Le Lancia del nuovo millennio….Audi

Lancia Delta Evo
Creative Commons License photo credit: Dario.C
Articolo del giugno 2011 presente in originale nel gruppo Hainz di google.

Non so voi cosa ricordiate degli anni ’80, io gran poco visto che in quel decennio ci sono nato, ma in quel poco tra un Tomba “la bomba” e le prime letture di Quattroruote c’è un’auto che mi ha lasciato qualcosa nel cuore ed è la Lancia Delta integrale. Quest’auto rappresentava il sogno di ogni appassionato di auto ed esprimeva tutta la miglior tecnologia esistente a quell’epoca.

Poi Lancia cambiò e lo fece repentinamente perché Fiat acquistò Alfa Romeo, un marchio sportivo che andava, secondo loro, a scontrarsi il marchio di Chivasso. Eppure la distanza tra Lancia e Alfa Romeo era elevata, l’una una granturismo che poteva diventare molto potente nelle versioni HF proprio come la Delta integrale, ma che non rinunciava alla praticità delle cinque porte, mentre l’altra una sportiva pura, nel midollo anche se in Fiat decisero per l’omologazione tecnica abbandonando la trazione posteriore.
Proprio questa scelta fu alquanto nefasta non solo per Alfa, ma, appunto, anche per Lancia, che iniziò a rinunciare alla sua vena di granturismo, facendo forse arrabbiare i Lancisti con gli Alfisti. Eppure all’interno di Fiat probabilmente c’era chi voleva cambiare le cose, ma di questo ne parlerò prossimamente.

Lancia iniziò a perdere tutta la sua carica di innovazione e i suoi contenuti tecnici che da sempre rappresentavano il plus della Casa di Chivasso come il Volumex, le sospensioni McPherson al posteriore o la trazione integrale. Mentre Lancia moriva e con essa la trazione dell’integrale italiana i rivali dell’Audi cominciavano a spingere prepotentemente in questa direzione, ma non solo loro visto che Bmw presentò la sua prima trazione integrale nel 1985 con la serie 3 (E30 325ix) e nel 1991 per il segmento E in occasione del restyling della serie 5 E34, mentre Mercedes lo proponeva già da qualche anno. E’ innegabile come sia più facile e con migliori risultati in termini di consumi la realizzazione della trazione sulle quattro ruote con i motori longitudinali. Bisogna, però, dare atto ad Audi di aver continuamente affinato e sviluppato il proprio sistema tanto che ora il problema tipico del sottosterzo è quasi del tutto assente con la nuova piattaforma MLB, addirittura assente con l’aiuto del differenziale posteriore sportivo (ripartizione della coppia controllata elettronicamente tra la ruote posteriore interna ed esterna).

Se all’epoca i tedeschi sono stati avvantaggiati dalla diffusione della trazione integrale ora con l’avvento della trazione integrale ibrida Lancia con la sua disposizione con motore trasversale (sin dalla Beta e poi anche sulla vendutissima Thema) avrebbe potuto avvantaggiarsene, se almeno una Lancia esistesse veramente, non una succursale europea di Chyrsler…

Enzo Ceroni – Hainz 02/06/2011


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2 Commenti

  1. ancora oggi Lancia è nel cuore di tutti, se solo si decidessero a produrne… la nuova y è un insulto al buon senso e uno sgarro ad appassionati e concessionari

    • Anche io lo penso, peccato che per dimostrarlo bisognerebbe produrre una Lancia vera da cima a fondo (contenuti ed estetica) come ad esempio un remake della Delta Integrale. Io penso che il preblema sia strategico, non si può pensare di fare un rebadging puro come quello fatto, il rebadge può essere un’occasione, ma deve essere fatto bene come hanno dimostrato le Opel americane che sono delle bellissime Buick, ma che hanno ricevuto interventi estetici come nuovi frontali ( in plastica, quindi a costi comunque bassi) e di contenuti per andare incontro alle esigenze locali.
      Per Lancia vi è poi un problema estetico sia soprattutto nel frontale, aggravato ancor di più con l’omologazione a quello di Chrysler (da non sottovalutare poi che la calandra per Ypsilon e Delta sta male anche sulle relative versioni Chrysler!)

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