Auto ibride anche sportive

Porsche 918 Hybrid al salone di Ginevra 2011

Porsche 918 Hybrid al salone di Ginevra 2011

Articolo del marzo 2010 presente in orginale nel gruppo Hainz di google.

Erano mesi che avevo “parcheggiato in un cassetto” questo articolo in attesa di completarlo, ma dopo aver visto le concept ibride di Ferrari e Porsche ho deciso che era il momento giusto.

Fino ad ora se avessi chiesto a chiunque di pensare ad un’auto ibrida tutti avrebbero immaginato la Prius e quindi una vettura votata all’economia d’esercizio e all’ecologia senza pensare che un’ibrida possa essere anche sportiva.

Ne sono un esempio proprio la Ferrari F599GTB Hy-kers e la bellissima ed efficientissima concept 918 di Porsche presentate a Ginevra. (nella sezione immagini ci sono gli spaccati che mostrano come sono fatte “sotto al vestito”). La prima è la versione ibrida della conosciuta Granturismo di Maranello alla quale è stato aggiunto un motore elettrico nel cambio a doppia-frizione (mentre la 599GTB monta il cambio elettro-attuato o il manuale) e le batterie poste al di sotto della scocca dove vi sono i sedili, abbassando addirittura il baricentro rispetto alla 599GTB standard.

Porsche, invece, presenta una Supercar totalmente nuova con prestazioni eccezionali coadiuvati da consumi incredibilmente contenuti che, probabilmente, avrà un seguito produttivo andando a prefigurare l’erede della bellissima Carrera GT. La Supercar tedesca prevede una configurazione ibrida con un V8 biturbo di 3,4 litri da oltre 500cv e cambio doppia-frizione al quale è aggiunto un motore elettrico un po’ come sulla F599 Hy-Kers, ma rispetto ad essa sull’asse anteriore ci sono anche due motori elettrici posti centralmente (non sono moto-ruote che aumenterebbero le masse non sospese) in modo da avere la trazione integrale completamente elettronica sia tra avantreno e retrotreno che tra ruota sinistra e destra, permettendo, perciò, una dinamica del veicolo eccezionale in curva.

Dato che la concept 918 permette prestazioni da brivido, spero che Ferrari abbia già in sviluppo l’F70 ibrida (erede della Enzo), magari applicando una meccanica analoga a quella Porsche con in più, se possibile, i motori elettrici anteriori spinti da due condensatori, in quanto i condensatori, rispetto alla batterie, riescono ad accumulare una grande quantità di energia in pochissimo tempo e cioè nelle frenate al limite tipiche di quest’auto.

Vi chiederete perché c’è tutta questa attenzione per l’ibrido 4×4? La risposta è semplice: le auto a trazione integrale classica hanno maggiori consumi e pesi rispetto alle versioni normali, perciò ci sono maggiori margini di miglioramento tra esse e una versione ibrida. Inoltre ci sono case, come Peugeot, che non hanno auto con pianale adatto alla trazione integrale, perciò con la trazione integrale elettrica non devono modificare il pianale delle proprie auto in quanto queste auto non sono progettate per alloggiare l’albero di trasmissione centrale che corre nel tunnel tra i sedili anteriori, questo albero non serve in una trazione ibrida sulle quattro ruote, poiché il motore elettrico è posto direttamente sull’asse posteriore e si devono, eventualmente, portare solo dei cavi.

Ma quello che sconvolgere di più alcuni appassionati è la possibilità che le auto “rally replica” che hanno sempre fatto della meccanica pura e dura, potrebbero diventare ibride 4×4 con schemi analogo a quello Porsche (ovviamente “al contrario” e cioè con motore a benzina nel cofano anteriore). E’ il caso sia della Mitsubishi Lancer Evo XI che della Ford Focus RS. Molti storceranno il naso, ma probabilmente sono ancora legati all’equazione ibride = auto brutte e lente, mentre la realtà dei fatti è che le batterie se posizionate intelligentemente possono migliorare il bilanciamento dell’auto e abbassare il baricentro e, cosa fondamentale, con due motori elettrici per le ruote posteriori (uno per ruota come la Porsche 918) si può gestire la dinamica di guida esattamente come ora fa il complesso e costoso (ma anche pesante) differenziale posteriore elettronico SH-Awd dell’attuale Evo X.

Al momento non è ancora stata presentata nessuna concept “rally replica” ibrida specifica, ma qualcosa di simile sì: la concept PX-MiEV, un Crossover realizzato proprio sulla piattaforma Lancer con uno schema ibrido 4×4 semplificato. Il sistema in uso dal PX-MiEV prevede l’utilizzo di un propulsore 1.6 benzina abbinato al cambio doppia-frizione della Lancer Evo X e due unità elettriche, disposte una per assale, così da gestire la trazione integrale.

Questo schema costruttivo non è l’unico e non è detto che sia il vincente, molte case automobilistiche hanno altre soluzioni che porteranno al debutto nel giro di due anni, permettendo una fantastica differenziazione meccanica e una diversità nelle scelte realizzative molto interessante (ibrido parallelo, serie o Erev ma non solo).

Una casa molto attiva è Lotus che, sempre a Ginevra, ha presentato la concept su base Evora “414 E Hybrid”. Questa Supercar è un’ibrida Ever come la pacata Volt, ma abbina prestazioni esaltanti con consumi contenuti: raggiunge da fermo i cento chilometri orari in meno di quatto secondi potendo percorre oltre 480 chilometri con un pieno di cui 55km in puro elettrico (è un’elettrica plug-in). Il segreto sta nel “Lotus Range Extender” costituito da un motore 1,2 3 cilindri da 47cv particolarmente compatto, semplice e leggero dedito alla sola ricarica delle batterie ai polimeri di litio. Ad esso sono affiancati due propulsori elettrici da 207 cavalli e 400Nm l’uno che realizzano la trazione integrale.

Concludo questo lungo articolo sottolineando come tutte le case si stiano mobilitando (chi più e chi meno) verso l’ibrido e che nei prossimi due anni assisteremo ad un’invasione di queste vetture.

Enzo Ceroni 22/03/2010

N.B. Come visto su alcune ibride Bmw e anche sulla Porsche 918 inizia a diffondersi quanto avevo suggerito tempo fa e cioè un’integrazione tra il navigatore e la centralina che controlla l’ibrido in modo da ottimizzare il funzionamento in elettrico in città e sfruttare al massimo le batterie.
Lo si può leggere nell’articolo sull’ibrido Fiat di maggio 2009 verso la metà:
Ibrido Fiat, il più furbo


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4 Commenti

  1. E con il Sound coe la mettiamo? Sono sicurissimo che l’elettrico e o l’ibrido sia il futuro, ma non mi convince per questo aspetto, il sound, per quanto riguarda le sportive!
    Un’auto ibrida da Rally è stata fatta da Citroen, la C4 WRC HYbrid4 , non è il sistema che descrivi tu, ma è già un inizio.

    • L’essere ibrida non vuol dire che sia silenziosa, il motore endotermico c’è eccome, bello potente! Se ti fermi al semaforo e vuoi far sentire la presenza puoi escludere lo star&stop come sulle auto normali, ma quando riparti al motore endotermico che sale di giri hai la spinta del motore elettrico posteriore che a zero giri ha già la coppia massima e ti permette di schizzare via velocissimo!

      • Qundi, il sound nomale, con in più la spinta dell’elettrico? Fa salire di giri più velocemente il motore endotermico?

        • Se vuoi sì, altrimenti se non vuoi consumare o non vuoi “farti sentire” quando sei fermo l’auto si spegne e si riavvia con il motore elettrico (o i motori) se procedi tranquillamente oppure se richiedi le prestazioni massime il motore endotermico spinge anch’esso fortissimo essendo aiutato dai motori elettrici che hanno transitori praticamente nulli e molta coppia.

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