Alfa Romeo Giulietta

Alfa-Romeo Giulietta
Creative Commons License photo credit: David Villarreal Fernández

Articolo del dicembre 2009 presente in originale nel gruppo Hainz di google.

E finalmente trapelano le prime immagini dell’erede della 147. Le potete trovare al sito http://www.alfaromeogiulietta.it/ . Ma come, direte voi…non ci hai sempre parlato dell’utilizzo del nome “Milano”? Ebbene, come sempre in Fiat, all’ultimo momento ecco una sorpresa: il cambio di nome da Milano a Giulietta (probabilmente voluto da Marchionne in persona).

Ho letto con attenzione quanto scritto sui vari siti e i commenti dei vari internauti e mi sono accorto di come internet dia la possibilità a tutti di avere notizie e informazioni, ma non sempre tali notizie vengono interpretate a dovere. Infatti molta gente si riempie la bocca di nozioni come pianali, quadrilateri e multilink, ma non ha la capacità di analizzarle per di più con l’ambizione e l’arroganza di giudicare, sono un po’ tutti “allenatori della nazionale”.

Perciò iniziamo a smontare uno per volta i vari luoghi comuni:

– il pianale: è il “C-Evo” proprio perché è un’evoluzione del pianale della Bravo e si è tenuto quanto di buono c’era, praticamente la solo struttura di sostegno della plancia (neanche il 10% quando la nuova Polo riutilizza completamente quello precedente!). Tutto è stato re-ingegnerizzato per conferire alla scocca una migliore rigidità torsionale e per ottenere il massimo punteggio nelle nuove e più severe norme sui crash-test Euro-N-cap. Invece, secondo gli “espertoni” dei vari forum, Alfa Romeo deve avere un pianale ad hoc (cosa assurda perché la farebbe costare un’enormità), se poi si va a vedere in casa Volkswagen ci si ritrova un’A3 identica in tutto e per tutto a Golf, ma non solo: è uguale anche a Seat Leon e a Skoda! Ma si sa, loro sono tedeschi!

– sterzo elettrico: è vero che è elettrico, ma il fatto è che gli ingegneri Fiat hanno trovato un’ottima soluzione, poiché il motore elettrico che aiuta a girare il volante non è montato nella cinematica di sterzo, bensì in posizione parallela, garantendo un feeling pari ad uno con l’idroguida ma con il vantaggio del minor assorbimento di potenza dato dall’elettrico.

– Motori: inizialmente sono previsti il benzina-gpl turbo di 1,4 da 120cv appena uscito su MiTo e Delta, mentre il più potente 1,4 turbo è dotato dell’innovativo Multiair da 170cv e la versione Quadrifoglio verde con il 1750 turbo da 235cv. Per i diesel l’entry-level è costituito dal 1,6 diesel da 105cv e dal 2,0 diesel da 170cv, a cui sarà affiancato solo successivamente il 2,0 diesel da 140cv. Sinceramente così ci si allinea ai blasonati tedeschi (la A3 ha il 1,6 105cv che ha soppiantato da poco il vecchissimo 1,9 sempre da 105cv che aveva l’iniettore pompa), peccato che Alfa al momento non si può confrontare con essa e deve proporre qualcosa di più! Avrei quindi preferito il 1,6 da 120cv.

– Prezzo 22’000 euro. Mi sembra veramente alto, preferirei che partissero da un prezzo inferiore con meno sconti per poi alzarlo mano mano in modo da mantenere alto anche il prezzo dell’usato, cosa che, come ha sottolineato lo stesso Marchionne, è uno dei problemi Alfa.

– Qualità. I luoghi comuni sono rimasti indietro di 20 o 30 anni, perciò la gente “bolla” le Alfa come dalla bassa qualità. Per sovvertire tutto ciò bisogna cambiare sia offrendo un prodotto dalla elevata qualità testato a fondo sia avere una rete di vendita disponibile per ogni piccola necessità, non la solita Fiat che tratta la gente a pesci in faccia; a maggior ragione quando uno spende certe cifre e non si compra una Panda (con tutto il rispetto per la validissima Panda). Per migliorare la situazione spero che decidano di offrire una garanzia generosa, per esempio di 5 anni per dimostrare il cambiamento e che Alfa crede in quest’auto! Inoltre si è scelto di produrre quest’auto non nell’impianto di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, ma a Cassino, dove sono presenti le linee produttive di Bravo e Delta e l’impianto è stato da poco insignito della medaglia d’argento superando gli altri impianti Fiat.

– eQ2: il Q2 elettronico che simula un differenziale autobloccante frenando la ruota interna), valido anche se su MiTo mi dava una strana sensazione.

– Comfort e tenuta: Giulietta avrà ammortizzatori con le “mollette di rimbalzo” (sospensioni contrattive) come MiTo, ottime per migliorare il comportamento al limite e ridurre il rollio, questi ammortizzatori costutuiscono l’unico componente specifico per Alfa. Inoltre, in optional (penso di serie per la Quadrifoglio verde) ci saranno ammortizzatori attivi che su Delta hanno dimostrato un’eccellente feeling, peccato che nessuno le abbia comprate; perciò consiglierei a Fiat di dotare il Pack sport (o come si chiamerà) per le diesel da 170cv di questi ammortizzatori in modo da far provare ai clienti questa “chicca tecnologica”!

– sospensioni posteriori: qui il marketing Fiat ha proprio sbagliato, poiché nel comunicato stampa parla di “Bi-link” quando in realtà la sospensione prevede 3 bracci. Così si permette ai soliti “espertoni” di dire che la Golf ha un multilink con 4 bracci, e secondo l’idea “di più è meglio”, quando in realtà con 3 bracci si riesce a fare tutto quello che fa la sospensione di Golf (ovvero arretrare la ruota nel superamento di un ostacolo e durante le curve recuperare camber e sterzare leggermente) con il vantaggio di meno masse sospese e un risparmio di spazio. Inoltre su una trazione anteriore la sospensione posteriore non è fondamentale, poiché le ruote posteriori devono scambiare praticamente solo forze laterali, mentre quelle anteriori devono assolvere sia forza laterale che di trazione.

Ci saranno versioni a 4 ruote motrici, poiché il pianale permette l’alloggiamento dell’albero di trasmissione posteriore.

Merita un discorso a parte il comparto sospensivo anteriori. E’ vero che sono dei McPherson con alcuni accorgimenti che permetteranno di esaltare le qualità di guida e di ottenere una guida superiore a 147, peccato che quest’auto risulti progettata nel 1997 (le sospensioni sono quelle di 156) da un telaio antecedente, basato sulla prima Bravo! Perciò il confronto fatto non sta in piedi, anche perché ci sono almeno 10 anni di evoluzione tecnologica!
La scelta di non utilizzare il quadrilatero alto deriva da una voluta impostazione tecnica dell’auto tesa a contenere i costi e a condividere il più possibile i componenti, suffragata, secondo gli uomini Fiat da alcune analisi sulle vendite di 147:

1. “il quadrilatero alto è vantaggioso sono nella guida sportiva”, eppure quando guido 147 trovo la guida decisamente migliore anche nella guida tranquilla dove lo sterzo comunica perfettamente cosa succede alle ruote, permettendo, perciò, una guida più rilassante e meno impegnativa;

2. “solo il 10% di 147 è stata scelta solo per le sospensioni e la qualità di guida”. Io ci vedo un grande risultato che ha attirato gli appassionati di tecnica e di guida, anche perché, personalmente, il motivo principale per cui la comprerei (o l’avrei comprata) è perché è 147 bella, solo in seconda battuta perché ha un ottimo comportamento dinamico.

3. “il 50% degli acquirenti di 147 è donna”. Non lo metto in dubbio, ma perché non è l’auto principale famigliare (con 280 litri di bagagliaio non può esserlo certamente) e potrei portare esempio mariti che hanno preso 147 per le mogli.

4. “Nessuno si lamenterà dell’abbandono del quadrilatero”. Niente di più falso, basta leggere i vari forum per trovare appassionati pronti a credere che 147 aveva un pianale a se sttante in quanto aveva sospensioni diverse dalla prima Bravo e da Stilo. Inoltre il quadrilatero costituiva un distinguo degno di nota, un po’ come il “Quattro per Audi”, peccato che il marketing non abbia mai fatto leva su questo componente preferendo dei tapiri nelle pubblicità!

Ma la questione più importante è che il pianale C-Evo di Giulietta sarà la base della prossima Bravo, dell’erede di Delta e, in versione lunga (non allungata), per i segmenti D oltre a tutte le varianti Chrysler e anche Jeep (ecco perché sono praticamente certo della trazione integrale).

E’ proprio il fatto che tutti le prossime medie del gruppo Fiat avranno tale pianale e tali sospensioni che dico no ai seppur validi McPherson, perché Alfa deve distinguersi, cosa che sarebbe avvenuta adottando i quadrilateri alti. E’ vero che sono più costosi (quelli di 147 avevano un sovrapprezzo sul costo dell’auto di 300 euro), ma si potevano adottare anche per Giulia (l’erede di 159). E’ anche vero che si dice che le linee produttive dell’impianto di Cassino non possano adottare tale sospensione, ma ritengo questa affermazione falsa, poiché come sempre prevede limitate modifiche alle linee produttive esistenti.

Inoltre il pianale C-Evo era già stata pensata prima dell’accordo con Chrysler, quindi dovrà essere rivisto per poter rispettare le norme americane in fatto di crash-test e sarà realizzato anche negli impianti Chysler in America, perciò si potrebbe intervenire anche dopo la presentazione della Giulietta realizzando la versione americana (insieme a Giulia) con tale componente.

Colgo l’occasione per rispondere ad alcuni appassionati che sostengono alcune idee che possono essere considerate “talebane”:

1. Ci sono Alfisti che “vogliono la trazione posteriore su tutte le Alfa”, provate a salire sulla serie 1 e serie 3 e vedere quanto è piccola e provate ad andare a sciare con queste auto. Inoltre consiglio di provare una 147 e poi vediamo cosa dite!

2. Altri “talebani dicono che “un’Alfa fatta da Fiat non la comprerò mai, vogliamo un’Alfa indipendente”, peccato che seppur gestita dallo Stato già negli anni ’80 un’Alfa indipendente non stava in piedi, figurarsi ora con le rivali Bmw e Mercedes che stringono accordi per comprare insieme componenti comuni! Alfa ora non esisterebbe senza Fiat, ma non prendetemi per un Fiattaro, perché, come ho anche detto, se Fiat sbaglia sono il primo a criticarla, però cercate di avere pazienza con Alfa e non di pensare con i soliti luoghi comuni, poiché Fiat 5 anni fà era praticamente fallita, mentre ora è viva e vegeta.

Enzo Ceroni – Hainz 5/12/2009

P.S.: Recentemente Marchionne ha rilasciato questa dichiarazione “bisogna smettere di ripensare l’Alfa Romeo ogni 4 anni”, eppure vorrei ricordare che è da 5 anni che è a capo di Fiat!
Capisco la crisi e la sua magia con Chrysler, ma ora è il momento di creare un piano valido, senza l’annosa questione dei target di vendita, perché le auto non sono lavatrici e soprattutto bisogna produrre qualcosa di più della concorrenza per poter smuovere i soliti luoghi comuni!
Vorrei anche ricordare che il mio primo articolo del maggio 2006 si incentrava proprio sulla scelta di utilizzare per il progetto 940/Milano/Giulia un nuovo pianale derivato da Bravo, ma con il dubbio che le sospensioni anteriori McPherson non fossero abbastanza!


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4 Commenti

  1. Che gran macchina tranne per il frontale ma quello è soggettivo. Macchina riuscita bene dato che non si conoscono problemi, l’unico se così si può chiamare è quello del pedale che se premuto all’inverosimile con una forza innaturale e poi spinto verso sinistra faceva bloccare il pedale dell’acceleratore, ma l’auto di serie aveva il brake override system che in situazioni di emergenza anche ad acceletatore bloccato permetteva una frenata sicura escludendo il pedale bloccato. Autobild autore della scoperta non sapeva dove attaccarsi, vorrei proprio vedere se questo è un test che fanno anche alle auto tedesche.
    Purtroppo è stata lasciata al suo destino senza far uscire più novità, l’unica ahimè è il Tct. Speriamo però che visti i dati di vendita non abbiamo da ridere sul marchio, perchè se si analizzano i parametri con cui sfida le rivali e il contesto socioeconomico l’auto non sta facendo male.

    • Condivido, anche a mio parere personale il frontale non è al top anche se comunque bello.
      Sicuramente Auto Bild voleva screditarla perché comunque è una valida alternativa, sicuramente un pò di cura in più interna e ai dettagli come nel caso delle portiere sarebbe stata molto meglio.

  2. Secondo me l’auto vale e pure tanto se confrontata alla fuffa che si vede in giro. A giugno sul mercato italiano ha superato il bestseller golf. In totale quante ne sono state vendute dal lancio?

    • So che nel primo anno erano 100’000 come da annuncio e quindi un totale a circa 120’000 sino alla fine del 2011 , comunque per maggiori informazioni guarda la pagina Extra dove ho riportato alcune informazioni e che cerco di tenere aggiornate (quando escono i dati del 2012 li riporterò).

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