mercati USA e Sud Americani? Forse, ma non è che lì abbiano tutte queste aspettative per Alfa, a quel punto tanto valrebbe fare una Maserati compatta.
    Non lo so, da un lato vorrei sperare, da un altro sono molto sfiduciato.

    • Sicuramente non si può pensare che l’Europa sia una priorità, ma non bisogno neanche non considerarla perché il problema e il rischio è di non avere costi ancora superiori per la dissaturazione delle linee produttive e per il ridursi di economie di scala.
      Per Thema più che il 4 cilindri penso che il problema sia di non aver pensato ad una versione station wagon che sarebbe tornata comoda anche a Chrysler per il seguito della Dodge Magnum, per il 4 cilindri il problema è di rendere il 4 cilindri Fiat Pratola Serra diesel longitudinale, non so quanto potesse costare e soprattutto l’assenza di una versione bi-turbo non so quanto possa incidere oltre al fatto che la concorrenza per poter far girare bene il 4 cilindri monoturbo utilizza i cambi a 8 rapporti che per il momento è disponibile solo per il benzina V6 Pentastar.
      Su Alfa realizzata da Dodge penso che la soluzione migliore sia il contrario, ovvero che avrebbero dovuto realizzare un’Alfa di segmento D abbastanza grande a trazione posteriore (se avessero iniziato nel 2009 ora sarebbe in fase di lancio) e poi derivare una Dodge quando l’Avenger dovrà essere sostituita senza dimenticare un’Alfa derivata da Giulietta berlina e station così da cercare di saturare Cassino e avere nell’intera gamma di tutta FiatChrysler una station wagon. Ma su questa base a trazione posteriore con peculiarità Alfa come ho spiegato nell’articolo “Erede 159, linee guida per una vera Alfa Romeo” sarebbero potute nascere un Duetto Alfa e una coupè-cabriolet Maserati così come il segmento E ed F Maserati così da avere dei modelli con un handling decisamente superiore alla concorrenza, modelli che avrebbero sicuramente venduto in America essendo molto più “exotic car”.
      Purtroppo non si farà nulla di tutto ciò, eppure mi ero illuso sia con l’accordo Fiat-Chrysler perché andavano a cadere il problema delle economie di scala potendo condividere pianale, motori e cambi con Chrysler e Dodge (ovviamente queste ultime ricevevano aggiornamenti dopo le Alfa e le Maserati).

      • Ma vaffanculo mahrnionce di merda, vendi l’alfa ai tedeschi, che loro quando dicono una cosa la fanno, anzi la fanno prima di pensarla, con piech sarebbe gia in commercio, avevo un’alfa ora ho un’audi e sai che ti dico? mai piu auto italiane.

  5. fatela subito io la compro al volo sia la roadster che la coupè!!!!!!! Lanciatela ad un prezzo inferiore ai 15.000euro e sarà la macchina di tutti i giovani e di tutti i neo patentati. andremo in giro tutti con delle piccole ( formule uno!!!!)

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