I nuovi motori Fiat

2015-05-15 Nuovi motori Fiat

Tra le varie bozze di articoli ho ritrovato quella intitolata “Motori Fiat, l’evoluzione costosa” datata febbraio 2013. In tale articolo sottolineavo ancora una volta (già espressa nel 2010 http://www.gruppohainz.it/fiat/considerazioni-sul-piano-motori-di-marchionne/ ) la necessità che Fiat realizzasse già da tempo nuovi motori modulari a 3 e a 4 cilindri benzina e diesel con il medesimo basamento in modo analogo a quanto altre Case costruttrici come Bmw stavano per commercializzare. Non dimenticavo, inoltre, come la stessa Fiat fosse stata la prima Casa ad anticipare tutti nel 1994 con il motore modulare “Pratola Serra” (dal nome del Comune in cui veniva realizzato) a 4 e 5 cilindri (Rispettivamente “Famiglia B” e “C”) pensato sia per dare origine ai benzina che ai diesel.
Mentre Mazda, Bmw e altre Case stavano sviluppando questi nuovi motori modulari, FPT aveva continuato a sviluppare i propri prodotti come il 1,4 F.i.r.e. il cui progetto aveva debuttato addirittura nel 1983 e il Pratola Serra. Solo proprio ad inizio 2013 la divisione Powertrain iniziò a sviluppare in modo continuativo i nuovi motori modulari “Global Small Engine” da 1 litro a 3 cilindri e circa 1,4 a 4 cilindri con il sistema Multiair abbinato ad iniezione diretta e turbosovralimentazione.
In questi anni, però, si è sviluppato ulteriormente il 1750 turbobenzina, un motore sicuramente ottimo in quanto abbina l’iniezione diretta alla turbosovralimentazione coadiuvato dal sistema Scavenging. Personalmente non ritengo tale scelta sostenibile sia a livello economico sia commerciale, perché Fiat Powertrain ha prima sviluppato questo nuovo motore Pratola Serra con basamento in ghisa per poi evolverlo ulteriormente con la versione in alluminio; faccio presente ancora una volta il mio attaccamento personale a tale motore, ma come spiegavo già nel 2010 il motore non avrà un seguito in futuro sia perché a livello commerciale non è un “Duemila” sia perché non ha il sistema Multiair ed è realizzato su una base valida, ma superata e per di più non è pensato per la disposizione longitudinale. Per Alfa, la nuova Alfa che debutterà il 24 giugno insieme al ritorno alla trazione posteriore per i segmenti elevati, ci vuole qualcosa di più visto che il baricentro commerciale è ora spostato in America (non a caso, purtroppo, per il momento non è in sviluppo la versione station wagon); la divisione Powertrain sta giusto completando lo sviluppo di un nuovo motore 4 cilindri, un 2 litri che sarà realizzato a Termoli con iniezione diretta, Multiair e Scavenging chiamato “Global Medium Engine” oltre ad altri sistemi utili al contenimento dei consumi come pompa acqua e olio a portava variabile e, spero, all’eventualità di togliere la distribuzione secondaria per una possibile ibridizzazione seria (non solo lo “stater/generator” per il recupero dell’energia).
Non vi è quindi la necessità di rendere longitudinale il 1750 turbobenzina, mentre se si fosse realizzato per tempo il fratello minore, il Global Small Engine, non si sarebbe dovuto creare la versione longitudinale del 1,4 F.i.r.e. in modo da montarlo sulla piccola “Fiat 124 Spider”.
Ma andiamo oltre e parliamo di diesel, perché l’idea di realizzare un 2,0 benzina e diesel modulare è geniale e permetteva di rispondere in modo eccezionale alle esigenze dei mercati (non solo Europeo) limitando enormemente le dissaturazioni delle linee produttive. Da quanto intuisco sembrerebbe che il nuovo 2,2 diesel pensato per Alfa Romeo sia slegato dal 2,0 benzina G.M.E., un peccato perché dal 1994 ad oggi queste due tipologie di motori si sono avvicinate notevolmente sia come rapporto di compressione che ricorso alla turbosovralimentazione, inoltre la cilindrate di 2,2 litri non è in linea con la concorrenza, limitando l’applicazione di tale motore nel segmento C. Sarà pure una questione di meno di 200cc di cilindrata, magari perdendo in efficienza di combustione rispetto al 2,2, ma il cliente di oggi è ancor più attento e in molti casi per questi veicoli si tratta di aziende di noleggio o di flotte dove il numero inizia a contare seriamente.
Veniamo infine all’altro motore che Marchionne ha annunciato a Termoli, si tratta di un nuovo V6 benzina. Si parla tanto, anche sulla Press ufficiale, di derivazione Ferrari per questo motore e sviluppato appositamente per Alfa Romeo. Mi chiedo, quindi, e se fosse realizzato con una V di 90°?
Sono sinceramente molto propenso per questa scelta in quanto sia la cilindrata pari a 2,9 non è in linea con quella della versione Maserati, la potenza massima che si aggirerà nella versione più spinta pari a 500cv probabilmente è troppo elevata per essere il Pentastar, la produzione del basamento non da parte di Chrysler, ma con una nuova linea dedicata a Termoli. Tutto ciò mi fa propendere seriamente su questa soluzione non in linea con gli ultimi 30 anni di Alfa. Certamente non è un tragedia, le esigenze cambiano e avere un nuovo motore specifico (spero per il momento in modo da fare economie di scala “temporali” con gli altri Marchi) è oro colato. Speriamo che il pubblico comune apprezzi il grandissimo lavoro svolto e le ragioni tecniche di alcune scelte progettuali.

Enzo Ceroni – Hainz 15/05/2015
http://www.gruppohainz.it/fiat/i-nuovi-motori-fiat/

N.B. Speriamo che i nuovi motori GME e GSE siano realizzati con lo scarico posteriore nelle versione trasversali (sebbene l’immagine della presentazione non fa sperare bene), questo permette un vantaggio nei consumi grazie ad un warm-up più veloce, ma anche a un miglioramento del baricentro e dell’urto pedone. Inoltre da tale disposizione è più facile e vantaggiosa ricavare la versione longitudinale di tali motori poiché possono essere ruotati su un lato di parecchi gradi (anche 60°), abbassando l’altezza del baricentro e riducendo l’altezza del cofano anteriore garantendo una linea più filante a parità di urto pedone.


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14 Commenti

  1. Ciao ho letto che il responsabile dei motori non è l’ing Martinelli ma un’altra persona ovviamente sempre ing e sempre di provenienza Ferrari, l’ho letto ieri ma ora non riesco più a trovare quell’articolo. Si diceva che Krief era il responsabile delle piattaforme e che questo persona invece dei motori. Strano perché io ho letto sempre dell’ing. Martinelli come responsabile per i propulsori. Ho un’altra curiosità, ho sempre letto che per allestire il team addetto alla rinascita del marchio di Arese si sono scelte delle figure non presenti nel gruppo o in Italia, questo che significa? Che hanno ritenuto di più alto profilo quelle individualità esterne o che quelle specializzazioni non ci sono qui?

    • Martinelli so che era responsabile della progettazione dei motori di Fiat dal 2006, ora, come riportato da Wikipedia, penso sia il responsabile della divisione powertrain di Maserati. Philippe Krief dovrebbe essere il capo del progetto e risponde direttamente all’a.d. Alfa e Maserati, l’Ing.Harald Wester, pertanto chi si occupa di motori Alfa, e non penso che sia Martinelli, si interfaccia con l’ingegnere francese (io penso che sia un ingegnere tedesco che ha studiato al Politecnico di Torino).
      Sul fronte delle persone io penso che si sia creato il gruppo dei migliori presi da ogni parte sia per quanto riguarda la piattaforma sia per quanto riguarda i motori, molti probabilmente erano gli ultimi mohicani di Arese, ma anche dall’estero, da Maserati, da Ferrari e forse anche dal Brasile.

  2. L’ing. Gianluca Pivetti è il responsabile del comparto motoristico.

  3. Ciao ho da farti un appunto, nella sezione extra c’è scritto che la VM Motori è di proprietà Fiat al 50% insieme a Gm. Fiat (se ricordo bene l’anno) nel 2013 ha acquisito il restante 50% nelle mani di Gm divenendo l’unica proprietaria della fabbrica di Cento.

    • Ciao Giovanni, pagina Extra sistemata, era un refuso. Pensa che non si è mai saputo il prezzo dell’acquisizione del 50% di GM da parte di Fiat. Se avete altre precisazioni o errori non esitate a contattarmi.

  4. Cifine Enzo, l’accordo Toyota – Mazda secondo te sancisce definitivamente la possibilità di stringere una collaborazione più stretta tra Mazda e Fca? Accordo tra le giapponesi che al momento si limita allo scambio di tecnologie, forse poi può diventare finanziario? Peccato perché a me una collaborazione con Mazda non sarebbe dispiaciuta, hanno sempre dimostrato di saper lavorare con quel “poco” che avevano. Alla fine per aprire il mercato asiatico rimane solo Suzuki e so come la pensi, peccato che ancora non si abbia la fine della disputa con i tedeschi, che ricordo era prevista per fine 2014.

    • Ho paura che l’accordo Toyota-Mazda sancisca la fine della possibile accordo con FCA, anche se mai dire mai. Non riesco ancora a capire perché non siano ancora arrivati alla fine della disputa tra VW e Suzuki. Una “exit strategy” potrebbe essere quella di vendere ai cinesi o ad altri la quota di VW detenuta da Suzuki.

  5. E un accordo con Tesla, Google o Apple come lo vedi?

    • Con Tesla vedrei molto bene una fornitura del bicilindrico in modo da renderla una ibrida plug-in, però a livello commerciale non so come potrebbe essere vista da parte dei clienti. Per gli altri due ci potrebbero essere degli accordi per lo sviluppo delle tecnologie sulle auto FCA anche se la cosa che mi alletterebbe di più sarebbe l’acquisizione da parte di Apple di una quota importante di FCA, ciò garantirebbe un forte abbassamento dei tassi di interesse sui prestiti a FCA oltre ad un miglior appeal da parte dei clienti (l’ideale sarebbe l’appianamento dell’indebitamento Fiat).

  6. Ciao Enzo, la sigla Q4 non è stata registrata da Fca? Lo chiedo perché mi sono ritrovato dietro una Mitsubishi Asx che riportava la dicitura Q4. Io non disdegnare neanche un profondo accordo con Google. Potrebbe fornire/sviluppare insieme a Fca tecnologie di guida autonoma, oppure tecnologie di realtà aumentata, software di navigazione e mappe etc.

    • Che io ricordi si, ora viene usata anche da Maserati.
      Non conosco bene le varie tecnologie , quel che é certo è che si va verso un’integrazione dei sistemi di bordo e FCA é indietro al momento sui sistemi di navigazione oltre che di assistenza alla guida come dimostrato dalle dotazioni tecniche delle Maserati rispetto alla concorrenza.

  7. Il bello è che su macchine come le Mercedes il sistema di navigazione lo fornisce Magneti Marelli. Su Maserati hanno montato un sistema di navigazione più vecchio, per risparmiare.

    • Per me ci può anche stare la scelta in Maserati per i sistemi di navigazione, perché così con il restyling hai anche qualcosa su cui puntare per far vedere la differenza, quello che mancava sono i sistemi di ausilio alla guida come radar e altro….

  8. Eh si ricordo un articolo di al volante in cui veniva paragonata l’attuale quattroporte e la panamera. L’italiana non prevedeva nemmeno la possibilità di scegliere questi ausili tra gli optional. Adesso non so se.hanno rimediato, comunque resta l’errore nello sviluppo dell’auto.

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