Mirafiori o non Mirafiori?

Sergio Marchionne

Il progetto “Fabbrica Italia” presentato il 21 aprile 2010, di cui trovate i miei articoli http://www.gruppohainz.it/fiat/fabbrica-italia-accordi-produzione/ e
http://www.gruppohainz.it/fiat/fabbrica-italia-il-puzzle-delle-fabbriche/, si basava sulle previsioni, peraltro concordi con tutti gli analisti, di una sostanziale ripresa economica europea e del ritorno ad elevate vendite del comparto auto.
Alcune recenti ipotesi giornalistiche riferivano di una presentazione di un nuovo piano da parte di Marchionne che avrebbe presentato il 30 ottobre 2012 in funzione della nuova situazione economica. Queste “ipotesi”, definite pure illazioni giornalistiche nel comunicato stampa diffuso da Fiat in riposta a tali articoli, si erano spinte sino ipotizzare la “riesumazione” del progetto Topolino (una citycar da posizionare al di sotto di Panda) da realizzarsi nell’impianto di Mirafiori a Torino; con il conseguente lo spostamento dei Suv Fiat 500X e del fratello Jeep del segmento B nell’impianto di Melfi dove viene attualmente realizzata la capostipite del pianale Small, la Grande Punto in tutte le sue varianti. Altre ipotesi giornalistiche ipotizzavano la realizzazione della Chrysler 100 a Cassino insieme con una gemella, erede dell’attuale Lancia Delta. Viceversa la produzione dell’Alfa Romeo Giulia sarebbe confermata in America.
Ci potrebbe essere qualcosa di vero in queste ipotesi in particolar modo su Mirafiori? Io penso che qualcosa sotto ci sia. Dopo 500L e i Suv medi di segmento C Alfa e Jeep, lo spostamento dei Suv di segmento B Fiat e Jeep costituirebbe la terza modifica al piano di produzione di Mirafiori verso altri impianti del Gruppo. A livello economico non ha senso tenere aperto un impianto che produce senza continuità. Vi sono altri impianti nella condizione di produrre queste auto che utilizzano la medesima piattaforma. A ciò si aggiunge il fatto che l’impianto di Mirafiori si trova all’interno della cerchia della tangenziale; al termine della produzione della MiTo (indicativamente nel 2015) Fiat potrebbe dismettere l’area seguendo quanto già fatto per le aree milanesi di Portello, l’ex area Pirelli e la zona dell’ex Fiera.
Se da un lato ciò non costituirebbe la chiusura completa di Fiat a Torino, l’head quarter e lo sviluppo di auto e motori rimarrebbe, d’altro canto decreterebbe la completa fine della produzione di auto nella sede storica. Ciò potrebbe comportare qualche contraccolpo anche in Borsa, cosa che avvantaggerebbe ulteriormente Fiat nella scalata a Chrysler come dimostrato nell’articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/fiat-punta-al-100-di-chrysler/. Tale scelta o anche solo la dichiarazione dell’intento di dismettere la produzione a Torino sarebbe una durissima risposta alla sentenza della magistratura che impone il reintegro a Pomigliano di 145 operai Fiom.
Ma veniamo alle mie previsioni riguardanti i siti produttivi.
Se FIAT dovesse realizzare la Topolino, cosa che mi auguro visto la dismissione della precedente generazione della Panda in Polonia, la localizzazione della produzione più logica e conveniente sarebbe proprio a Tychy. I motivi sono puramente economici e di logistica: costo inferiore della produzione e del lavoro, possibile aumento delle economie di scala e della saturazione dell’impianto (anche Ford Ka terminerà della produzione e l’attuale saturazione dell’impianto è solamente al 70%) e la vicinanza all’impianto di Biesko Biala dove vengono realizzati il twinair e il 1,3 diesel e ai mercati emergenti che potrebbero richiedere proprio mezzi economici e piccoli come la piccola Fiat.
Dopo la fine della produzione dell’attuale generazione, l’Alfa Romeo MiTo potrebbe non avere un’erede. Eppure il concetto di una piccola Alfa di segmento B per i giovani era molto valido e meriterebbe quindi un seguito, questa volta, però, con la dovuta e da me tanto sperata aggiunta della versione a cinque porte (concettualmente sensibilmente differente dalla più “paciosa” Grande Punto) e di un frontale aggressivo oltre ad una versione veramente sportiva dotata di cavalleria che faccia sognare i giovani, ovviamente la produzione sarebbe a Melfi insieme all’erede della Grande Punto.
Il piccolo sport utility del segmento B Fiat, chiamato 500X, potrebbe essere in realtà messo in “attesa” facendo debuttare prima la versione più costosa Jeep. Poiché entrambi i Suv condividono il pianale con la 500L potrebbero essere realizzati in Serbia e non a Mirafiori (o Melfi) per i noti motivi economici (costi produttivi e di lavoro inferiori), ma soprattutto per gli accordi di libero scambio tra Serbia e USA e tra Serbia ed Europa (e tra Serbia e Russia in fase di perfezionamento!) così da far risparmiare sulle tasse di esportazione.
A salvare Mirafiori, però, potrebbero concorrere diversi fattori come la possibile saturazione degli impianti FiatChrysler in America; questione che potrebbe acuirsi ulteriormente, come penso, per il possibile grande successo del nuovo Jeep Liberty/Cherokee in America e Canada che sarà presentato al salone di Detroit a gennaio 2013. Se tale Suv sarà una versione in piccolo del più grande GranCherokee le versioni destinate al mercato del vecchio continente diesel potrebbero essere realizzate nell’impianto torinese. A ciò potrebbe anche contribuire la variazione del cambio euro/dollaro che impedisce la programmazione nel lungo periodo.
Da non sottovalutare, poi, altri tre fattori molto importanti. Il primo è la possibilità da parte di Fiat di affittare la propria capacità produttiva aggiornata ai migliori standard (il World Class Manfacturing). Un esempio potrebbero essere i giapponesi di Mazda o Suzuki per la produzione in Europa delle proprie vetture a causa dell’apprezzamento dello yen sull’euro, ma anche negli Stati Uniti come detto nell’articolo http://www.gruppohainz.it/fiat/il-plant-sharing-di-fiat/. Il secondo è lo sfruttamento esteso della produzione a farfalla http://www.gruppohainz.it/fiat/fattori-economie-di-scala-e-produzione-farfalla/ e cioè della produzione nei vari impianti di tutte le auto realizzate su una determinata piattaforma ed eventualmente anche su più piattaforme (già in parte sperimentata da Chrysler nell’impianto messicano per i gemelli Dodge Journey e Fiat Freemont insieme alla versione americana della Fiat 500), seguendo quindi la domanda del mercato in modo analogo a quanto vuol fare Volkswagen. In tal senso l’impianto di Cassino potrebbero essere realizzate dall’erede della Lancia Delta ai Suv Jeep del segmento C e D per l’Europa passando per l’Alfa Romeo Giulia station wagon ed eventualmente berlina, manca solo il monovolume medio stile Ford C-Max e direi che avremmo completato tutti i segmenti. Il terzo fattore, invece, è la possibilità della revisione dei dazi sulle importazioni e sulle esportazioni da parte di Italia/Europa e America, come auspicato da Marchionne in seguito all’incontro con Monti.
Risulta comunque un peccato che si debba assistere all’eventuale chiusura di un altro impianto Fiat dopo Termini Imerese, eppure Fiat non si trova nelle medesime condizioni delle altre Case con una diminuzione della domanda avendo a disposizione una gamme complete, si trova con una gamma completamente sguarnita che oggi non è economicamente fattibile riempire in fretta, ma che qualche anno fa, come scritto a suo tempo, aveva decisamente più senso visto che c’erano utili Fiat e il mercato era decisamente più elevato.

Enzo Ceroni – Hainz 26/10/2012
http://www.gruppohainz.it/fiat/mirafiori-o-non-mirafiori/

Nota: la zona industriale di Mirafiori risulta molto appetibile se vi fosse un cambiamento di destinazione d’uso a residenziale e commerciale, realizzando, così, un grande e innovativo quartiere verde a basso impatto ambientale come l’area dell’ex Fiera a Milano, ricavandoci ovviamente un lauto guadagno, sempre che il mercato dell’edilizia si riprenda (i tempi, però, sarebbero dell’ordine della decina di anni per l’eventuale acquisto dell’attico vista Alpi innevate).


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36 Commenti

  1. tempo fa lessi un articolo su MilanoFinanza che parlava di un “tacito accordo” tra Marchionne e Obama, in pratica a Marchionne era stato consigliato di produrre le vetture destinate al mercato americano in America (Canada, Stati Uniti e Messico) e quindi evitare qualsiasi esportazione verso l’America di vetture destinate agli States prodotte in Italia
    quindi credo che le elezioni americane del 6 novembre influenzeranno qualcosina sul piano Fiat, anche se verranno dopo la presentazione del 30 ottobre
    non so forse sono solo “supposizioni senza logica” però quell’articolo mi colpì molto (ora non lo riesco a trovare, era di un mesetto fa)

    • Considera, però, che Marchionne ha puntato sino ad ora sulla produzione americana (anche se forse in sede di trattativa paventava la possibilità di produrre i Suv di segmento C in Europa), infatti ora la saturazione degli impianti Chrysler è particolarmente elevata, non c’è posto per altri modelli, ma solo per il rinnovo degli stessi ed eventualmente per qualche nuova “variante” per esempio per il Wrangler.

      • cosa ne pensa del piano industriale appena presentato?
        ora sembra che tutti i modelli Alfa Romeo e Maserati debbano ritornare in Italia
        eppure la Levante era stata subito accostata all’America dove attualmente si produce la Jeep Grand Cherokee
        la stessa cosa per la Giulia su base Dart
        è possibile economicamente questo trasloco della produzione in Italia?

        • Quello che mi spiace è che nei 17 modelli previsti entro il 2015 non ce ne sia nessuno per Lancia. Speriamo che sia solo una mossa momentanea.

          • Noi la pensiamo così: “In tutto questo contesto Lancia avrà un ruolo marginale a causa del suo limitato appeal fuori dall’Italia. Ma questo non vuol dire che verrà eliminata. Le intenzioni del Lingotto saranno quelle di preservare l’unicità della Ypsilon, che ha un ruolo significativo in Italia e che fino ad ora è stata la sola economicamente sostenibile. Quindi il marchio Lancia, che non potrà mai tornare quello di un tempo, vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, come già accade oggi, almeno fino a quando ci sarà un ritorno economico.”

          • Ma secondo me il nuovo product plan non è male specialmente per realtà come Alfa Romeo e Maserati, Lancia ahimè “rimarchierà” prodotti d’oltreoceano ma non dimentichiamoci che come direttore del design Chrysler e Lancia è stato chiamato un certo Lorenzo Ramaciotti che avrà l’oneroso compito di concepire uno stile adatto per gli americani di Chrysler e gli europei di Lancia, quindi alla fine non mi preoccuperei tanto del design quanto del numero di auto che si venderanno col marchio Lancia quello si che sarà il metro di misura con cui si deciderà il destino del marchio italiano. Spero che nel prossimo product plan Lancia sia ancora viva e venga rilanciata con la stessa forza di Alfa Romeo e Maserati. Dato che in Italia si produrranno modelli di una certa caratura voglio ben sperare che questi modelli non lascino nulla al caso anche nei più piccoli particolari e non dimentichiamoci della qualità dell’assemblaggio, uno delle spine nel fianco dell’Alfa 159. Credo che Fiat abbia la liquidità per procedere all’acquisto delle quote Chrysler in mano al sindacato senza “vendere” Ferrari. Per quando riguarda il governo italiano ha fatto quello che i governi stranieri fanno da sempre con le proprie case automobilistiche, difendere i propri lavoratori. L’errore è stato fatto negli anni passati quando i soldi a Fiat sono stati dati a fondo perduto per via delle pressioni esercitate dai sindacati, erano quelli i tempi in cui bisognava mettere il gruppo davanti ad una scelta, soldi in cambio di step da realizzare. Anche i sindacati che non fanno il bene dei lavoratori, dovevano accettare determinati accordi ma legando la firma dell’accordo alla partecipazione agli utili dell’azienda da parte dei lavoratori, così come fecero i sindacati tedeschi quando il gruppo vag era in brutto acque e chiese ai lavoratori maggiore flessibilità.
            P.s. ma si saprà quali saranno di sicuro questi 17 modelli?

          • Noi abbiamo fatto questa lista:
            Fiat: 500 elettrica (presentazione 30 novembre, produzione dicembre 2012 Usa), 500L Usa (presentazione 13 gennaio 2013, produzione febbraio 2013, vendita giugno 2013), 500XL (settembre 2013), 500L Trekking (dicembre 2013) 500X (aprile 2014), Viaggio hatchback a 5 porte (sostituisce la Bravo 2014), Punto (2014)
            Alfa Romeo: 4C (produzione aprile 2013, vendita gennaio 2014), Giulia Berlina e SportWagon (stampa luglio 2013, febbraio 2014 Usa), Suv (gennaio 2014), 4C Targa (2015), Spider (gennaio 2015)
            Lancia: Delta (2014)
            Chrysler: Nuova 200 (presentazione 13 gennaio 2013), 100 (2014)
            Jeep: Liberty/Cherokee (presentazione 13 gennaio 2013), Grand Wagoneer (gennaio 2013), Grand Cherokee Diesel (gennaio 2014), B-Suv (luglio 2014)
            Ram: 1500 (novembre) 2500 Heavy Duty CNG (novembre) Promaster (gennaio 2014)
            Srt: Viper (novembre 2012), Barracuda (2015)
            Ferrari: Enzo ibrida (presentazione 13 gennaio 2013)
            Maserati: Nuova Quattroporte (presentazione 13 gennaio 2013, produzione gennaio 2013, vendita gennaio 2013), Ghibli (dicembre 2013), Levante (pre-prototipi aprile 2013, produzione giugno 2013, vendita gennaio 2014)

        • Sto scrivendo l’articolo sul nuovo Piano Fiat per domani nel quale risponderò a tutte le domande. Comunque grazie mille per l’articolo, lo leggerò per bene.

  2. Essere o non essere, questo è il problema. Speriamo che per esportare negli Usa e costruendo per altri marchi tutti gli stabilimenti italiani siano indispensabili.

    • Io spero nel successo del Jeep Liberty/Cherokee e delle prossime berline marchiate Chrysler e Dodge, così come quello della Quattroporte che soprattutto della bellissima Ghibli, sperando possa spingere a rivedere il progetto Giulia sia come concetto/realizzazione (anche se è praticamente impossibile, perché ormai indietro non si torna) che sul luogo di realizzazione. Certo un successo elevato di Ghibli (con la speranza che meccanicamente sia al vertice), potrebbe far propendere anche per la realizzazione dell’ammiraglia Alfa, ma quando? 2015?

  3. I 17 modelli erro o sono solo quelli prodotti in Italia? Perchè se è così tra di loro cari amici di AutoItalian non si può annoverare la 500 elettrica, che verrà costruita e venduta in Messico, Usa e Canada e nulla più. La spider dell’Alfa sviluppata insieme a Mazda sarà costruita dalla stessa nel suo stabilimento di Hiroshima. Per la Lancia non è previsto nessun nuovo modello da qui sino al 2015/2016 men che meno restyling.
    Buon lavoro Enzo.

    • No, infatti. Questi saranno quelli prodotti in Italia:
      Fiat: Panda 100HP, 500X
      Maserati: Nuova Quattroporte, Ghibli, Levante, ipotetica Maserati 4C
      Alfa Romeo: 4C, 4C Targa, Giulia berlina, Giulia SportWagon, 169 (su base Ghibli)
      Lancia: 100 (futura Delta)
      Jeep: B-Suv
      Fiat Professional: Gamma Promaster (Doblò, Ducato, Daily)

      Di più noi non sappiamo

      • Fiat presenterà solo una novità, appena visto il product plan mi sono chiesto quale auto sarà? La 500 XL o la 500X? Dato che saranno solo modelli prodotti in Italia ho pensato fosse la 500X, ma il nuovo piano lascia molto alla fantasia dato che è stato detto tutto e non è stato detto nulla. Per casi come Alfa Romeo dove ci sono ben 8 nuovi modelli, oltre alla 4C (nelle varie salse) si dovrebbe vedere anche altro in giro per i test, a meno che questi test non siano al momento fatti negli Usa. L’unico neo è Lancia, ma ribadisco che questa pausa sia solo momentanea.

        • la 500XL sarà presentata a Luglio 2013, come oramai è tradizione in casa Fiat per tutti i modelli della gamma 500, e in vendita a settembre 2013 (stesse date della 500L, ad un anno esatto dal suo debutto)
          a dicembre 2013 ci sarà la vendita della 500L Trekking che anticiperà di poco il debutto della 500X previsto per aprile 2013 mentre la cugina Jeep B-Suv vedrà la luce a luglio 2013
          infine per il 2015 è prevista la Chrysler/Lancia 100/Delta che sarà prodotta a Cassino
          inoltre noi crediamo, ma non abbiamo fonti al riguardo, che in Italia sarà prodotto il Suv Alfa Romeo che si baserà sul nuovo telaio del Jeep Liberty/Cherokee che dovrebbe essere presentato il 13 gennaio 2013 al Salone di Detroit

          • Non riesco a venirne a capo di questo Piano, meglio rifletterci ancora un poco (lo pubblico il prossimo venerdì). Chiedo venia, per il momento accontentatevi dell’articol sulla nuova Panda 4×4 e metano.

          • Non mi torna questa frase a livello di tempistiche: “a dicembre 2013 ci sarà la vendita della 500L Trekking che anticiperà di poco il debutto della 500X previsto per aprile 2013 mentre la cugina Jeep B-Suv vedrà la luce a luglio 2013”. Non è che la 500X è per il 2014 così come la Jeep B-Suv?

    • Guarda la slide sul piano di Marchionne, in basso c’è una legenda molto chiara.

  4. Nel nuovo criptico product plan cosa si dice dei motori e cambi? Perchè dei modelli di auto non si sa quali siano, per es. ci sono 3 suv di cui 1 non se ne sapeva nulla, forse è il suv a marchio Alfa Romeo che era stata bocciato?

    • noi crediamo che il futuro C-Suv di Alfa Romeo potrebbe essere prodotto a Cassino, che ricordiamolo produrrà Giulietta, Giulia Berlina e Giulia SportWagon
      il Suv si baserà sul telaio del futuro Jeep Liberty/Cherokee che verrà presentato il 13 gennaio 2013 al Salone di Detroit

      • Speriamo per le Alfa, ma quello che mi chiedo è perché non farle prima queste Alfa, siamo ancora in periodo di crisi… Se invece se le avessero fatte nel 2011 ora si avrebbero già economie di scala con il pianale C-US-Wide, dei motori, dei cambi e di tutta la componentistica e soprattutto maggior saturazione dell’impianto e ripartizione dei costi di sviluppo.

  5. Si pensa che nel 2013 la Giulietta venga “stravolta” per essere venduta anche negli Usa.

  6. Per quanto riguarda propulsori e cambi nel nuovo piano industriale voi che ne pensate?

    • Ci saranno i cambi Zf e dovrebbe esserci il 7 marce. Sui propulsori c’è il rinnovato 1750 turbobenzina, mentre il diesel penso sarà aggiornato con l’Euro VI.

      • Nessun power step specialmente per il 2.0 da 170 cv mjet?

        • Non penso, ma non ho notizie al riguardo. Quello che è certo è il diesel 2,5 VM in sostituzione del 2,8 e le varie versioni potenziate e doppio-turbo del V6 diesel, sempre VM.

          • Viste le foto ufficiali della nuova Maserati Quattroporte? A me la forma del gruppo ottico non mi piace tanto, poi sia il posteriore che l’anteriore mi danno l’aria di già visto.

          • Sì, neanche a me impazzisce, così come la precedente generazione che era troppo poco sportiva, del resto come l’Alfa 166. Considera poi che si tratta di rendering e quindi le foto le vedremo solo più in là, solo a quel punto si può dare un reale giudizio come lo è stato con la 500L.

  7. Più che plant sharing o produzione a farfalla guarderei anche ai problemi di logistica per gli altri marchi

  8. insomma problemi di supply chain

  9. se fiat facesse un impianto come quello di lipsia di Bmw, sarebbe un bellissimo esempio di Coworking

    impianto di Lipsia:

    http://www.youtube.com/watch?v=tLGsgnDjLiQ

    coworking:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Coworking

    così si risolvono a livello gestionale problemi tra produzione e non-produzione

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