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Precisazioni su Alfa Romeo Giulietta
L’erede della 147 arriva sul mercato solo nel 2010 perdendo quel vantaggio di innovazione che poteva portare nel segmento dato che già a fine del 2008 la progettazione si poteva dire conclusa. Oltre a ciò vi sarà un appiattimento delle sospensioni, componente fondamentale per l’handling soprattutto nell’anteriore dato che nei segmenti C a trazione anteriore anche il 60% del peso ricade sulle ruote che oltre a dare al direzionalità devono scaricare la potenza del motore.

Per Alfa basta numeri, si ricomincia da Giulia!
Nel settembre del 2008 si parlava già della gamma Alfa Romeo con l’erede della 159 che torna ad un pianale condiviso con il segmento C, mentre Giulietta era già praticamente pronta sul medesimo pianale, ma di cui sarà ritardato l’ingresso sul mercato di oltre un anno. Le Alfa perdono il quadrilatero alto e Giulietta dimostra un ottimo handling, ma come sarebbe stata con una sospensione più raffinata? Sarebbe stata quell’ “ammazza tedesche” come lo è stata 147 commercializzata quando vi era ancora la Golf IV? Perché non proporla prima (nel 2009) e accanto ad essa nel 2010 una remake della 156 che tanto aveva avuto successo in attesa di un’Alfa a trazione posteriore con qualche partner come poteva essere Jaguar? Perché aspettare ancora (probabilmente sino alla fine 2013 se va bene) per la berlina Alfa quando la saturazione degli impianti raggiunge livelli paurosi e si potrebbe aumentare le economie di scala del pianale C-Evo?

Modelli uccisi dalla crisi
L’articolo del 2009 in cui sottolineavo come si sarebbe dovuto anticipare il pianale C-Evo sin dalla Delta così da poterne fare un remake dell’integrale, realizzare un Suv e poter realizzare velocemente 940/Milano diventata poi “Giulietta”: Inoltre sottolineavo l’importanza di una “Deltina” con sospensioni indipendenti bi-link posteriori per poter realizzare anche un piccolo Suv!

Marchionne: 8 anni alla guida di Fiat
Marchionne ha salvato due volte Fiat e sta riuscendo a superare due momenti difficili dell’economia, non è però riuscito a rilanciare l’Alfa e a saturare gli impianti Fiat oltre a perdere un pò tempo rispetto alla concorrenza in Cina, Russi e, in parte, in India.