Auto elettriche e auto ibride

Google street view car at Hong Kong
Creative Commons License photo credit: mihimaru

Articolo del novembre 2006 presente in originale nel gruppo Hainz di Multily.

Il mercato automobilistico di oggi è sostanzialmente fermo, non bisogna considerare le mode, le evoluzioni, di sostanzialmente innovativo nel mercato c’è veramente poco.
La necessità di rientri economici sicuri ha portato ad un vero immobilismo strutturale del panorama veicolistico. Toyota , invece, cerca di innovare, ma dal canto suo ha ben 8 milioni di veicoli dove un auto come la prima Prius (totalmente in passivo) non modifica i risultati e gli introiti; solo con l’attuale Prius Toyota il progetto ibrido è in pari e non parliamo di un aumento di costo del veicolo esagerato, si parla con le economie di scala di un surplus di 2000 euro per auto.
Il passaggio da un veicolo normale ad uno ibrido comporta l’aggiunta di motori elettrici e accumulatori, comportando quindi un deciso aumento di peso del veicolo.
Una risposta concreta sarebbe il passaggio ad un auto completamente elettrica, purtroppo però ci sono ostacoli difficilmente superabili che riassumo in questo elenco:
– scarsa autonomia, di circa 150-200km e peso elevato delle batterie che hanno anche una vita utile di circa 100’000km con problemi ( e costi) di smaltimento;
– necessità di tempi di ricarica lunghi (anche di ore) ad una presa elettrica, sebbene una ricarica per 200 km possa costare 1-2 euro! Inoltre per poter ricaricare bisognerebbe avere un garage, quindi impossibile per chi lascia l’auto in strada (e sono molti);
– per la sua ridotta autonomia l’auto elettrica non potrebbe essere l’unica auto di famiglia, ma solo l’auto da città, essendo quindi una seconda auto;
– numeri troppo bassi per poter sfruttare economie di scala.
Credo che fra questi problemi quello più difficile da risolvere sia l’accorciamento sostanziale dei tempi di ricarica, riducendolo dalle circa 4 ore attuali a circa 15 minuti si potrebbe risolvere sia il problema dell’autonomia e della necessità avere un garage per ricaricare le batterie.
Riducendo così i tempi di ricarica una famiglia che deve andare in vacanza può sostare in autogril a bere il caffè e sgranchirsi le gambe e ripartire col pieno di elettricità percorrendo quindi con una sola sosta anche 400km con 4 euro di elettricità, risultando quindi anche molto più economica di qualsiasi auto diesel con anche il vantaggio di una rumorosità praticamente assente.

Enzo Ceroni – Hainz 15/11/2006


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