Due parole per ogni casa
photo credit: Glenn Waters ãれんin Japan.
Articolo del dicembre 2010 presente in originale nel gruppo Hainz di google.
Un piccolo quadro di come vedo i vari marchi nel 2011, c’è chi scende e chi sale e chi si barcamena.
Audi: è un treno in corsa che ha il solo problema di fare auto un pò troppo uguali (ma ciò non sembra dispiacere al pubblico). Ottima idea la A5 sportback…in poche parola Audi è semplicemente una Lancia degli anni 2000 per sua bravura, ma anche per demeriti altrui
Alfa Romeo: Giulietta poteva essere un concentrato di tecnologia, una sorta di 147 del 2010 e invece è una sorta di anti-Golf come l’ha voluta e desiderata Wester (che ha sempre in mente Volkswagen), vendicchia perché non rispecchia il marchio che porta (sportivo). Tutto il resto, tranne MiTo, è “non pervenuto”, anzi è denigrato persino dallo stesso Marchionne.
Bmw: si sta espandendo e ha buone idee meccaniche e di strategia. Ottima l’alleanza con PSA che porterà buoni frutti ed economie di scala, ma soprattutto permetterà per le piccole (Mini e Serie 0) la trazione integrale Hybrid4 di PSA. Un peccato che non abbia pensato di portarsi a casa Volvo o Saab.
Bentley: dopo l’incredibile successo della Continental GT (persino eccessivo) si stanno ridimensionando, la forza di VW si vede anche qui con la capacità di diversificare partendo da basi comuni e nel capire cosa voglia un clienti sia che vogliano una Bentley che una Polo.
Chevrolet: sta conquistando molti clienti che vogliono auto robuste e poco costose, peccato per loro che i motori diesel di origine Fiat non possono essere utilizzati, per questo GM ha comprato il 50% di VM Motori che sta lavorando bene e sta crescendo.
Citroen: è in fermento come del resto anche la controllante Peugeot. Eccellente idea il lancio del marchio DS, a livello di linee è decisamente meglio di Peugeot, la nuova C5 sta rubando molti clienti nelle flotte aziendali e l’uso dell’Hybrid4 con il diesel non farà che aumentare queste quote di mercato e non solo (prestigio del marchio).
Chrysler: anche qui, come per Fiat, bisognerà aspettare i nuovi modelli derivati dall’alleanza con il marchio italiano. 300C è stata pensata da Cerberus ed è molto americana, anche se è forse troppo forzata e poco omogenea nelle linee, ma potrebbe piacere al mercato a stelle e strisce. Per il resto si tratta di tanti buoni restyling con miglioramenti della qualità costruttiva e realizzativa, con la speranza che l’affidabilità migliori molto (cosa estremamente importante in America).
Dodge: Un peccato che esca dal mercato europeo, perché realizzava buone auto e non vendeva poi tanto male (se si considera i pochi concessionari e la rete assistenza particolarmente scarna).
Fiat: buono il reparto motori/cambi FPT, ma ha il problema di non proporre nuovi modelli pesa (come del resto anche le altre del gruppo, l’ultima Fiat fiat è stata la 500 nel 2007) e fa passare alla concorrenza, specie coreana, molti clienti che difficilmente torneranno indietro.
Ferrari: che dire, sempre eccellente anche se la F458 ha i fari anteriori che non mi convincono appieno (un pò troppo forzati). Ottima poi California, vedremo erede di F599 e F612, ma so che saranno eccellenti e spero che apportino miglioramenti meccanici e novità tecniche (4×4 ibrida).
Ford: in una parola globale, un peccato aver venduto sia Volvo che Jaguar/Land Rover perché aveva posto buone basi per i nuovi modelli di cui ora beneficiano i nuovi proprietari.
Honda: Buono il CR-V e la Jazz (tra poco anche ibrida). Speriamo che le prossime Honda ibride (attese nel 2012 il cui pianale e un concept saranno presentati a breve) siano valide. Un peccato che la bella S2000 probabilmente non avrà un’erede. Forti dubbi sull’alto di gamma visto che la Legend non ha assolutamente avuto successo da noi e poco in America. Manca una gamma più completa ed europea per avere veramente successo.
Jaguar: è in gran fermento, ma i veri frutti li vedremo quando si diffonderà il nuovo pianale modulare in alluminio su cabrio, segmento D e l’erede dell’Xf (che è ancora su pianale Ford-Lincoln). Ottima idea estendere l’uso di tale pianale spaceframe in alluminio anche a Land Rover…economie di scala ed esigenze di consumi inferiori risolti egregiamente in un sol colpo. Sui motori stanno lavorando in modo eccellente e lo si vedrà con il nuovo V6 a benzina derivato dal recente eccellente V8.
Jeep: Sta lavorando molto bene e il GranCherokee è molto bello e valido. Il restyling di Compass speriamo che porti a vendite migliori in attesa del nuovo modello su base C-Evo con la speranza che tale Suv presenti una forte e spiccata personalità (è questo che vuole il mercato).
Kia: Questi coreani, come detto dall’ a.d. Volkswagen, sono veramente da tener d’occhio, ottime auto e Suv che stanno veramente migliorando sotto tutti i punti di vista. Da notare gli incredibili miglioramenti anche sul fronte motori, il nuovo diesel “R” è eccellente.
Infiniti: Sta crescendo e l’accordo con Mercedes non può farle che bene. Ottimi i diesel Renault, ruberanno un pò di clienti ai Premium, ma il gruppo ha la forza per poterle spingere a lungo e aprire una breccia in questo difficile mercato europeo (essendo sostenuto da quello americano).
Lancia: Un gran peccato vedere da 20 anni a questa parte un marchio nobile distrutto! E tutto per mancanza di visione da parte di Fiat che nel 1986 ha pensato che con Alfa aveva un marchio sportivo, peccato che Lancia non è sportivo, è un marchio da granturismo! E ora l’ultimo atto: una succursale di Chyrsler….vedrete che a parte la piccola Ypsilon (creata e pensata da Fiat per Lancia) soffrirà molto di questa strategia errata come del resto la 300C Lancia senza il minimo intervento di diversificazione e senza una station. Un vero peccato perché in passato De Meo è riuscito a realizzate ottime auto come la stessa Ypsilon e la bellissima Musa, vedremo nel giro dei prossimi 2 anni. Di errori di strategia ne sono stati fatti ancora come nel caso di Delta, se all’epoca della progettazione della nuova Delta avessero realizzato un Deltone avrebbe fatto faville! Ma si sa che Fiat sa fare solo la Fiat…un peccato (detto pure da un Alfista che è anche Lancista).
Land Rover: sta realizzando ottimi prodotti e i prossimi saranno ancora migliori usando, per i segmenti elevati, il pianale in alluminio di Jaguar. Tata ci crede e investe e i risultati non tarderanno ad arrivare: al successo mediatico di Evoque seguiranno lunghe liste d’attesa e l’aumento di vendite anche degli altri Suv e fuoristrada. Chissà, poi, come sarà il nuovo Defenfer (atteso per il 2013); io me lo immagino con 3 motori elettrici (uno anteriore e due sulle ruote posteriori) e un motore diesel.
Lexus: Valide, ma Toyota dovrebbe spingerla di più in modo da far pensare al marchio come all’ibrido. Purtroppo le scelte per Ct200h non sono il top sia per l’estetica che per il posizionamento delle batterie, in una parola CT200h è un’Auris addobbata! Sulle altre niente da dire anche se forse manca un Suv medio basato sulla Rav4, ma ibrido che contrasti il nuovo X3.
Lotus: Vedremo il rilancio del nuovo management che è tinto di rosso (a.d. e non solo), ma la scelta di usare motori Toyota non è il top dei top, sarebbe stata perfetta per colmare il vuoto sotto Ferrari nel gruppo Fiat. Verdetto rimandato alla fine del 2012/ inizio 2013.
Maserati: Attese grandi novità, finalmente Quattroporte abbandonerà la doppia disposizione meccanica e si alleggerirà con il nuovo pianale in alluminio di derivazione California. Vedremo come saranno il Suv e il “BiTurbo” realizzati su base “Wk2” del nuovo GranCherokee il primo e LY (LX evoluto e modificato) della nuova 300C modificato la seconda. Personalmente avrei preferito che queste fossero Alfa, perché Maserati dovrebbe essere il top e quindi realizzarsi su un nuovo pianale unico pensato sia per le berline, che per i Suv ma anche per le Spyder e una coupè-cabriolet a due posti.
Mazda: ora è separata da Ford e sta lavorando molto, encomiabile lo sforzo per realizzare auto leggere. Molto interessante e probabilmente aperta a nuove collaborazioni (spero con Alfa). Da applausi il settore powertrain che sta sviluppando nuovi cambi e motori veramente ottimi e abbastnaza rivoluzionari.
Mercedes: sta preparando il contrattacco sulle piccole: si prepara ad una serie di modelli sul pianale della futura classe B a trazione anteriore…come le altre Premium è scesa in campo anche nel segmento C. Perciò aspettatevi una nuova classe C più grande per lasciare il posto alla B sedan a trazione anteriore. L’esperienza Chrysler è stata un vero fallimento, peccato perché vedevo molte cose buone e molte sinergie, ma avevano paura di condividere meccaniche e pianali sminuendo il “premium price” di Mercedes. Un peccato anche la triplice alleanza Daimler-Chrysler-Mitsubishi che ora sarebbe stata molto comoda per entrare nel segmento C e derivate (Suv,sedan…) anche se ora la strategia è chiara: si sono alleati con Renault-Nissan che porterà buoni risparmi, condivisioni.
Mitsubishi: lavora molto bene, il loro problema è che pensano di travasare l’immagine della Lancer Evo a tutte le auto, persino alle citycar…. Anche lei lavora ad un sistema ibrido simile a quello Peugeot che potrebbe finire anche sotto la Lancer Evo XI, speriamo!
Nissan: sta crescendo molto e ha un’ottima strategia di crescita oltre a creare nuovi segmenti come il Juke. Eccellente idea creare una Micra per i mercati emergenti e come base di ingresso per quello europeo, in quest’ultimo per chi non si accontenta c’è il nuovo Juke che piace. Vedremo i segmenti intermedi, perché per ora citycar, Suv e ipercar sono eccellenti (anche grazie al brand di lusso Infiniti).
Opel: alla fine GM l’ha tenuta e ha fatto bene visto che progetta eccellenti auto che poi GM veste a suo piacimento e vende nel resto del mondo, di fatto è diventata il reparto progettazione di GM….
Peugeot: sta crescendo e ha ottime idee, peccato per le linee che sembrano forzate (bocche smisurate o non raccordate come la 508), l’Hybrid4 è una grande idea vincente. Vedremo crescere molto questo marchio.
Porsche: sempre in crescita e in espansione con sempre nuovi modelli. Caparbi nel riproporre la 928 vestita da Panamera tre porte, ma da cui otterranno più successo (anche per via dei costi produttivi veramente bassi in relazione al segmento dell’auto). Sicuramente avrà maggiori vendite e sarà più interessante il Suv medio Cajun che farà fare un vero balzo nelle vendite a Porsche, ma con il rischio di inflazionare il marchio!
Renault: ottimo il reparto RS, peccato che a parte Clio il resto non è molto promettente…vedremo se l’elettrico darà “la scossa” in tutti i sensi visto che Megane e Laguna sono abbastanza recenti.
Saab: un vero peccato che Fiat non sia riuscita a prenderla insieme a Opel, perché Saab e Lancia sarebbero state perfette insieme. La nuova 9-5 è molto bella e valida e così sarà anche la 9-4x, vedremo la 92 e il segmento C (speriamo non facciano come Volvo…). Inoltre sembra che anche Saab per l’integrale segua la strada PSA con l’ibrido elettrico e l’ibrido diesel, ottima soluzione!
Seat: Seat è all’ultimo appello, il vero tallone d’achille di VW che sta cercando di comprarsi Alfa proprio per l’insuccesso della casa spagnola. Ottima l’idea della vecchia A4 vestita Seat, purtroppo hanno lasciato i listelli sulle porte che fa molto anni ’90…un peccato perché togliendoli (magari aggiungendo i codolini delle vecchie S4) sarebbe riuscita molto, ma molto meglio.
Skoda: è in vero fermento e VW dev’essere orgogliosa dei buoni progetti, dei buoni risultati. Inoltre sta trovando nuovi sbocchi/ nuovi modelli come la Roomster o la Yeti che coprono valide nicchie di mercato senza sembrare auto per chi non ha voglia di spendere o non ha i soldi per una Volkswagen.
Subaru: sono stati capaci di fare il primo diesel boxer, però hanno tralasciato un pò i benzina (che però arriveranno) sebbene sopratutto quelli meno potenti (quindi quelli trasformati a gpl) non avranno l’iniezione diretta e il turbo, peccato! I vantaggi della disposizione boxer diminuiscono sempre più con la necessità di posizionare i catalizzatori a ridosso degli scarichi motore; a ciò si aggiunge anche l’unico turbo che implica una disposizione non ottimale (ne parlerò prossimamente). Ora sono con Toyota, vedremo cosa faranno.
Suzuki: con VW darà ottimi risultati e farà un salto di qualità sia nella strategia che sul mercato europeo… motori diesel ottimi (e non i vecchi Renault), cambi a doppiafrizione e benzina turbo.
Tata: vedremo la Nano in Europa se sarà accettata (difficile), ma almeno lui sa come ci si comporta con i marchi Premium….
Toyota: sta preparando il contrattacco…l’ibrido per tutti! E cioè tutte le versioni ibride delle proprie vetture e anche una iQ elettrica. Inoltre lo stile migliora sempre più come dimostrato con la nuova Verso S che si distanzia nettamente dalla precedente Yaris Verso.
Volkswagen: semplicemente inarrestabile. Crescerà in tutti i mercati, saprà anche entrare nel difficile mercato delle citycar e sarà in grado di realizzarle anche elettriche. Inoltre sta puntando anche sull’America e sui mercati emergenti, sarà il primo costruttore al mondo tra un 3 anni.
Volvo: testarda in quanto ha voluto rimanere sulle proprie posizioni quando era all’interno del gruppo Ford lasciandosi scappare grosse opportunità di condivisione per i motori: i V6 Ford-PSA, i 4 cilindri diesel Ford-PSA. Inoltre si è incaponita nel voler costruire in Svezia, quando modelli come il Suv XC-90 andavano prodotti in America. Bruttissima l’esperienza C30…dovevano farla più sportiva e anche a 5 porte. Un vero peccato che sia finita in mano cinesi, per me Bmw doveva acquisirla perché poteva condividere i motori 4 e 6 cilindri in linea e fare economie di scala per le future Bmw a trazione anteriore e con PSA (tra l’altro i motori sarebbero stati i medesimi).
Enzo Ceroni – Hainz 10/12/2010
http://www.gruppohainz.it/hainz/due-parole-per-ogni-casa/
Alcuni amici mi hanno segnato di completare questo elenco:
Daihatsu: La costola di Toyota chiude l’esperienza europea, un peccato perché le auto erano particolari e la Terios era l’unica antagonista per la Panda. Toyota avrebbe potuto utilizzare questo marchio di citycar per commercializzare le proprie elettriche.
Lamborghini: La cura Audi sta dando grandi, grandissimi risultati. Gli investimenti in ricerca e sviluppo e sui materiali permetterà alla Casa emiliana di salire ulteriormente di livello. Notevole la nuova Aventador con la nuova trazione integrale e il nuovo cambio elettroattuato, con la speranza, però, che investa anche sull’elettrico e sui sistemi di accumulo di energia così da poter controbattere la Porsche 918. Speriamo che anche la Estoque veda la luce, magari realizzandola in Cina per il mercato interno.
McLaren: Il progetto McLaren è veramente di ampio respiro e la MP4-12C è un vero attacco a Ferrari con il suo eccezionale V8 bi-turbo. Per fortuna che il mercato delle auto di lusso si amplia sempre più, ma per controbattere questa realtà ribadisco quanto dissi tanto tempo fa: Ferrari cerchi di acquisire Lotus.
Tesla: La Roadster su base Lotus è arrivata anche da noi, ma il primo vero progetto completamente in-house è la Model S che sarà rivoluzionaria solo se ci saranno i sistemi di ricarica e manterrà un prezzo competitivo anche in Europa.
