Fiat, cessione della quota in Sevel Nord a PSA

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Dopo l’alleanza Fiat con Chrysler era evidente che i rapporti tra Fiat e PSA cambiassero, ciò è ancor più vero se consideriamo il recente accordo tra quest’ultima e GM.

Mercoledì è arrivato il comunicato ufficiale del Lingotto sulla cessione al gruppo francese della propria quota nella società Sevel Nord che possiede l’impianto di Valenciennes la cui produzione comprendeva per Fiat l’Ulysse, la Lancia Phedra e il furgone Fiat Scudo oltre agli omologhi Peugeot e Citroen.

Già attualmente i due monovolume Fiat non erano più prodotti in quanto sostituiti con due auto un po’ diverse, particolari: la versione Fiat del crossover Dodge Journey chiamato Freemont prodotto in Messico e il grande Chrysler Voyager a marchio Lancia realizzato negli impianti canadesi.

Risulta quindi evidente che Fiat non ha più bisogno di condividere produzione e sviluppo di questi monovolume insieme all’alleato francese poiché ora possiede Chrysler, marchio che in questo segmento ha addirittura volumi superiori a quelli della precedente alleanza Fiat-PSA, oltre ad un costo produttivo inferiore grazie alla produzione americana e messicana.

L’unico inconveniente è costituito dall’attuale assenza di un furgone mediogrande per le merci e la relativa versione per il trasporto persone nella gamma Chrysler che possa sostituire degnamente lo Scudo. In realtà in America hanno da poco realizzato la versione furgonata del Grand Caravan (l’omologo del Voyager con marchio Dodge) ribattezzato Ram Cargo Van, ma risulta essere persino eccessiva come dimensioni per le esigenze europee (5,15 metri di lunghezza per 2 di larghezza) . Per ovviare a ciò la produzione del più piccolo Scudo (4,8 o 5,15 metri e largo 1,89) è assicurata siano alla fine del 2016 e cioè sino all’entrata in vigore delle normative più stringenti Euro VI.
Per quel momento penso proprio che Fiat Chrysler coprirà tali esigenze con due realizzazioni: un’erede dello Scudo su pianale C-US-Wide in doppia versione merci e trasporto persone oltre ad un vero e propria variante monovolume, ma la vera novità potrebbe essere costituita dall’erede del Voyager atteso per la fine del 2013 dal quale dovrebbero essere ottenute la versione furgone per il trasporto merci e una per trasporto persone realizzati sulla nuova piattaforma modulare E-Evo, ottenuta grazie al know-how Fiat sulla produzione di modelli diversi sulla medesimo pianale e l’esperienza Chrysler nella flessibilità produttiva, come già ribadito nell’articolo Economie di scala e produzione a farfalla. In questo modo Marchionne riuscirebbe a realizzare auto, monovolume, Suv e furgone a trazione anteriore con motore trasversale ma anche auto sportive e Suv a trazione posteriore con motore longitudinale.

Ma potrebbe non essere finita qui visto che l’ultima configurazione “sportiva” potrebbe essere utilizzata da Fiat e da Chrysler per la realizzazione di furgoni per poter rivaleggiare con GM e Ford e cioè rispettivamente con il GMC Savana e il Ford Serie E o in alternativa dalle prossime generazioni di Pick-up.

Non bisogna poi dimenticare l’opportunità di Fiat di vendere in America il Doblò con il marchio RAM, furgone che potrebbe essere inizialmente realizzato insieme al gemello Fiat in Turchia e successivamente prodotto localmente o più probabilmente in Messico così da poterlo esportare anche nell’America del Sud affiancando la precedente generazione.

Tra tutte queste proposte risulta ancora mancante un furgone con il motore posizionato al di sotto dei sedili anteriori che hanno molto successo in Asia, ma che stanno prendendo sempre più piede anche in Europa come dimostrato dal successo del Nissan Cabstar (e il motore Sofim può essere posizionato così visto che è utilizzato sul Mitsubishi Fuso).

Enzo Ceroni – Hainz – 13/07/2012


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52 Commenti

  1. Ciao Enzo, era questa la domanda che ti avevo posto alcuni giorni fa , perchè avevo letto un anteprima su autoedizione , ma non potevo crederci . Condividendo appieno la tua analisi di cui sopra, e non simpatizzando per i francesi, questa notizia mi ha fatto molto contento.
    Quello che mi chiedo è cosa ha avuto in cambio Fiat per mollare Sevel Nord, conoscendo la logica Marchionne.
    Comunque grazie per le tue risposte .

    • Fiat ha molto da guadagnarci visto che ora ha economie di scala per i monovolume incredibili, ma ha anche il coltello dalla parte del manico e cioè Sevel Sud, di fatto in questo segmento (i classici furgoni) è Fiat che progetta e produce mentre PSA condivide, penso quindi che ci sarà un prolungamento alla condivisione anche se non ne sono certo visto che attualmente il Ducato monta motorizzazioni 2,0 diesel per il Ducato e 2,2 PSA per il Jumper e Boxer….

  2. Opel i commerciali li compra da Renault che, a causa degli accordi con Mercedes, potrebbe non avere più grandi interessi a proseguire la partnership (la commercializzazione del Combo su base Doblò, mentre il Kangoo darà origine a una versione con la stella a 3 punte sopra, stanno lì a dimostrarlo).
    Ergo, o la GM commercializza qualcosa che arrivi dall’Asia generando una versione per ciascuno dei marchi coinvolti, oppure SEVEL sud è sempre più strategica. Inoltre, interrompere la produzione del Ducato significherebbe non solo chidere lo stabilimento di Val di Sangro (recentemente balzato agli onori della cronaca per lo sciopero in coincidenza della semifinale degli Europei di calcio, penso scioperassero contro la Merkel), ma anche interrompere lo sviluppo di un veicolo che da 30 anni è ai vertici della propria categoria per versatilità ed economicità. La FIAT con un grande commerciale E-evo rischierebbe di trovarsi fuori dal mercato con un veicolo dai costi e dalle dimensioni di un Vito Mercedes.
    Francamente ritengo sarebbe un autogol. Meglio sviluppare ulteriormente la gamma Ducato, allargando la collaborazione anche a Opel, che non penso si tirerebbe indietro.
    L’idea dello sviluppo di un commerciale su base Dodge Gran Caravan non sarebbe sbagliato, invece, da un punto di vista economico se sdi riesumassero le versioni “non-Gran”, prodotte fino alla serie precedente (il Voyager e non il Gran Voyager). Ovviamente, una Voyager “non-Gran” sareppe più potabile pure come monovolume, e forse venderebbe di più.
    Concordo sui cosiddetti Forward-control, ma andrebbero realizzati su un pianale a motore longitudinale, tipo Daily o E-evo.

    • Sevel Sud non è minimamente toccata dalla scelta di cedere Sevel Nord, anche se la “forza contrattuale” di Fiat è ora decisamente superiore con Chrysler ma penso e spero che continui la collaborazione con PSA, ma che si possa estendere anche quella con Opel. La mia idea sarebbe di coprire il buco che attualmente c’è tra il Doblò Maxi di 4,74 e il ben più grande Ducato proprio con due commerciali: uno sulla base C-US-Wide e uno più grande sulla base flessibile E-evo per dare origine oltre a due commerciali anche ai rispettivi monovolume in versione compatta con il C-US-Wide sui 4,85 metri che full-size “americano” e cioè 5-5,2 metri (oltre ovviamente a tutte le auto e Suv su tale base).
      Passando ai veri e propri camionici (i Forward-control) potrebbe essere realizzati sul pianale Daily, mentre per i furgoncini americani stile A-Team potrebbero essere realizzati sul pianale dei pick-up.

  3. Voi pensate che Gm sia pentita dell’accordo Fiat combo , vista la nuova partnership con Psa che ha già il suo furgoncino partner, anche se per me non c’è paragone con il doblo.
    Comunque c’è tanto di quel movimento in giro che tra pochi anni niente sarà come prima.
    Inoltre penso che la Fiat ha iniziato a capire come fare auto , da quando è entrata in Chrisler.

    • Non è detto che sia pentita, alla fine Fiat sa far bene le auto economiche e i veicoli commerciali come dimostrato dal Doblò, dal Fiorino e dal Ducato.
      Sicuramente ci saranno ulteriori cambiamenti, la velocità con cui cambiano gli scenari è evidente. Sicuramente in alcuni casi avrei fatto scelte differenti a livello strategico(come ad esempio l’alleanza con Suzuki e non con Tata oltre a collaborazioni tecniche con Chrysler ben prima del 2009 come ho scritto in vari articoli), ma anche a livello di prodotto.
      Non condivido invece la tua ultima frase, ritengo infatti che Fiat sappia fare auto piccole, fino al segmento B “economico” come Grande Punto, oltre non è così brava nè prima di Chrysler nè dopo. Se lo fosse allora perché non lancia sul mercato delle Alfa Romeo?

  4. effettivamente non ha la qualità delle tedesche o delle giapponesi, anche se intendevo che adesso il gruppo ha la consapevolezza di cosa può essere, senza paura dei grandi, permettendosi di lanciare qualche sfida, vedi Maserati e presenza in nuovi mercati, o fermezza nell rottura dei rapporti con Tata anche se in ritardo, ed anche questo cambio nei rapporti con Psa è segno di padronanza. Diciamoci la verità , Fiat era un marchio nazionale , nemmeno europeo, Brasile a parte. Immagina la Fiat oggi senza la Chrysler , sarebbe già uno spezzatino in mano ai tedeschi. Infatti rapporti con Daimler si sono interrotti dopo l’accordo Chrysler.
    Riguardo Alfa Romeo , secondo me davvero non sanno come rilanciarla. Il problema è che l’Alfa anticipava delle tecnologie che già negli anni 80 erano superate, senza parlare di carrozzeria forata dalla ruggine e qualità pessima. Nel 1980 possedevo una gtv 1.8 e la golf gti 1.6 dell’epoca mi bastonava di brutto. Costruire auto degne della vecchie Alfa , costerebbero troppo e le comprerebbero in pochi ma soprattuto cozzerebbe con Maserati.
    Marchionne pensa di poter sfruttare meglio Maserati, anche nelle linee più basse, come sta facendo con la Maseratina , poichè ha più appeal e puo venderla ad un prezzo premium. Infatti sul telaio E-evo sta impostando le future Maserati , cosa che potrebbbe fare con Alfa , ma tentenna.
    Troppi marchi sportivi , Lancia , Maserati , Alfa Romeo, ed è per questo che a torto , hanno cambiato la vocazione Lancia nel tempo.
    Oggi la gente compra Alfa Romeo con chissa quale aspettativa, poi quando si rende conto che sono delle Fiat ricarrozzate meglio rifinite, non le compra più , come la giulietta in Europa , dopo il primo anno le vendite sono calate e continuano a calare.
    Ritornando a Sevel sud , come mai Fiat ha portato la produzione del ducato in Mexico se ha un accordo con Psa , visto che hanno investito insieme, non pensi che c’è stato qualche scambio con questo di Sevel nord?

    • Pasquale, non concordo sulla tua analisi della situazione Fiat passata e futura.
      L’azienda non è mai riuscita a far utili significativi vendendo tanto e con le ammiraglie ci ha sempre rimesso.
      Marchionne ha semplicemente deciso di ridimensionare la presenza europea perché a lui non serve rivaleggiare con VW nelle vendite, bensì nei guadagni. Da appassionato provo dolore quanto te, da osservatore del management sono molto impressionato perché ora come ora la scelta Fiat si rivela (tristemente) vincente.
      Sull’Alfa anni 80 dico solo che la doppia accensione e il variatore di fase è stata tutta roba made in Arese. Purtroppo, dove non poté la mancanza di denaro poté la politica, soffocando il management e le scelte industriali. Ci sono varie ricostruzioni di come, ad esempio si volle impoverire l’Alfa Sud e costruirla con materiali economici semplicemente per non dar fastidio a Fiat e alla fabbrica lombarda.
      Circa Ducato, è fatto assieme a PSA ma progetti e sviluppo sono italiani, come invece Ulisse e Scudo sono a tutti gli effetti delle PSA rimarchiate.

      • Sicuramente Fiat non ha mai guadagnato nei segmenti elevati, ma bisogna anche dire che Fiat ha fatto in passato molti progetti sbagliati non capendo le necessità dei marchi e soprattutto dei suoi clienti.
        Oggi con Chrysler ci sarebbero i volumi che potrebbero portare a dei margini in questi segmenti, e sono margini elevati visto che nei segmenti bassi la crisi li ha drasticamenti ridotti. Inoltre proponenti vetture di medio e medioalto livello si potrebbero aumentare i tassi di utilizzo degli impianti italiani oltre ad elevare notevolmente le economie di scala dei modelli attualmente in commercio oltre ad entrare in nuovi segmenti di mercato o in segmenti in cui non si è assolutamente presenti (come ad esempio una station wagon che non è presente in tutta la gamma FiatChrysler!)
        Confermo quanto detto da Cherub sui progetti Fiat-PSA

    • Non è che Fiat abbia troncato completamente i rapporti con Tata, la produzione è pur sempre in comune…
      Il problema di base per Alfa è che dall’inizio del 2012 Marchionne deve controllare bene le spese di Fiat così da pagare poco Chrysler, Alfa sarebbe stata dispendiosa mentre Maserati lo è molto meno anche solo per una questione di numeri.
      Io non vedo tutta questa sovrapposizione, mentre in Fiat lo vedono ovunque oltre a non capire che una Chrysler senza alcun intervento non è assolutamente vendibile, così come una Ypsilon e una Delta con una calandra che non le dona!
      Uno dei problemi di Fiat e che evidenzia anche la Giulietta e anche di Bravo è l’assenza di un piano di lungo periodo per il modello e per la gamma, i tedeschi lanciano una nuova variante ogni 6-8 mesi, per non parlare del restyling e dei model year. Giulietta è stata lanciata, ma è stata abbandonata a se stessa, l’unica cosa che è arrivata, ma a fatica, è il cambio TCT.
      Al momento Ducato è prodotto in Val di Sangro e in Brasile, la produzione in America non è ancora stata decisa, ma so di alcune visite negli stabilimenti… Non credo vi sia uno scambio Sevel Nord per Sevel Sud.

    • Quali sarebbero le tecnologie superate?

      Il Transaxle e i quadrilateri bassi che usano tutt’ora Ferrari, Maserati, GTr ecc?

      Lo schema Permanent4 che ha fatto (e fà) la fortuna di Subaru? Che ci ha creato una gamma attorno?

      Vogliamo parlare della MX 5 e della fortuna che ha generato a Mazda?

      PS: se col GTV 1.8 ti batteva una Golf 1.6, è più probabile che il problema era della tua vettura o della tua guida?

      Io comunque non sono della schiera della trazione posteriore sempre e comunque, però su un’auto a marchio Alfa Romeo mi si dia almeno una buona trazione anteriore, invece mentre gli altri fanno i “passettini” in avanti, anno dopo anno, modello dopo modello (a tal proposito consiglio il video di Enzo dove spiega la MQB a Ginevra), c’è chi invece fà i passi indietro (come passare dal quadrilatero alto ai MacPherson).
      Poi possiamo parlare dei talebani, dei nostalgici, degli esterofili ma sono comunque chiacchere da bar, la meccanica prevede dei dati, e questi dicono oggettivamente se un prodotto è migliore o peggiore di un’altro, se ad esempio una A3 1.4 Turbo sull’ MQB pesa 105 kg in meno ad una Giulietta 1.4 Turbo, Fiat non può vantarsi di fare auto leggere, questo come tante altre cose, come il fatto che Renault, Volkswagen, Mazda ecc ecc ecc fanno dai piccoli 3 cilindri ai grossi motori Turbo tutti rigorosamente in alluminio, mentre Fiat fà ancora i puzzle di componenti attorno ai vecchi F.I.R.E. in ghisa… dai cerchiamo di essere obiettivi. 😉

      • Non credo proprio e infatti ho parlato più volte della necessità di utilizzo di tali schemi per Maserati per ottenere un’innalzamento dell’handling, maggiori economie di scala (con Ferrari). Per Alfa penso che si possa utilizzare una più normale disposizione a trazione anteriore e motore trasversale fino al segmento C berlina (un’erede della 156/ una Giulietta berlina), mentre sopra si debba cambiare schema con motore longitdinale e trazione posteriore/integrale sfruttando il fatto di disporre di motori più corti rispetto alla concorrenza Bmw (che dispone del 6 cilindri in linea) e dell’aumento del segmento D.
        Più che sul permanent io penso che parta svantaggiato il motore “boxer” per le emissioni e per la prossima diffusione dell’ibrido.
        Sulle sospensioni posso dirti che non è detto che il passaggio da un quadrilatero alto (per di più ricavato da una sede McPherson come quello di 147) ad un McPherson sia un arretramento, dipende da che McPherson si passa: Ford e Renault hanno dei McPherson evoluti che si sposano perfettamente con le sedi McPherson delle versioni normali.
        Così come per la disposizione meccanica penso che anche per i motori non si debba generalizzare: sui motori V6 e V8 non c’è dubbio che il vantaggio di peso dell’alluminio sia importante, ma sul 4 cilindri può non essere una cattiva idea la ghisa soprattutto per quei modelli generalisti, inoltre il motore si inserisce nel veicolo e quindi è forse più facile diminuire di 30kg la struttura o altro che toglierli dal motore dovendo rifare completamente un motore….

  5. Invece io ho sempre pensato come ad una freccia mancante nella sua faretra quella di non sviluppare una versione più “lussuosa” del doblo o ducato, a marchio Lancia, tanto per rivaleggiare con la mercedes e il suo vito. Quel prodotto ha un gran mercato, non solo viene usato dalle agenzie ma anche in altri settori. Si avrebbero maggiori economie di scala.

  6. Purtroppo Marchionne ha tante cose da fare, integrare i 2 gruppi, sviluppare e lanciare nuovi prodotti, costruire o rimodernare stabilimenti alle diverse latiudini del mondo ecc. Alfa era già morta prima dell’arrivo di Fiat grazie a quel po po di politici che questo paese ha sempre avuto. Si sta dando maggior velocità di sviluppo per marchi come Ferrari e Maserati ( marchi lussuosi su dove si può guadagnare di più), per il tridente si sta allargando l’offerta verso il basso. Alfa secondo me verrà rilanciata così come Lancia che ad ora sono delle Chrysler ricarrozzate ma è un passo dettato dal momento, i nuovi modelli avranno un appeal pù europeo per Lancia.
    La solita menata dei prodotti con la sovrapposizione è una storia vecchia tutta made in Fiat, secondo me l’unica sovrapposizione che c’era e c’è è quella delle persone con la paura di perdere la propria poltrona per scelte azzardate. Faccio un esempio dal nuovo telaio mqb di vw saranno sviluppate 3 modelli uguali: golf, a3 e leon e poi altri veicoli anche di segmenti diversi., alla faccia della sovrapposizione. Per quanto riguarda la tecnologia permettetemi una battuta, l’Alfa spagnola adesso ha lanciato la nuova leon, essa monta all’avantreno un Mcpherson e al retrotreno ha ruote interconnesse ma le versioni più sportive, con oltre 150 CV di potenza, al posto delle ruote posteriori interconnesse avranno un più sofisticato sistema a bracci multipli, lo stessa schema sospensivo (Mcpherson e multilink) della nuova Audi S3, quando la Giulietta uscita 2 anni fa con un Mcpherson modificato e un multilink(di serie) è stata e viene denigrata.
    Se la stessa scelta viene fatta dai tedeschi nessuno dice niente, alla faccia dell’avanguardia della tecnica.

    • A parte che i politici vengono votati e poi Alfa non è morta quando è stata acquisita, ma è stata uccisa dalla miopia della Fiat dell’epoca esattamente come Lancia.
      Marchionne sarà impegnato nell’integrazione, ma Alfa fa parte del gruppo e non so in un futuro come potrà essere Lancia, posso solo constatare le scelta che sono state fatte qualche tempo fa e che hanno comportato un’integrazione spinta mentre si poteva con pochissimi soldi differenziare leggermente così da rispettare il marchio Lancia e immagino, ma potremo valutarlo quando e se avverrà, che lo stesso metro sarà utilizzato anche per Alfa così come è stato fatto sino ad ora.
      Seat non è e non sarà mai come l’Alfa, non ha storia, non ha un appeal e non ha in mano lo sviluppo e guarda caso in Volkswagen vorrebbero comprarsi Alfa, non sappiamo cosa ne farebbe ma sicuramente sarebbe posizionata in modo diverso da Audi che è come Lancia, una granturismo!

    • Non facciamoci illusioni. La FIAT, giustamente non caccerà un soldo per i marchi e modelli europei finché non sarà arrivata al controllo totale della Chrysler (o, almeno, al suo 81%). In questa fase congiunturale, in Europa occorre sopravvivere, e Marchionne lo sta facendo egregiamente, presentando dei bilanci sempre perfetti (non credo che bari!). Non penso voglia fare la fine di PSA che lancia nuovi modelli e registra gravi perdite. A tal proposito è più pragmatica la scelta Renault che utilizza la sinergia con Samsung e i mercati emergenti per le proprie novità, eccetto la Clio che sfrutta la sinergia con Nissan e Twingo (Mercedes): ciò nonostante ci son problemi a far quadrare i bilanci.
      Non tutti ricordano la Borgward, fu la prima fabbrica di automobili tedesca a riaprire i battenti dopo la seconda guerra, la prima a montare motori a gasolio su auto di serie, eppure fallì proprio mentre andavano a gonfie vele le vendite del suo modello di maggior fortuna commerciale, l’Isabella. Meglio non rischiare, abbassare le vele, far passare i marosi.

      • Io spero e penso che Marchionne arrivi a contrattare con Veba un accordo migliore per arrivare ben oltre l’81%, al massimo se non accettano quanto chiede continuerà con questo processo di salita nell’azionariato spendendo pochissimo.
        Per quel che riguarda il lancio di nuovi prodotti come spesso mi capita non sono completamente schierato con Marchionne, ma neanche con quelli che vorrebbero subito una gamma completa, ritengo che ci si debba concentrare nei segmenti in cui non vi sono modelli Fiat e cercare di aumentare le economie di scala oltre che a saturare gli impianti, a tal riguardo pensate che in tutta la gamma FiatChrysler nel mondo non ci sia una station wagon! Perciò sono stato a favore nell’attendere il ricambio di Ypsilon, di Panda e di quello che sarà la GrandePunto, ma sono anche a favore di altri modelli che non sono in gamma.

  7. Motori completamento in alluminio ben pochi li hanno e ne sono usciti appena 2 negli ultimi tempi, da parte di Ford e Renault. Fiat sta finendo i test per il nuovo 1.8 Tbi da circa 300 cv interamente in alluminio, gli altri come il 3.6 e credo anche il 3.2 pentastar hanno il basamento in alluminio, cosa che avrà anche il nuovo o i nuovi motori per Maserati in via di sviluppo.
    Questo momento di crisi e di scelte sbagliate ha provocato il taglio dei 2 ad di Opel e Peugeot, continuando a parlare della casa francese voglio ricordare il taglio di 8000 persone cose che fortunatamente Fiat ancora non ha fatto grazie alla politica del suo AD.

    • Il Pentastar è in alluminio e probabilmente da tale base sarà realizzato anche il 3,0 bi-turbo, il basamento, infatti, è la parte più costosa di un motore, ma anche quella che influenza meno le prestazioni (sempre che le regga) e potrebbe essere spedito dall’America (o dal Messico) a Maranello viene assemblato con i componenti e le teste specifiche per Maserati.
      Il 1,8 evoluzione del Pratola Serra sarà in alluminio, ma non ho ancora avuto conferme sul perché non vi è un’integrazione con il WGE TigerShark anche se immagino che sia una questione di produzione e cioè che è molto costoso costruire una nuova linea di produzione e i due motori rispondono ad esigenze differenti, oltre al fatto che il 1,8 dovrebbe continuare ad essere prodotto insieme al diesel, questo potrebbe quindi far pensare ad una nuova versione del diesel anch’esso in alluminio (ma non ci giurerei).
      Sicuramente Marchionne non ha tagliato 8’000 persone e per evitare ciò ha riportato in Italia la produzione della Panda salvando Pomigliano, ma in futuro potrebbero essere a rischio Mirafiori e Cassino oltre al già praticamente defunto impianto di Termini Imerese. Vi è però una grande differenza: Fiat potrebbe aumentare le vendite e quindi la saturazione degli impianti con dei nuovi modelli inserendosi in nuovi segmenti in cui non era presente (Suv compatti di segmento C) o in quelli che ha abbandonato come nel caso delle berline e station di segmento C/D. Il costo di tale realizzazioni veniva in parte ripagato dal maggior tasso di utilizzazione degli impianti, dalle economie di scala, dalla condivisione dello sviluppo del pianale C-Evo o C-US-Wide con un maggior numero di modelli e auto oltre alla maggior produzione di motori, cambi e componenti da Fiat, FPT e Magneti Marelli.
      Opel e Peugeot hanno invece gamme molto più ricche e nuovi modelli possono rubare clienti ad altri del medesimo marchio.

  8. Questi motori americani i cosiddetti TigerShark a che livello tecnologico sono? Nuovi o vecchi?
    Non so se lo pensi anche tu, ma vedere l’Aston che sviluppa il suo suv col marchio Lagonda a me fa un pò rabbia, si poteva benissimo fare un accordo per svilupparlo congiuntamente con Maserati, così il suo suv sarebbe costato anche meno. Anche se un mio sogno sarebbe creare un bel polo del lusso acquisendo l’Aston Martin, cos’ avendo Ferrari, Maserati, Aston Martin, che trittico.

    P.s. non so il 3.0 della Vm che basamento ha e cosa stiano sviluppando.

    • Come puoi vedere nella pagina Extra del sito http://www.gruppohainz.it/extra/ sono l’evoluzione del Word Gasoline Engine che di fatto sono i motori che erano montati sulle Chrysler e condivisi nel basamento con Mitsubishi e con Hyundai.
      Anche per me Ferrari doveva lanciarsi su Aston Martin come ho scritto più volte nel sito, anche non direttamente con economie di scala non deleterie e dirette, ma sottopelle anche perché ritengo che Aston Martin produca auto più da granturismo, mentre Ferrari le sportive come dovrebbe essere Lancia con Alfa Romeo.
      Sinceramente non credo che sarebbe una buona idea il Suv, ma forse con il marchio Lagonda potrebbe non rovinare Aston, ma potrebbe anche non essere un buon successo per mancanza di storia collegata ad essa, non so sinceramente dare un giudizio.
      Il VM ha un basamento in ghisa vermicolare che si adatta bene alla riduzione della rumorosità e l’utilizzo non della ghisa normale, ma della vermicolare è un buon compromesso.

  9. Se io fossi stato l’Ad avrei preso Aston Martin per creare quel polo del lusso di cui scrivevo ieri, l’avrei posizionata al momento tra Ferrari e Maserati. Chissà che sviluppo di tecnologie si sarebbe dato vita tra questi 3 marchi e perchè no aggiungerci Viper? Una cosa che vedrei bene è un suv Dodge ma soprattutto uno Viper. Tu che ne pensi?

    • Sono pienamente d’accordo sul polo del lusso anche se avrei posizionato Ferrari come è adesso e cioè sportiva all’ennesima potenza, mentre Aston più granturismo anche solo nell’aspetto. Maserati invece si posizionerebbe nei segmenti “inferiori” mantenendo però gli stessi schemi tecnici come il transaxle.
      Viper è una sportiva ormai separata da Dodge con il marchio SRT, ma diversa come concezione e in Dodge hanno fatto un buon lavoro.
      Alfa si posiziona al di sotto di queste come segmenti (parlo di berline), ma con dei punti di contatto come un Duetto a due posti con tetto in tela con versione coupècabriolet Maserati così da diversificarle e da attaccare Bmw Z4 da sotto puntando anche a rubare clienti anche alla Maserati SL.

  10. Si Ferrari sarebbe quel marchio capace di costruire auto come la FXX che non poteva essere guidata (si poteva guidare dopo un corso di guida a Maranello) in strada ma solo in circuito per colpa della non omologazione per via della tecnologia avanzata che aveva. Io invece Aston e Maserati le avrei messo quasi sullo stesso piano anche se vedo l’Aston più sportiva quindi col dovere di creare auto più esasperate in confronto a Maserati che sarebbe dovuto essere il connubio di sportività e lusso. Le tecnologie sviluppate da questi sarebbero cadute poi in cascata su Dodge, Viper, Alfa Romeo e Lancia.
    Ma quel memorandum di intesa con Mazda è stat ratificato in un contratto o siamo ancora fermi? Lo sviluppo del telaio sarà fatto solo da Mazda o anche Fiat collaborerà? Speriamo che non ci si fermi solo allo spider ma soprattutto allo sviluppo congiunto di un segmento B.

    • Speriamo anche se penso che ci siano già qualche disquisizioni visto che Mazda pensa ad un posizionamento superiore per Alfa a livello di prezzo e contenuti, mentre Fiat crede di non poter guadagnarci se l’auto è superiore a livello di prezzo e contenuti rispetto a Mazda (a maggior ragione con i motori Pratola Serra).
      Comunque più che il segmento B Mazda è interessata al segmento A e solo dopo una possibile condivisione di Panda e Di una nuova Mazda 1 (mai realizzata) i giapponesi penseranno al segmento B visto che loro hanno meno fretta di Fiat nella sostituzione di Grande Punto rispetto a Mazda 2

  11. Ma trai 2 gruppi il colosso è Fiat e non Mazda quindi spero che prevalgano le posizioni del gruppo italiano e poi quelle del gruppo del sol levante.

    • Fiat è sicuramente più grande, ma ha anche bisogno di un partner per condividere i costi di sviluppo del prossimo segmento B! Inoltre è Mazda ad avere la MX-5 e se Fiat non è d’accordo con essa può procedere con la produzione da sola della prossima generazione della MX-5, considera poi che con l’incredibile successo della Toyota GT86 se lavorassi in Mazda spingerei alla realizzazione di un coupè sulla medesima base della cabrio e della coupè-cabriolet.

  12. Secondo me si potrebbe accettare la possibile richiesta di Mazda per fare un seg A (perchè non pensare di fare un anti smart come si era pensato con la topolino), oppure creare una rivale della cygnet ma con marchio Alfa o Abarth e poi procedere all’erede della gpunto e quindi della mito.

    • Gli uomini Mazda sono stati a Pomigliano e quindi potrebbero essere interessati al segmento A oltre che al B, anche perché la Mazda 2 è ancora abbastanza recente. Una Topolino potrebbe essere interessante per Fiat per cercare di saturare il più possibile l’impianto polacco dove tra qualche anno non sarà più prodotta la Ford Ka. Non ritengo fattibile scendere nel segmento della Cygnet con Alfa, eventualmente ha più senso una Topolino con una versione sportiva con marchio Abarth.

  13. Si anche io preferisco una seg A con le dimensioni della 500 [ma con marchio Alfa e Abarth] o poco più rispetto alla nicchia cygnet, anche se sarebbe una bella sfida.

    • Con brand Abarth vedo bene la sportiva di Fiat del segmento A, ma non vedo assolutamente bene con il marchio Alfa.
      Cygnet è un’auto pensata per abbassare artificiosamente la media delle emissioni del marchio Aston, e penso che non intacchi tanto il marchio perché quasi non la si prende in considerazione (a meno che tu non abbia bisogno dell’auto sostitutiva quando porti la tua DB9 a fare il tagliando….)

  14. Pensavo e penso ad un auto con quel taglio proprio per attaccare la mini con forme e dimensioni più simili all’anglotedesca. La mito non è per niente contrapponibile alla mini.

    • Ma quindi parli più di auto tra il segmento A e il B come del resto lo è Mini. Non so, sincetamente io penso che il problema di Alfa è ben altro e con Abarth si possa coprire anche la nicchia sportiva…in realtà sarebbe stato utile un remake della A112, ma Autobianchi è stata demolita come moltri altri marchi…

  15. Si più una rivale della mini con quelle caratteristiche che un auto da contrapporre alla smart anche se ripeto sarebbe una bella sfida. Ma Fiat ha tanti marchi, non solo Autobianchi ma anche Innocenti, infatti resuscitarli non sarebbe male, vedrei il marchio Innocenti contrapposto a quello Dacia, come marchio low cost di Fiat.

  16. Oggi leggevo della possibilità che Proton venga acquisita da vw. Proprio su questo sito non so se ricordate parlavo della necessità del gruppo Fiat – Chrysler di allinearsi agli altri competitors nella corsa all’uso/studio della fibra di carbonio, parlavo di possibili accordi e/o acquisizioni, feci un nome quello della Dallara ma si poteva parlare anche di altro. Cosa ne pensate alla luce di questi sviluppi [della possibile acquisizione della Proton] della mia idea? Rimanere troppo indietro può costar davvero caro.

    • Sarebbe stata una bella opportunità l’acquisto di Proton, avrebbe permesso non solo di trovare un partner per produrre nel Sud est asiatico, ma anche di completare la gamma con l’annessione di Lotus che ricordo (e in un mio articolo di tempo fa ne avevo parlato) non è solo la parte produttiva, ma ha un’ingegneria di primo livello!

  17. Ciao se vai su alvolante ci sono nuovissime indiscrezioni sulla Giulia. Nell’articolo si dice che verrà costruita in America ma ciò non è completo perchè i siti produttivi saranno 2, uno in America e l’altro in Europa si presume/spera in Italia.

    • Ho letto e ti ringrazio, però non so quanto possano essere reali indiscrezioni ma supposizioni riproposte per attirare lettori estivi visto che Giulia non arriverà prima del 2014.
      Come ho già scritto ritengo che sarebbe stato più efficace proporre due Alfa: un segmento C berlina erede di 156 perfetta per l’Italia e l’Europa affiancata da un segmento D grande stile Audi A 4 a trazione posteriore che và bene sia per gli americani che per gli europei più esigenti ma sfruttando i costi concorrenziali delle auto prodotte in Nord America.
      Con questa strategia non si avrebbero problemi di compromessi che un’auto unica avrebbe, oltre a coprire più esigenze e più segmenti.

  18. Visti gli ultimi dati delle vendite del gruppo Chrysler? Come sempre vanno col vento in poppa.

    • Sono molto più veloci nel cambiare opinione e sono anche meno influenzati sul marchio (almeno nei livelli mediobaasi). Nei dati che hai letto tu viene riportata la Dart?

    • Grazie mille, è impressionante il datto della Liberty….fanno prima a mettere in produzione il Suv Alfa (del quale, però, non si sa nulla e nulla è ancora stato deciso) che il nuovo Liberty/Cherokee, così sfruttano l’effetto novità quando sarà salita ulteriorimente Fiat in Chrysler…

      Non ho però capito i dati di Dodge riportati nell’articolo del Sole 24 Ore: aumentano solo del 2%, ma alcune delle sue auto vanno a gonfie vele con aumenti del 68% e con l’introduzione da giugno della Dart….tu hai capito qualcosa?

  19. Nell’articolo si legge ” I prossimi mesi della Chrysler potrebbero essere ancora più positivi grazie all’inizio della commercializzazione negli Usa della nuova Dodge Dart” quindi in questi risultati non c’è la mano della Dart.
    Oggi sono usciti i conti della Fiat. Se ti interessa su omniauto c’è un buon articolo sul cambio zf a 8 o 9 marce prodotti dalla Chrysler.

    • Ho trovato l’articolo sul cambio a 9 marce per “non spendere sull’ibrido” su Omniauto, ma non quello sulle vendite di Chrysler.

      • Ecco le vendite:

        Chrysler accelera in Usa, vendite salite del 20%, è il 27esimo mese consecutivo di aumento delle vendite nel mercato nordamericano. Inoltre nel secondo trimestre le vendite aumentano del 24% rispetto all’analogo periodo del 2011. Nel primo semestre le vendite aumentano del 30% a 834.068 unità.

        Il brand Fiat mette a segno un nuovo record per il quinto mese consecutivo con un aumento delle vendite della 500 del 122% a 4.004 unità, che consentono al marchio di superare nei primi sei mesi dell’anno il risultato raggiunto nell’intero 2011. Nel primo semestre sono state infatti vendute 20.706 Fiat 500 (+319% a/a) contro le poco più di 19 mila dell’anno scorso.

        Il brand Chrysler ha messo a segno un aumento delle vendite del 63% a 26.863 grazie al contributo dei suoi tre principali modelli, la 200 (+51%), la 300 (+179%) e il Town&Country (+32%). Da inizio anno le vendite sono migliorate del 75% a 167.754.

        Il marchio Jeep ha chiuso il mese con un incremento del 23% a 44.519 unità grazie al +39% del Grand Cherokee e al +50% del Liberty. Il primo semestre si chiude con un miglioramento del 28% a 241.547 unità.

        Ram ha visto le vendite salire dell’11% a 25.110 lo scorso mese e del 19% a 142.483 nei primi sei mesi dell’anno spinto dalle performance del Ram Pick-Up. Le vendite di Dodge sono invece aumentate di solo il 2% a 44.315 unità a giugno ma del 14% a 261.578 nel semestre. A giugno la casa ha venduto 44.988 auto passeggeri (+42%) e 99.823 ‘truck’ (+12%). Nel semestre sono 261.889 le auto commercializzate (+60%) e 572.179 i ‘truck’ (+20%).

        “Giugno è stato un altro mese molto positivo per il Gruppo Chrysler che, con un aumento delle vendite del 20 per cento anno su anno, ha registrato il ventisettesimo mese consecutivo di crescita. Anche per il secondo trimestre il Gruppo ha conseguito un incremento del 24 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Il miglioramento continuo, che ci ha permesso di ottenere incrementi progressivi delle vendite, della qualità e dei livelli di produzione con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro, rimane un obiettivo fondamentale per il nostro Gruppo”, ha commentato Reid Bigland, presidente e amministratore delegato del
        marchio Dodge e responsabile commerciale per gli Stati Uniti.

        Chrysler Group ha chiuso il mese di giugno con un inventario di 358.260 autoveicoli, pari a 67 giorni di fornitura. Le vendite del settore Usa per l’intero anno sono proiettate ad un Saar (Seasonally Adjusted Annual Rate) di 14,4 mln di unità.

        Articolo di MilanoFinanza.

        • Considera anche il fronte aggiornamenti: hanno riguardato per lo più Chrysler e le novità per Jeep (GranCherokee e improvement di Wrangler) e di conseguenza sono quelli che hanno migliorato di più.
          Per Fiat l’effetto non è solo dato dalla massiccia campagna pubblicitaria (chissà quanto è costata), ma anche dall’introduzione della versione Abarth sia in versione chiusa che aperta, queste versioni sono fondamentali in America dove la 500 è la seconda se non la terza auto e si sa che in molti casi quest’auto è aperta e/o una sportiva.

  20. Vera la notizia che Lorenzo Ramaciotti (ed altri designers) si è temporaneamente trasferito a Detroit per dirigere l’equipe che si occupa del design della Giulia? Dato che la produzione della stessa inizierà per prima lì a Detroit sembra logico che il progetto di industrializzazione venga eseguito a Detroit. Comunque negli Usa da qualche anno si sono trasferite altre menti italiane, tipo ingegneri FPT mandati a dirigere lo sviluppo dei motori della banca organi americana.

    • Io penso che vi siano studi di design interni sia a Torino che a Detroit anche perché è fondamentale per il futuro del Marchio che abbia successo negli States più che da noi sia per una questione di volumi (hanno un tenore di vita maggiore) sia per una questione che il nome Alfa è ancora ben riconoscibile, apprezzato e non scalfito dalla parentesi poco fortunata della 164.
      Vi è moltissima gente italiana a Detroit e penso sia un bene visto che ormai la testa pensante del gruppo è là e vi è anche una questione di costo visto che più si sfrutta il personale, le competenze e le risorse Chrysler meno si utilizzano quelle italiane che costano di più e in funzione di queste spese si calcolano gli ebitda e, quindi, il prezzo che ogni 6 mesi Fiat pagherà per l’ulteriore 3,32%.

  21. Ho letto che Marchionne ha rigettato ben 5 proposte di stile per la Giulia pervenute dal centro stile italiano.
    Sai che qualcosa si sta muovendo?

    • Io so che era tutto bloccato, però potrebbe essere che abbiano qualche cosa in sviluppo per essere eventualmente pronti per partire nello sviluppo, anche perché penso che un’Alfa a trazione anteriore con motore trasversale debba essere difficile da far digerire agli Americani che non badano per il sottine (e infatti vi è l’insuccesso di Acura RL che non avevano V8 e trazione posteriore).

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