Audi, il tempismo perfetto

Audi A3 sedan

L’inizio della commercializzazione dell’Audi A3 berlina è l’ultima prova di un tempismo quasi perfetto da parte della Casa di Ingolstad. Quest’auto è l’ennesima riprova di un’attenta analisi della concorrenza e dei trend di mercato mondiali, ma soprattutto della capacità di un certo tipo di manager e designer allo stesso tempo veri e propri “car-guy” come Walter de Silva.
Sicuramente la berlina “derivata” dalla conosciuta A3 non diverrà una best seller nel mercato europeo e soprattutto italiano, ma ormai questi mercati non sono più baricentrici, sebbene siano tra i più difficili, esigenti e competitivi. Eppure da questa berlina realizzata sulla nuova piattaforma MQB saranno realizzate la cabrio, il coupè e forse la station. Se le prime due varianti potranno essere molto interessanti per il ricco mercato americano la station potrebbe veramente essere quel giusto compromesso tra abitabilità, dimensioni e carico per il mercato europeo e in particolar modo quello italiano, mantenendo al contempo quell’immagine di auto di prestigio “premium” che è diventato quasi fondamentale qualora i guidatori non siano coloro che aprono il portafoglio (leggasi “auto aziendali”).
Qualcuno potrà rispondere che la Mercedes ha anticipato l’A3 berlina con la CLA, però ritengo che l’auto della Stella abbia dimensioni più da segmento D (4,63 metri, quindi un centimetro più della serie 3) senza portarne un reale aumento di abitabilità interna rispetto alla ben più compatta auto dai Quattro anelli (quasi 20 centimetri). La Audi A3 berlina ricalca le proporzioni e le dimensioni della sua vera antenata e nonché primo vero capolavoro di De Silva, l’Alfa Romeo 156. Quest’auto permette ad Audi di avere un modello dalle dimensioni compatte a cavallo tra il segmento C e D inserendosi in quella che attualmente è una nicchia, ma che ritengo diverrà nel tempo un vero e proprio segmento anche in Europa soprattutto se alle berline seguiranno le varianti station.
Questo mercato diverrà sempre più grande e importante anche in Europa non solo per il ridimensionamento del potere di acquisto della popolazione e delle aziende, ma anche per l’aumento delle dimensione delle berline e station wagon di segmento D ormai vere e proprie ammiraglie in scala ridotta. Anche in questo segmento Audi ha fatto scuola, si è inserita al momento giusto con la A4 attuale cavalcando il boom pre-crisi, seguendo l’aumento di dimensione lanciato dall’Alfa Romeo 159, ma rispetto alla quale ha condiviso completamente la meccanica e la piattaforma grazie al pianale MLB utilizzato anche da A5, Q5, dalla famiglia della A6 e, in parte, anche dall’A8.
Ma vi sono tanti altri esempi della capacità di Audi di anticipare i segmenti o comunque di analizzare la concorrenza come nel caso della già più volte citata A5 Sportback con la quale Audi ha replicato nel segmento D le proporzioni e il concetto introdotto dalla Mercedes CLS. Il marchio di Ingolstad ha compreso la portata del trend e il mercato, soprattutto quello italiano, ha incredibilmente apprezzato tale scelta tanto da prendere ampiamente il posto della A4 berlina; quest’ultima è praticamente assente sul nostro mercato.
Audi è anche scesa nel segmento B in modo da sfidare la Mini di Bmw, ma si appresta anche ad aggredire il mercato dei “micro-Suv” di segmento B. Non bisogna poi dimenticare le apprezzatissime Allroad, inventate da Audi e copiate da Volvo, Subaru e da Alfa con la bellissima Crosswagon.
Vi è poi la questione Cina dove Audi ha avuto la fortuna di far parte del gruppo Volkswagen che ha raccolto le offerte di produzione nei primi anni ’80 che altri concorrenti non hanno saputo cogliere, così oggi Audi ottiene enormi profitti soprattutto realizzati in Cina dove ha abilmente saputo cogliere le esigenze del mercato proponendo tutta la gamma di berline a passo lungo.
A livello tecnico la diffusione della trazione integrale pronosticata alla fine degli anni ’80 dall’allora capo di Audi (un certo Piech) non sono stati assolutamente disattesi, ma come si adatterà Audi alla rivoluzione ibrida dei prossimi 5/10 anni?
Anche in questo caso Audi si trova in una posizione avvantaggiata. Da un lato la diffusione del pianale MQB a trazione anteriore e motore trasversale sulla famiglia A3 permette la realizzazione di una trazione integrale ottenuta utilizzando un motore elettrico posteriore. Dall’altro per quanto riguarda il pianale MLB di A4,A5,Q5,A6 e A8 (capite l’importanza delle economie di scala che avevo pensato con il “pianale Hainz” per Alfa e Maserati?) non ci saranno alcun problema finché la diffusione dell’ibrido plug-in sarà contenuto perché la realizzazione dell’ibrido-integrale sarà ottenuta tramite un motore elettrico posto sull’asse posteriore, mantenendo quindi il motore e il cambio longitudinali. Il problema però si porrà con l’erede del pianale MLB, saprà Audi adattarsi e “accetterà” la disposizione trasversale del motore in comune con Volkswagen con i rischio di far percepire la stretta derivazione anche nei segmenti superiori al C? Di qui dalle Alpi ci sarebbe un marchio perfetto per questo compito (magari in comune con una parte della produzione Chrysler) e nel profondo Nord c’è Volvo che ha capito e saprà sfruttare questo vantaggio competitivo.

Enzo Ceroni – Hainz 19/06/2015
http://www.gruppohainz.it/audi/audi-il-tempismo-perfetto/

P.S. Vi è solo un appunto che posso muovere ad Audi, l’assenza per il momento della versione biturbo del proprio 2,0 diesel e l’assenza di Suv coupè.


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4 Commenti

  1. Buon pomeriggio che ne pensi della nuova a4? Invece per quello che si sa tecnologicamente parlando dell’Alfa Romeo Giulia cosa pensi? Riusciranno ad esser davanti tecnologicamente alle nuove a4, classe c è serie 3 e jaguar xe?

    • Ciao Giovanni, la nuova A4 non mi entusiasma, di fatto è un’evoluzione di quella attuale visto che utilizza l’evoluzione del pianale MLB utilizzato dalla precedente A4 B8 (considerate che di solito una piattaforma dura almeno 2 generazioni di auto). Chissà cosa succederà con la futura generazione dato che l’ibrido plug-in potrebbe diffondersi e quindi rendere più vantaggioso la disposizione del motore trasversale e il ricordo alla trazione integrale realizzata elettricamente. Avranno il coraggio di cambiare completamente o forse, come spiegato in un vecchio articolo, avranno paura di “uniformarsi” a Volkswagen?
      Ho visto la nuova Giulia al Museo di Arese (Museo che consiglio di visitare), mi piace, ma non mi fa impazzire così come 156 quando venne presentata. Penso che la scelta estetica dipenda dalla volontà di piacere ai più, sebbene ritenga che con Ghibli abbiano dato maggior italianità al prodotto. A livello tecnico finalente si arriva a quanto sostengo sin dal 2009 e cioè lo sviluppo di una nuova piattaforma a trazione posteriore pensata per Alfa che fornirà da base per tutta una serie di prodotti (purtroppo non è in progetto la Sportwagon a quanto si legge sui forum). Penso che a livello di guida Giulia sarà superiore all’attuale concorrenza, ma probabilmente la prossima serie 3 la supererà leggermente (ma arriveràanche tra 3 anni abbondanti), mentre penso che mancheranno un pò di sistemi elettronici di aiuto alla guida, ma preferisco che si arrivi sul mercato 6 mesi prima e poi mano a mano aggiungere questi dettagli.

  2. Buongiorno Enzo,

    ho avuto il piacere di leggere l’articolo e condividere alcuni spunti di riflessione. Audi sta lavorando molto bene sul fronte marketing. E’ riuscita ad utilizzare economie di scale con altri marchi del gruppo senza intaccare l’immagine premium e ottenendo risultati positivi negli ultimi 3 anni. Ottimo lavoro davvero. Sono parzialmente d’accordo sul tempismo della casa. Vanno riconosciuti meriti, come lei ha sottolineato, per aver saputo anticipare i concorrenti in alcuni mercati e tipologie di vetture, ma in altri casi non e’ stata altrettanto attenta.
    Il SUV coupe’ e’, ad oggi, una mancanza significativa, considerando l’offerta MB e BMW. Si potrebbe anche includere la Range Rover Evoque, anche se forse non e’ esatto definirlo SUV Coupe’, tuttavia non e’ nemmeno un SUV tradizionale.
    Anche sulle fonti alternative, Audi, e qui forse e’ un po’ una pecca del gruppo VW, non e’ stata cosi’ veloce come MB o lexus ad offrire modelli di serie con tecnologia ibrida. Non includo Tesla, poiche’ in questo caso il solco scavato e’ con tutta l’industria automotive. Se riusciranno a migliorare la capacita’ ed efficienza delle batterie come hanno fatto negli ultimi 2 anni, potremmo trovarci presto di fronte ad un auto elettrica capace di 600/700 km di autonomia (con tutti i confort di bordo) e prestazioni da sportiva.
    Sulla A3 berlina, prodotto molto ben riuscito. Per certi versi molto piu’ proporzionale della A4 (chiaramente un opinabile punto di vista personale). Non scommetterei sulla versione SW. Non vi e’ gia’ la A3 cinque porte per coprire quel mercato?
    Chiedo scusa per le generalizzazione ma in poche’ linee bisogna per forza semplificare i concetti.

    Saluti
    Emiliano

    • Buonasera Emiliano,
      sicuramente Audi poteva fare ancora di più, però il settore automotive è un’industria pesante per cui per seguire le mode è difficile perché ci vogliono vari anni prima di trovare l’auto dal concessionario sempre che il modello non sia su una base in via di dismissione o in via di sostituzione.
      Sull’ibrido tutti i tedeschi stanno lavorando e ne vedremo veramente delle belle, Audi è forse quella che potrebbe avvantaggiarsene maggiormente potendo eventualmente passare alla disposizione trasversale del motore e realizzazione il Quattro attraverso un motore elettrico posteriore. Il problema è che in quel campo ci sarebbe Volkswagen.
      Ritengo ancora troppo prematuro l’elettrico per l’auto di massa, mentre molto intelligente per le supercar dove lo status symbol e i margini sono superiori. Allo stesso tempo la tecnologia votata al reale abbattimento degli inquinanti è l’ibrido plug-in perché permette di togliere l’inquinamento e il maggior consumo dove avviene e cioè nei tragitti brevi a bassa velocità.
      Sul fronte della sovrapposizioni modelli non credo proprio che una A3 Avant sia così vicina ad A3 sportback perché tra le due potrebbero esserci più di 20cm da utilizzare tutti per aumentare la capacità di carico che diverrebbe quasi analoga a quella di una A4 Avant.

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