Fisker Karma
Oltre alla Tesla Model S in America è commercializzata un’altra berlina-coupé, la Fisker Karma. Molti di voi potrebbero pensare che io, da “hybrid addicted”, sia propenso verso questa ibrida, invece ritengo che la scelta dell’ibrido ad autonomia estesa non sia al momento la soluzione, a maggior ragione con un 2,0 turbo da 270cv come quello della Fisker. Però credo comunque che la diffusione delle auto elettriche sia ancora lontana e che l’ibrido sia lo step evolutivo necessario dell’elettrificazione dei veicoli, ma, ovviamente, non come range extender. Il prezzo della Karma infatti è particolarmente elevato e pari a 102’000$ , addirittura quasi doppio rispetto alla berlina sportiva elettrica Tesla Model S “base” da 40kW, sempre che Tesla, al momento della commercializzazione di questa versione base, rispetti i preannunciati 50’000$ (senza tasse).
L’unico vero vantaggio dell’ibrida Fisker è costituito dalla presenza di due motori elettrici posteriori da 120kW (uno per ruota) così da poter realizzare un eccezionale torque vectoring; forse, però, la scelta di Tesla è dovuta all’impossibilità di realizzare nel medesimo spazio due motori elettrici con relativi inverter (o per lasciarsi un margine di miglioramento?), anche perché, come si può vedere dalla seguente immagine,
i motori elettrici della Fisker sono molto voluminosi e devono ricevere l’energia elettrica dal motogeneratore (che è di fatto un motore elettrico) collegato al motore endotermico anteriore, ciò impone un doppio passaggio dell’energia quando le batterie sono scariche: il generatore elettrico è collegato al motore endotermico nel cofano anteriore e converte il movimento rotatorio del motore in elettricità con un certo rendimento, l’energia elettrica prodotta viene utilizzata dai due motori elettrici posteriori che anch’essi hanno dei rendimenti; un conto spannometrico potrebbe essere dato da un 0,35 del motore benzina moltiplicato per uno 0,9 del generatore così da ottenere l’energia elettrica da moltiplicare, però, ancora per uno 0,9, il totale è pari ad un poco onorevole 0,285 anche se si tratta di un processo che può avvenire sporadicamente e cioè solo quando le batterie non sono più cariche. Ma non è finita qui, la Karma non ricorre a due motori montati all’interno del telaietto posteriore in modo da non aver bisogno dei differenziali, ma ha due motori posizionati in modo perpendicolare all’asse posteriore, come si può vedere dall’immagine precedente, con la necessità di utilizzare due coppie coniche che ovviamente hanno anche loro un rendimento, per di più inferiore ad un differenziale “a presa diretta” (il motore è parallelo all’asse)
Il vero problema della Fisker è l’abitacolo per 4 persone con un tunnel centrale particolarmente ingombrante dovuto alla presenza delle batterie all’interno di esso, anche questo è uno dei motivi per cui ritengo superiore la Model S che, come ho scritto la scorsa settimana, ha le batterie al di sotto del pianale in una posizione più bassa e meno invadente, sempre che queste funzionino sufficientemente bene.
Enzo Ceroni – Hainz 24/08/2012