Le guide dei sedili

Alfa Romeo Giulietta, zona al di sotto del sedile anteriore

L’anno scorso, proprio in questo periodo, ho avuto modo di provare a lungo un’Alfa Romeo Giulietta diesel da 170cv, questa volta non vi parlerò dell’auto ma di un’idea che è scaturita da quest’auto, sebbene sia presente su quasi tutte le vetture: le guide dei sedili anteriori.

Stavo analizzando la vettura nei dettagli, proprio quelli che spesso vengono criticati sulle auto del gruppo Fiat e mi accingevo ad effettuare una foto della zona al di sotto del sedile anteriore per dimostrare quanto spazio inutilizzato vi sia così da posizionare il serbatoio senza rubare spazio all’abitacolo come fatto da Honda su Civic visibile nell’immagine dell’articolo Volkswagen Polo 2.0 oltre che nel video http://www.youtube.com/watch?v=wc7ksi0IOqs&feature=colike


In quel momento mi sono chiesto perché gli ingegneri non abbiano mai pensato ad un posizionamento migliore di tali guide.

Non si tratta solo della Civic o di auto similari con questo particolare posizionamento del serbatoio, ma di un’idea valida per tutte le auto in quanto con una sistemazione adeguata vi sarebbe molto più spazio a disposizione dei passeggeri posteriori, soprattutto nel caso di tre occupanti. Non bisogna trascurare il lato estetico di non vedere tali parti metalliche, così come il fatto di evitare che le scarpe si rovinino toccando specialmente contro la parte iniziale della guida del sedile.

L’idea sarebbe quella di creare delle guide che siano all’interno del brancardo e sul lato opposto all’interno del tunnel centrale che separa i sedili anteriori con la struttura del sedile che si collega ad essa tramite delle guide dalla forma di un uncino, in questo modo oltre a guadagnare spazio si otterrebbe un netto miglioramento estetico della zona visto che il collegamento non sarebbe visibile.

Enzo Ceroni – Hainz 03/08/2012

Piccolo scampo di fantasia: mi immagino un’ammiraglia Lancia plug-in a trazione integrale ibrida con un abitacolo particolarmente spazioso grazie alla disposizione trasversale del motore anteriore, la trazione integrale realizzata con un motore elettrico posteriore (quindi senza albero e relativo tunnel centrale ingombrante), le batterie al di sotto dei sedili posteriori e il serbatoio sotto quelli anteriori così da costituire un bell’appoggio comodo per i piedi dei passeggeri presidenziali posteriori e particolarmente regolare e largo avendo la guida dei sedili ad uncino nel tunnel centrale e nei brancardi.


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4 Commenti

  1. 100% d’accordo, as always (or almost).

    The only reason I can think of about this current system is that it seems particularly easy and inexpensive, apart from the fact that this space was really not usable in the past. I do not know if there is enough space under one seat for the gas tank. If we need it to duplicate under both seats, it is out of the question (cost).

    Why not think to use the underseats to put the batteries? It should be no problem to separate this element in two (in fact, it is a sum of n parts, connected by cables), to give it almost any kind of form, and this way to use any “hole” we can think of, also with a good weight distribution.

    Regards

  2. L’idea è ottima,troverebbe applicazione nelle auto che oggi hanno l’impostazione con la seduta alta, proprio come la Giulietta o anche,soprattutto, le citycar . Guardando una yaris o una clio per esempio si capisce subito come le auto “normali” si siano evolute e abbiano adottato un’impostazione da monovolume, sia nelle forme esterne sia nel layout interno, ovvero con parabrezza raccordati al cofano motore, e con sedute alte secondo il criterio dello sgabello alto,che riduce lo spazio richiesto in lunghezza per gli occupanti. Così facendo si sono venuti a creare nuovi spazi, usati talvolta per generare vani portaoggetti nascosti e un tempo irrealizzabili. I giapponesi sono maestri nell’organizzare gli spazi, non solo nel campo automotive, e difatti la iQ ne è un esempio lampante con il suo sistema di piping della climatizzazione o con il serbatoio piatto e sotto il pianale. Personalmente le auto con la seduta alta non mi piacciono, vuoi perché la sensazione di governare il mezzo “dall’alto del ponte” non la trovo coinvolgente,vuoi perché per me l’auto è prima di tutto un oggetto del divertimento e quindi, detta brutalmente, il baricentro dev’essere basso, ciononostante trovo stimolante l’evoluzione del mezzo e le nuove soluzioni che si possono trovare.
    Nota a margine: guido una MINI R56, e sotto il mio sedile di guida trova posto solamente il navigatore portatile. Quello è il layout che mi piace 😉 Val la pena ricordare un “fact” ai più forse sfuggito: la mini, quella vera nata negli anni ’60, è stata una rivoluzione per lo sfruttamento degli spazi in un’auto piccola, ma siamo stati noi in Italia a creare auto come la Uno, ovvero uno dei primi esempi di segmento B con una nuova impostazione di guida con la seduta rialzata. Fu una scelta antetempore, che col tempo è stata sfruttata adottata e migliorata da tutti. Oggi invece la palla la lanciano e colgono al balzo i competitors, e l’industria italiana sta a guardare, poi ci pensa un po’su, e con tempi da coda all’ufficio postale si mette all’inseguimento, copiando. Commettendo proprio il peccato che rimproveravamo pochi decenni fa all’industria automobilistica del lontano oriente.

    • Come puoi vedere nell’articolo http://www.gruppohainz.it/volkswagen/volkswagen-polo-2-0/ ci sono anche altri giapponesi che hanno studiato bene l’abitacolo e spero penso abbiano pensato anche per un posizionamento delle batterie al di sotto dei sedili posteriori (zona che ritengo ideale per componenti pesanti, da proteggere e che non hanno il vantaggio di essere liquide).
      Toyota aveva già  presentato il serbatoio al di sotto dell’abitacolo con la prima RX ibrida in quanto le batterie sono al di sotto dei sedili posteriori, ora la nuova RX450h lo prevede ancora ma è più integrato. Su iQ posso aggiungere che hanno anche posizionato il motore dietro l’asse delle ruote anteriori cosicchè il differenziale si trova davanti alle ruote, ciò ha permesso una migliore abitabilità , ma anche costi elevati utilizzando per ora la piattaforma per questa sola auto (spero arrivi una 5 porte a breve perchè potrebbe essere interessante per la città).
      Anche a me piacciono le auto con il baricentro basso (guarda la mia idea “pianale Hainz che trovi in questo articolo http://www.gruppohainz.it/alfa-romeo/erede-159-linee-guida-per-una-vera-alfa-romeo/), non comprerei mai i Suv e al massimo posso arrivare ad una Crosscountry o ad un’Allroad.

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