Ferrari F12

Ferrari F12 Hainz

Non c’è che dire, Ferrari lavora veramente bene! La nuova F12 è incredibilmente innovativa e al tempo stesso “epica” nel senso che non segue le mode e rimarrà bella a lungo, come del resto tutte le altre Ferrari. La vera rivoluzione, però, si concentra in quello che non si vede, sebbene i risultati siano estremamente tangibili per i pochi che avranno modo di poterla guidare.

Dopo California ed FF fa il suo debutto sulla berlinetta di Casa Ferrari il cambio a doppiafrizione sviluppato da Ferrari. L’abbassamento del baricentro è stato ottenuto proprio con il nuovo DTC a 7 marce che prevede l’ingresso dell’albero al di sotto del centro delle ruote posteriori, ma soprattutto ha permesso l’eliminazione del tubo rigido nel quale girava l’albero motore con l’olio che, sino alla F599GTB, collegava rigidamente motore e cambio, separando i modi di vibrare del cambio dal motore e viceversa, così da utilizzare boccole specifiche aumentando la risposta del motore, il comfort e minimizzando i movimenti dei componenti.

Non avendo più questo “tubo” gli ingegneri hanno potuto migliorare l’abitabilità interna o, a parità di spazio per i passeggeri, ridurre la larghezza del veicolo (come penso sia avvenuto) con ricadute positive sull’aerodinamica e, al tempo stesso, hanno potuto posizionare il motore più in basso. Il risultato sono quei 25 millimetri di abbassamento del baricentro, un risultato molto importante ottenuto, non ultimo, dall’abbassamento del serbatoio, anche questo ottenuto grazie al cambio più basso e più spostato indietro.

Forse, ma è tutto da vedere, avrei provato a posizionare il serbatoio anche al di sotto dei sedili, sfruttando quello spazio a forma triangolare che vi è al di sotto delle gambe rispettivamente del pilota e del passeggero. Questo avrebbe permesso di abbassare ulteriormente il baricentro anche se l’avrebbe fatto avanzare un filo.

Enzo Ceroni – Hainz 02/04/2012


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1 Commento

  1. Aggiungo un piccolo dettaglio: con la realizzazione dei sedili fissi (pedaliera e volante che si spostano) vi sarebbe un guadagno ulteriore di spazio al di sotto del sedile oltre che un miglioramento delle qualità stradali avendo un peso del pilota e del passeggero che varia, ma il cui baricentro rimane sostanzialmente fermo.

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