Dodge Dart, la berlina Alfa con il passaporto americano

1968 Dodge Dart varieties
Creative Commons License photo credit: Hugo90

Avevo aspettato a scrivere della nuova berlina Dodge poiché ero in attesa di qualche dato sulle previsioni di vendita, evidentemente dopo le previsioni errate di vendita di 500 Marchionne vuole andarci cauto. Se consideriamo che Toyota ha venduto 240’000 Corolla nel 2011 e Chevrolet 230’000 Cruze, penso perciò che in circa 7 mesi Dodge possa vendere poco più di 100’000 Dart nel 2012 per l’effetto novità e circa 200’000 nei prossimi anni.
Voglio, però, sottolineare una cosa che ho già detto in quanto la ritengo molto importante: di fatto Chrysler entra in un mercato in cui non era presente, poiché non dispone nella gamma Chrysler e Dodge di un segmento C berlina, mercato nel quale era assente da tempo dopo la poco apprezzata Neon.

Questa nuova berlina porta il nome di un’auto Dodge poco apprezzata e che già il pubblico americano fatica a ricordare, figuriamoci noi per un’auto venduta sino a 36 anni fa sull’altra sponda dell’Atlantico. L’auto è realizzata sull’evoluzione del pianale C-Evo di Giulietta che supera anche le normative di sicurezza americane (perché in Fiat non ci hanno pensato sin dall’inizio?) tanto da ribattezzare il pianale C-US-Wide dove la parola “wide”,“largo” in inglese, sta a significare l’allargamento della piattaforma per soddisfare le richieste del pubblico americano, oltre al fatto di inserirsi, in quanto a dimensioni dato che è lunga 4,67 metri, nel nostro segmento D, superando classe C e Bmw serie 3 e di 1 centimetro l’Alfa 159 ma rimanendo più piccola di A4 di soli 3 centimetri. Il passo, rispetto a Giulietta, è stato allungato di 7 centimetri rispetto a Giulietta, raggiungendo i 2,7 metri, così da garantire una buona abitabilità posteriore. A livello di sospensioni vengono utilizzate il medesimo schema dell’Alfa e cioè McPherson anteriore con mozzo in alluminio e sospensioni posteriori multi-link a 3 bracci e mezzo, così da garantire un ottimo comportamento dinamico che si dice essere anche superiore a quello di Giulietta grazie al maggior passo!

I motori, invece, mettono insieme i “due mondi”, da un lato c’è il 2,0 e 2,4 Multiair WGE “Tigershark” in alluminio rispettivamente da 160cv e 184cv abbinato ad un cambio automatico di fornitura Hyundai, mentre dall’altro abbiamo il 1,4 turbo F.i.r.e. Multiair da 160cv da 250Nm di coppia prodotto anch’esso nello stabilimento americano di Trenton, abbinabile, però, al C635 sia in versione manuale che doppiafrizione TCT prodotti a Verrone in provincia di Biella. La scelta di utilizzare un motore così piccolo deriva dalla volontà di superare il terzo “performance event” per l’ulteriore 5% di Chrysler (avvenuto il 5 gennaio 2012) che imponeva la realizzazione di un’auto con tecnologia italiana che potesse percorrere più di 40 miglia per gallone (quasi 18km/litro di media nella prova di omologazione autostradale americana). Il risultato è stato raggiunto sia grazie al motore italiano e al cambio manuale sia grazie a molti accorgimenti tecnici come i pneumatici a basso rotolamento, la saracinesca nella griglia frontale e altre appendici aerodinamiche. Non penso, però, che questa versione riscuoterà un così grande successo anche se penso che gli aumenti del costo del petrolio siano uno dei fattori verso un piccolo aumento del numero delle vendite di auto manuali, l’automatico a 6 rapporti sarà decisamente il preferito dagli utenti e penso che presto arriverà anche il nuovo automatico a 9 rapporti 9HP della tedesca Zf prodotto su licenza dalla stessa Chrysler in America.

Il prezzo di quest’auto sarà molto conveniente, di poco al di sotto della concorrente Corolla e cioè da circa 17’000$ e cioè poco più di 12’000€. Questo risultato deriva dai costi decisamente inferiori rispetto a quelli europei come ad esempio per energia, tasse sia dirette sull’auto che sullo stabilimento di Belvidere in Illinois dove verrà assemblata. Accanto a questa nuova linea produttiva accanto alla quale sarà successivamente realizzata una nuova per sostituire il non troppo apprezzato Caliber con l’attesa hatchback Chrysler 100 e relativa Lancia Delta (quest’ultima lascia l’Italia).

Prima di esse la Dart condividerà il pianale e moltissime componenti con una sorella cinese con il marchio Fiat, si tratta della Fiat Viaggio che è stata da poco presentata al salone di Pechino e che sarà prodotta nel nuovo stabilimento in joint-venture con GAC a Changsha dove dovrebbe essere prodotta dal 2013 anche la prossima Bravo anche per il nostro mercato.

Da una tale potenza di fuoco ed economie di scala è evidente come i conti di Fiat e di Chrysler non possono che migliorare, anche perché verso la fine di quest’anno sarà avviata anche la produzione del nuvo Suv Liberty/Cherokee, anch’esso basato sulla piattaforma C-US-Wide ma, giustamente, con i dovuti accorgimenti per l’offroad.

Enzo Ceroni – Hainz 18/05/2012


«
»

Taggata come: , , , , , , , , , , , , , , ,

27 Commenti

  1. Chissà quali sono i piani concreti per gli stabilimenti italiani. Ti posto un link chissà che possa tornarti utile http://www.allpar.com/history/chrysler-years/C21/2014/index.html

    • Sono abbastanza d’accordo con quanto dice, ma non dicono degli stabilimenti italiani perché non hanno insider da noi , sul forum di Allpar, infatti, sono presenti persone che lavorano in Chrysler.

  2. ma quando si decideranno a fare due suv per lancia e chry? penso che se il suv piccolo lancia ( alla qashqai per capirci) avesse il nome delta suv o delta hp sarebbe un discreto successo, in fondo la categoria dei city suv la possiamo vedere come una evoluzione sia delle 4×4 degli anni 80 che delle jeep/vitara piccole ma spartane, insomma una sorta di anello di congiungimento darwiniano

    • Lo dico da tantissimo tempo, le linee dell’attuale Delta dovevano essere utilizzate per un Crossover/Suv, mentre sarebbe servito il remake della Delta Integrale per avere successo nel segmento C. Accanto ad esso, sempre sul C-Evo, sarebbero servito un Suv Fiat di segmento C con estetica da Suv vero e/o un Suv Alfa sportivo. Sicuramente i costi sarebbero stati elevati per il numero di modelli, ma probabilmente si sarebbe raggiunta la saturazione dell’impianto di Cassino ed economie di scala decisamente maggiori, oltre ad avere modelli che potevano vendere (e che tirano) anche in un momento di crisi come quello attuale.
      Del “citySuv” invece penso che Sedici abbia comunque venduto abbastanza bene, ma ora il mercato è cambiato (come dimostra anche l’insuccesso del Toyota Urban Cruiser) e quindi serve un Suv come la Countryman che dovrebbe arrivare nel giro di un anno e mezzo sia come Jeep che come Crossover Fiat con linee di 500…una sorta di 500L in versione “country”, peccato che servirebbero ora!

  3. Le ultime su Alfa Romeo sul sito olandese “AutoEdizione”

    • Penso che sia tutta una macchinazione per ottenere pubblicità al sito sfruttando il fatto che siano andati al CRF per Lancia Flavia, così da sembrare una cosa veritiera. Peccato che praticamente tutto lo sviluppo venga fatto a Detroit da Chrysler che ha le risorse per farlo (così Marchionne abbassa anche l’ebitda di Chrysler e, quindi, il suo costo) e infatti il D-RWD che non si sa ancora se sia una versione modificata del C-US-Wide con motore longitudinale e trazione posteriore o un LX-lite con passo inferiore, l’unica cosa certa è che lo sviluppo è per la Barracuda, al momento di Alfa non vi è nulla in sviluppo (anche perché vi è la possibilità di vendita!)

  4. Per Lancia avrei portato anche una degna sostituta della chic car Musa.

    • Concordo in pieno, peccato che De Meo non è più in Fiat perché avrebbe saputo fare un ottimo MPV, ma oltre a questa assenza la scelta di uniformare le calandre di Lancia con Chrysler non renderà giustizia!

  5. Spero che chi debba capire capisca, basta vedere queste Lancia americane quanto successo riscuotono.
    Nuove auto Lancia pensate per il marchio italiano già dalla progettazione come dovrebbe avvenire nel prossimo futuro. Lancia = Italian Style

  6. perchè modificara la ypsilon in stile chrysler quando con questo marchio è venduta solo nelle isole britanniche?
    perchè la 100c solo hatchback quando le 3 volumi negli usa vendono di più?paura di concoorrenza interna?basta differenziarle esteticamente e a livello di marketing.aspettando la sw per l europa

    • Non chiederlo a me, alcuni dicono che le maquette di Ypsilon prima dell’acquisizione di Chrysler fosse molto più bella. Io penso che arriverà anche una versione Lancia/Chrysler 3 volumi, ma prima di fare ogni passo Marchionne aspetterà il responso del mercato alla Dodge Dart.

  7. quindi escludi completamente che non ci sarà un erede della musa? possibile? ora che hanno la 500L mi pare strano anche perché rispetto alla idea a mio avviso la 500L e una eventuale nuova musa non si cannibalizzerebbero: 500L trendy e modaiola nuova musa chic e raffinata. La vecchia idea invece era vista anonima perché con pochi euro ti compravi la musa della lancia de non una fiat.

    • Non escludo, ma al momento ci sono altri progetti in sviluppo come 500XL, baby Jeep e relativa versione Fiat con estetica da 500 (anche se non si è ancora completamente certi che saranno realizzate a Mirafiori). Paradossalmente come hai detto tu ci sarebbe lo spazio ora di 500L trendy e di una Musa raffinata, ma penso che come al solito non capirebbero la differenza tra le due caratteristiche e avrebbero paura della sovrapposizione….

  8. Se la Delta va negli States e la Bravo verrà prodotta in Cina a Cassino dovrebbe rimanere la sola Giulietta.
    Non è un po’ poco? Rischia di fare la fine di Termini Imerese.

    • Infatti come avevo suggerito in un altro articolo e in un relativo commento questo stabilimento potrebbe essere messo sul piatto da Fiat per la vendita di Alfa (guarda caso sarebbe l’unico modello ad essere prodotto nel giro di un anno). La cosa importante è che Marchionne aveva provato qualche anno fa a vendere Alfa con l’impianto di Pomigliano d’Arco, i tedeschi avevano risposto picche, ma Marchionne ha dimostrato loro la sua forza, portando la nuova Panda e il nuovo contratto con, finalmente, responsabilità personali e chiare, che si può governare e che la qualità è decisamente cresciuta tantissimo. Inoltre come detto anche da Piech “se la passano ancora troppo bene”, questo grazie a Marchionne che è riuscito a portarsi a casa Chrysler, un peccato, però, che non abbia relmente deciso di rilanciare Alfa avendo, grazie a Chrysler, economie di scala, pianali e motori pronti per far tornare Alfa alla trazione posteriore per i segmenti D ed E e relativi Suv….ora, invece, abbiamo delle Chrysler vendute in Europa con il marchio Lancia, a mio avviso e come ho detto più volte un grosso errore di “strategic marketing” perché il marchio non corrisponde all’offerta (oltre al fatto che per Thema non vi è la station e un motore 4 cilindri diesel eventualmente bi-turbo per le flotte).

  9. Lancia: nel 2014 il ritorno nel campionato rally, sembra di si con la Ypsilon in versione HF Integrale e dovrebbe essere sviluppata in joint venture con Abarth, ma non ci sarà la sponsorizzazione Martini Racing.

  10. Possibile rinvio commercializzazione della 500L, sembra che l’impianto serbo inaugurato in pompa magna non sia finito del tutto, comunque la notizia non è confermata, nel caso lo fosse la 500L arriverebbe a inizio 2013.

    P.s. ma poi in Russia come è andata? La Zil ho sentito che Putin la vuole rilanciare, quell’impianto da costruire da zero a che punto è?

    • Ragazzi…calma! Non so tutto! Perciò posso solo dirti che Fiat di solito Fiat ha tempistiche troppo ottimistiche, ma posso anche suggerire una mossa economica di Marchionne e cioè che potrebbe artificiosamente ribassare la valutazione di Fiat (ormai ai minimi storici) per poter operare un aumento di capitare sapendo, poi, che sarebbe risalito…

  11. già la ypsilon è sgraziata,una versione tre volumi non oso immaginare come sarebbe..ma poi per quali mercati?
    @giovanni era un pesce d aprile di qualche sito

    • Per fortuna è un pesce d’apire, una 3 volumi possono ancora andare bene per le auto base come la Siena per i mercati emergenti, non per il nostro mercato, forse troppo “arzigogolato”…

  12. Ragazzi allora che ne pensate dell’idea di Marchionne di questa nuova spider Alfa da sviliuppare su nuovo pianale della nuova Mazda mx5, oggi firmato memorandum di intesa. Chissà che non sia un preludio dell’acquisto di parte o del totale delle azioni del 5° quinto gruppo giapponese.

    • Non credo nell’acquisto di Mazda visto che vogliono comprarsi la restante quota di Chrysler. Io penso che sia un bene questo memorandum (perché non è un accordo) sia per un eventuale vendita che per una reale produzione e sono contento di averlo praticamente predetto nell’articolo del 6 gennaio 2012 La cenerentola Mazda. La Miata è qualcosa di molto simile al concetto di Duetto Alfa, relativamente piccola, sportiva, con un grandissimo piacere di guida e con la versione moderna della disposizione meccanica del vecchio Duetto!
      Quello che mi chiedo è perché Mazda è disposta a portarsi un concorrente in casa pur di avere economie di scala?
      Inoltre vi è anche la possibilità che la cooperazione si estenda anche ad altri segmenti, dove Mazda ha bisogno di piattaforme da condividere così da avere un’alternativa a Ford, oltre a motori V6 per le berline e i Suv da vendere in America.

    • Mazda vuole la sua indipendenza e avere alleanze mirate, certo che con Mazda FiatChrysler potrebbe veramente diventare un’azienda globale e avvicinarsi velocemente ai 6 milioni di auto prodotte l’anno, soglia individuata da Marchionne come di buona redditività e di sicura sopravvivenza.

      • potrebbero inserire oltre allo spider alfa anche la Fulvia……

        • Fulvia era un’auto un pò particolare in quanto era un coupé a trazione anteriore con un motore 4 cilindri a V, non so quindi quanto possa essere accettato il passaggio alla trazione posteriore e motori in linea, anche se sarebbe bello vedere come il pubblico interpreterebbe una concept con tale disposizione ed esattamente il retro della concept Fulvia del 2003 (il frontale con la griglia e i fari non mi convincono…troppo Zagato per i miei gusti). Purtroppo ora Lancia è più che altro un brand con il quale vestire (neanche benissimo) le americane Chrysler, quindi non so che impatto avrebbe sulle vendite.

Invia una Risposta