Salone di Ginevra 2015

Come sempre il Salone di Ginevra porta grandi e numerose novità, difficile condensarle tutte e forse inutile. Andiamo quindi oltre ed analizzare le strategie.
Mentre vi sono Marchi che purtroppo vengono uccisi sebbene abbiano alle loro spalle grandi successi sia commerciali sia in pista oltre ad ottime potenzialità (anche di vendita del marchi a Cinesi), Citroen concretizza lo spin-off delle versioni DS promuovendolo a vero marchio Premium. La parte più caratterizzante di questi modelli è la griglia frontale nella quale ora capeggia la scritta DS e la cromatura laterale della stessa calandra che riprende in parte quella della concept DS9 del 2013. La tridimensionalità della calandra e l’utilizzo della cromatura conferisce un’estetica decisamente personale e diversa dalla classica Citroen, ci vorrà del tempo e magari alcuni Suv, ma sicuramente è la strada giusta dal punto di vista estetico.
Anche Audi ha intrapreso la strada della tridimensionalità del suo single frame ormai evoluto in un esagono. Il Q3 e ancor più il nuovo Q7 portano alla ribalta le cromature della cornice. Ormai il marchio di Ingolstadt copre ogni nicchia, tutte tranne una, la station di segmenti C su base A3 che i concorrenti Mercedes hanno appena occupato. R8, invece, perde quella personalità che aveva la precedente generazione sebbene non sia una cattiva auto, si tratta, però, di una copia della Lamborghini mantenendone intatta la meccanica, un peccato perché una variante ibrida “Quattro” avrebbe potuto competere meglio sia in termini tecnici che di immagine con la Bmw i8.

Seguendo la strada intrapresa da Citroen, ma probabilmente cercando di copiare Audi troviamo una Hyundai che migliora anno dopo anno e prodotto dopo prodotto. La i40 berlina e station con l’introduzione della nuova calandra migliora decisamente il frontale che ora diventa molto più forte, deciso e un po’ “premium”, ma forse eccessivamente copiato; c’è però ancora margine per migliorare dal punto di vista estetico, mentre a livello di qualità percepita i coreani sono a livello dei tedeschi. Accanto a questi rinnovati prodotti Hyundai presenta alcune innovazioni meccaniche che vedremo nelle prossime generazioni come la trazione integrale realizzata tramite un motore elettrico posteriore.

Passiamo poi a Mini che sta aumentando in modo considerevole i propri modelli, in alcuni casi anche in modo eccessivo come dimostrato dall’insuccesso della Paceman (di cui tra l’altro non ci sarà un’erede) e cercando in alcuni casi di aumentare in modo quasi fittizio le differenze tra due modelli; penso ad esempio al posteriore della Mini 5 porte con una parte superiore del bagagliaio disegnato per cercare di dissimulare eccessivamente le dimensioni, è troppo spiovente esaltando le dimensioni della parte bassa come si può vedere nella seguente immagine
2015-03-04 16.43.58 Salone di Ginevra 2015

Rimanendo in casa Bmw presenta la Serie 2 Gran Tourer; la ritengo un errore, va bene inseguire Mercedes, ma questo “furgoncino” va contro i dettami del Marchio, neanche Mercedes prevede una versione a 7 posti della classe B (almeno per il momento), ma forse è una mossa per ridurre le emissioni medie dei propri veicoli. D’altro canto finalmente Bmw presenta il restyling della Serie 1 migliorando di molto il frontale che purtroppo non copia quello aggressivo della Serie 2, risulta più seria, forse troppo e perde quell’unicità nel posteriore per andare incontro (oserei dire “ad ogni costo”) al family feeling dei fari posteriori a led Bmw, introducendo parte del faro sul portellone del baule.
A far concorrenza ai marchi Premium e in modo particolare a Bmw vi sono Lexus e Infiniti che presentano le proprie concept del segmento D coupè e cabrio come la Infiniti Q60.
Peugeot riporta il simbolo del Leone all’interno della calandra, manca ancora però quell’estetica sportiva che ha sempre contraddistinto il Marchio francesi, il frontale della 308 risulta ancora troppo poco personale, ma almeno è pulito cosa che invece non è lo ha la berlina e la station 508.

Bello il B-Suv Mazda CX-3, purtroppo arriva forse un po’ in ritardo, così come 500X, quest’ultimo ruberà un po’ di clienti al piccolo Suv giapponese. Mazda porta in Europa anche la nuova MX-5, premesso che a livello meccanico è sicuramente un ottimo upgrade ritengo che esteticamente sia un passo indietro per i fari sia anteriori che posteriori decisamente troppo piccoli e soprattutto poco aggressivi. Se la Fiat 124 sarà bella come nelle varie concept ci potrebbe essere più di qualche problema per Mazda.
Ford porta la Mondeo e la Mondeo station che però risultano essere un po’ dimesse esteticamente, contrariamente al bellissimo Suv Edge che sbarca in Europa con linee forti e penso possa far del male soprattuttto al Freemont se il prezzo sarà allineato ad esso.

Enzo Ceroni – Hainz 31/08/2015
http://www.gruppohainz.it/saloni/salone-di-ginevra-2015/

N.B. Con questo articolo si conclude la pubblicazione dei miei articoli, perché intraprendo una nuova esperienza lavorativa incompatibile con il sito. Vi ringrazio per il grandissimo seguito che avete dimostrato!


«

Taggata come: , , , ,

8 Commenti

  1. In bocca il lupo per tutto Enzo, questo sito rimarrà una pietra miliare per tutti i naviganti…
    Best regards 😉

  2. Ciao rimarrai sempre nel settore automotive? In bocca al lupo

  3. Ciao si ne volevo solo conferma. Spero sia Fca e in un buon ruolo. In bocca al lupo

  4. Enzo, non so quali siano le tue mansioni in FCA, ma spero che ti diverta quanto ti sei divertito col blog. Ci mancherai, in bocca al lupo per tutto!

  5. Enzo è stato un onore vivere con te nel lontano 2012/2013 ed assistere ai parti (notturni ma ahimè non con la y) di ogni articolo di questo blog.

    Raccontaci qualcosa di questo primo anno in Ssangyong Botswana!

    • Grazie a te, chi l’ha dura la vince! Purtroppo non so molto del Ssangyong in Botswana! Sicuramente l’Africa è uno dei mercati più promettenti, ma la situazione socioeconomica di tutta l’Africa rimane critica e un’incognita troppo grossa. Gli unici che stanno entrando in tali mercati sono i cinesi che hanno risorse che le Case europee non hanno oltre a costi di produzione sensibilmente inferiori.

Invia una Risposta